Culture

C’è la firma di una donna, su un manoscritto di 1.300 anni fa

La ricercatrice Jessica Hodgkinson ha scoperto in un volume medievale l’antico nome inglese “Eadburg”, inciso ai margini in 5 punti ma rimasto nascosto alla vista per oltre 12 secoli
Credit: courtesy of University of Leicester
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5 dicembre 2022 Aggiornato alle 19:00

Per quasi 1.300 anni nessuno è stato a conoscenza di Eadburg, una donna inglese sicuramente molto colta il cui nome è stato segretamente graffiato sulle pagine di un raro manoscritto medievale dell’VIII secolo, contenente una copia latina degli Atti degli Apostoli. A scoprirlo è stata Jessica Hodgkinson, ricercatrice inglese che, durante la sua tesi di laurea, si è occupata di donne e manoscritti altomedievali.

Nel testo sono presenti diverse incisioni del nome Eadburg ma scorgerle a occhio nudo era impossibile, fino a quando i ricercatori della Bodleian Library di Oxford hanno utilizzato una tecnologia innovativa che consente di rivelare segni quasi invisibili e poco profondi sulle superfici delle pagine, anche delle dimensioni di circa un quinto della larghezza di un capello umano.

Come è noto, il medioevo non ha rappresentato un momento di parità tra i generi, tantomeno nella produzione culturale. «Esiste solo un numero limitato di manoscritti altomedievali sopravvissuti che contengono chiare prove interne del fatto che una donna li abbia creati, posseduti o utilizzati e la maggior parte proviene dal continente: è molto più raro trovare prove di questo tipo nei testi realizzati e utilizzati nell’area geografica che oggi chiamiamo Inghilterra», ha dichiarato Jessica Hodgkinson.

Le ripetute incisioni del nome di Eadburg fanno pensare probabilmente alla volontà di affermare una sorta di potere, nonché al suo status elitario, visto che erano pochissime le donne ad aver accesso a un alto grado di istruzione, tanto da saper padroneggiare sia l’inglese sia il latino. Secondo la ricercatrice, questo testo è estremamente significativo e potente perché esprime la vicinanza tra una donna e la parola di Dio, trasmessa attraverso gli Apostoli.

Non è chiaro però perché il nome sia stato scritto così furtivamente, con uno stilo a punta secca, anziché con l’inchiostro: «forse il motivo ha a che fare con le risorse alle quali quella persona aveva accesso, o forse con la volontà di lasciare un segno, senza renderlo davvero evidente - ha ipotizzato Hodgkinson - Potrebbe esserci stata una certa riverenza per il testo, il che significa che la persona che ha scritto il suo nome stava cercando di non sminuire le Scritture o di competere con la Parola di Dio».

Rimane molto significativo, comunque, che il nome della donna sia stato inciso con decisione ai margini del manoscritto in 5 punti, mentre forme abbreviate del nome compaiono altre 10 volte; con tutta probabilità, questo suggerisce che sia stata Eadburg stessa a apporre la sua presenza lì, in quel manoscritto religioso così importante.

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