Futuro

La scuola italiana si rigenera

Dai laboratori all’aperto all’efficientamento energetico, dall’attivazione di mense che servono cibo biologico all’istituzione di licei ambientali. Ecco tutti gli obiettivi che si è posto il Miur con RiGenerazione Scuola
Credit: MBI/Alamy Stock Photo
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
8 agosto 2022 Aggiornato alle 19:00

Il cambiamento deve partire anche dalla scuola. Per rafforzare e incentivare lo sviluppo di realtà virtuose e la transizione di quelle esistenti, l’istruzione giocherà un ruolo cruciale.

In questo senso, RiGenerazione Scuola sarà un’opportunità per portare avanti attività di educazione ambientale e di apprendimento verso nuovi modelli abitativi.

È questo l’intento, come ha spiegato alcuni mesi fa la senatrice Barbara Floridia nel presentare il programma dell’iniziativa, il piano del Ministero dell’Istruzione per mettere in atto gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

Un progetto che vuole accompagnare anche gli istituti scolastici nel percorso di transizione ecologica e culturale, a partire da settembre e per il triennio 2022-2025.

Il nome “RiGenerazione” non è un caso: sta a indicare l’adozione di una strategia diversa, la necessità di plasmare un nuovo modello abitativo.

Il programma poggia su vari pilatri, quello della Rigenerazione dei saperi, dei comportamenti, delle infrastrutture, delle opportunità.

Rigenerare i saperi

Il primo, prevede attività didattico-formative rivolte non solo agli alunni ma anche ai docenti e alle famiglie, con l’intento di educare le vecchie e nuove generazioni alla sostenibilità e ai temi ambientali.

Un’ insieme di attività laboratoriali, esperienziali e interattive realizzati con le risorse del Pnrr (2 milioni di euro). Oltre che sui banchi di scuola, le lezioni si terranno in spazi aperti, a contatto con la natura, e in ambienti digitali.

Rigenerare i comportamenti

Il secondo, invece, consisterà in attività formative e nell’elaborazione di linee guida per stimolare l’intera comunità scolastica a porre in atto comportamenti virtuosi, per convertirli in abitudini e stili di vita, come per esempio quello di ridurre al minimo l’utilizzo di plastica e materiali usa e getta.

Coinvolgerà, con un investimento di 400 milioni di euro previsti dal Pnrr, anche le mense e le orienterà verso modelli organizzativi più sostenibili e produzioni biologiche.

Inoltre, saranno messe a punto le piattaforme “Scuola e cibo” e “Mobility Manager” per l’attivazione di nuove mense, di progetti per l’adozione di Pedibus, Bicibus e, in generale, di idee che agevolino le attività di trasporto.

Rigenerare le infrastrutture

Il terzo riguarda invece le infrastrutture, fisiche e digitali: l’obiettivo sarà quello di garantire ampi spazi verdi, la riqualificazione energetica delle scuole (3,9 miliardi di euro) e ambienti didattici integrati.

L’implementazione delle aree green comporterà l’allestimento di orti e aule all’aperto in cui svolgere l’attività didattica, ma ancora più impellenti saranno gli interventi di bonifica dall’amianto e le operazioni di cablaggio.

Rigenerare le opportunità

Il quarto e ultimo invece intende istituire nuovi percorsi per la scuola secondaria di Secondo Grado, come per esempio Licei Ambientali e Istituti Tecnici Superiori a indirizzo Sostenibile.

Nuovi sbocchi e nuove opportunità sul piano lavorativo nei settori della bio-agricoltura, di quella rigenerativa, nell’economia circolare, nella chimica verde, nella mobilità sostenibile, nella progettazione a zero emissioni e nella lavorazione di nuovi materiali.

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