Diritti

Ogni ora vengono investiti 2 pedoni

Può capitare a tutti, grandi e piccini. A denunciarlo, l’associazione Asap. Per questo l’European Transport Safety Council propone qualche consiglio
Credit: Danist Soh
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5 ottobre 2022 Aggiornato alle 21:00

Nonostante il record europeo di autovelox presenti sulle nostre strade, gli incidenti in Italia provocano quasi 3.000 morti all’anno. Dopo l’apparente tregua dovuta alle misure restrittive, siamo tornati piuttosto rapidamente ai livelli pre-pandemici.

In base ai dati resi noti da Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che da oltre 30 anni si occupa di sicurezza stradale, circa ogni ora vengono investiti 2 pedoni. Accade persino sugli attraversamenti, in corrispondenza delle strisce.

E a farne le spese non di rado sono anche i bambini. In Europa sono stati più di 6.000 i minori di 14 anni morti a causa di incidenti stradali nel decennio 2011-2020: 467 di loro (il 7,78% del totale) erano italiani.

Nell’Ue gli incidenti stradali rappresentano il 6,5% di tutte le cause di morte infantile, nonostante la mortalità dei bambini sulle strade europee si sia ridotta del 46% tra 2010 e 2020 (per tutte le altre fasce d’età è scesa del 36%).

Il nuovo rapporto pubblicato nell’ambito del programma Road Safety Performance Index dell’ETSC (European Transport Safety Council), fornisce un quadro dettagliato e preoccupante della situazione.

«Per rendere le città sicure per i bambini - ha spiegato Antonio Avenoso, direttore esecutivo ETSC - bastano cose semplici, come velocità più basse e strade scolastiche. Se, però, vogliamo davvero ridurre le centinaia di tragiche morti di bambini che si verificano ogni anno, dobbiamo riprogettare i nostri spazi urbani, per tenere separati i bambini dai veicoli veloci, e creare degli spazi nei quali i piccoli possano giocare e muoversi in sicurezza».

Tra le circa 40 raccomandazioni che l’European Transport Safety Council rivolge ai governi dei Paesi membri, percorsi ciclabili e pedonali sicuri verso le scuole. Secondo l’ETSC, le strade intorno alle strutture per l’infanzia e nelle aree urbane con molti ciclisti e pedoni dovrebbero essere ripensate e riprogettate per consentire una velocità massima di 30 km/h, con limitazioni al traffico.

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