Le nuove generazioni di reali, alla ricerca di una vita
C’era una volta un principe, anzi 3, e una principessa. Non è l’inizio di una fiaba da bambini. Potrebbe essere, piuttosto, un’altra delle decine di pagine della travagliata storia tra Harry, Meghan e il Palazzo Reale inglese, ma non è neanche questo.
Non siamo a Buckingham Palace e non c’è nessuna bellissima storia d’amore tra una famosa attrice hollywoodiana e un principe ribelle, che insieme decidono di scappare lontano da un mondo di protocolli e formalità, rinunciando al trono e ai titoli nobiliari.
C’era una volta un principe, anzi 3, e una principessa, dicevamo. Ma adesso non ci sono più. Siamo al Palazzo di Amalienborg, la residenza dei reali danesi, da dove è stata diffusa una dichiarazione un po’ anomala: «A partire dal primo gennaio 2023, i discendenti di Sua Altezza Reale, il principe Joachim, potranno usare solo i loro titoli di Conte e Contessa Monpezat (dal nome della famiglia del loro nonno defunto) e i loro precedenti titoli di principe e principessa di Danimarca cesseranno di esistere».
E Così, 4 degli 8 nipoti della regina danese hanno perso il titolo reale. Ma che cosa è successo a Corte? La regina Margherita II di Danimarca vuole «creare un quadro in cui i 4 nipoti possano plasmare la propria vita senza essere limitati dagli obblighi speciali che l’affiliazione formale alla Casa reale comporta», si legge nella dichiarazione.
Che, nella sostanza, significa che la sovrana danese vuole creare un ambiente in cui siano i suoi nipoti a determinare le loro esistenze in maniera molto più ampia senza essere limitati dagli obblighi reali, per «permettergli di vivere una vita più normale».
Non una decisione presa a cuor leggero dall’oggi al domani. Sembra, infatti, che la regina ci stesse pensando già da maggio, ma non avrebbe detto nulla a nessuno fino alla diffusione del comunicato.
La scelta di eliminare i titoli nobiliari per i 4 figli di Joachim sarebbe frutto di un esplicito desiderio espresso dai nipoti Nikolai, Felix, Henrik e Athena. Mentre a Londra il piccolo George sfida i compagni di classe, minacciandoli di stare attenti perché il suo papà un giorno sarà re, i 4 principini danesi, tra i 10 e i 23 anni, avrebbero infatti chiesto a Sua Maestà la regina la possibilità di vivere una vita più normale. Una vita reale, ma non nel senso inteso a Corte.
Bellissimo e apprezzabile gesto di umiltà, verrebbe da pensare. Eppure, a detta della contessa Alexandra di Frederiksborg, madre di Nikolai e Felix ed ex moglie del principe Joachim, che avrebbe riferito di essere addirittura sconvolta da una situazione creatasi dal nulla, «I bambini ora si sentono esclusi e non capiscono come mai siano stati privati della loro identità».
Ma non avevano chiesto loro questa concessione? La regina sta tentando di rattoppare una decisione che rischia di scatenare una tempesta al palazzo reale? O la contessa Alexandra sta giocando la carta della pietà vedendo i suoi ex principini declassati da “Altezze Reali” a “Eccellenze”?
Che sarà mai? Meglio di niente, almeno per noi comuni mortali.