Svolta President*, Luciana Castellina
È il 25 luglio del 1943 e Luciana Castellina è una ragazzina di 14 anni che sta trascorrendo le vacanze estive a Riccione. Lei e una compagna di scuola sono impegnate in una partita di tennis, quando vengono bruscamente interrotte. L’altra adolescente è infatti Anna Maria Mussolini, figlia del Duce, e deve andarsene in fretta e furia: il padre è stato appena arrestato a Roma. All’epoca Luciana è una giovane dei Parioli, curiosa, ma ancora incerta nelle sue convinzioni.
Quattro anni dopo inizia a fare politica e si iscrive al PCI. Consegue la maturità classica e si laurea in Giurisprudenza. Dopo la guerra, si avventura nei suoi primi viaggi all’estero, a Praga e a Parigi. Sono anni tumultuosi e lei, Luciana, intrepida, idealista, non è da meno. Viene arrestata varie volte per aver preso parte a manifestazioni di protesta, tra cui quella del 1948 contro l’attentato a Palmiro Togliatti.
Una vita completamente dedicata alla militanza e all’impegno politico, ma anche al giornalismo e alla scrittura. Diviene direttrice del settimanale Nuova Generazione, scrive per qualche tempo per il quotidiano Il Paese. Poi, nel 1963, approda alla sezione femminile del PCI diretta da Nilde Iotti. Nel frattempo fonda Il Manifesto con Lucio Magri, ma nel 1969 viene radiata dal PCI assieme al nucleo originario del quotidiano, perché in aperto disaccordo con le linee di partito. La sua carriera politica non si arresta però e prosegue tra le fila del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo, di Rifondazione Comunista e del Movimento dei Comunisti Unitari. Diventa parlamentare nazionale ed europea, direttrice di “Liberazione” e presidente della Commissione europea per la cultura, la gioventù, l’istruzione e i mezzi d’informazione. Nel 2011 pubblica “La scoperta del mondo”, un romanzo autobiografico tra i finalisti del premio Strega.
Ora, all’età di 93 anni, è ancora piena di energia e spirito. Quelli che certamente serviranno al nuovo Presidente della Repubblica
