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Sì alla sostenibilità, anche per gli animali domestici

Tra cibo, giochi e rifiuti, non sempre i nostri amici a 4 zampe sono veramente eco-friendly. Ma è possibile cambiare. Ecco qualche utile suggerimento
Credit: Petrebels/unsplash

Si parla di sostenibilità in tutti gli ambiti ormai, dal lavoro, alla casa fino al tempo libero, ma anche per i nostri amici animali.

La maggior parte dei proprietari di animali domestici li considera membri effettivi della propria famiglia: è quindi giusto adottare determinati comportamenti sostenibili anche nei loro confronti. È chiaro che la sostenibilità è un criterio che deve tenere conto di una molteplicità di aspetti, da quello economico a quello sociale o ambientale.

Animali domestici e sostenibilità possono convivere, basta solo tenere a mente alcuni aspetti. I nostri pets consumano risorse (cibo, acqua, farmaci e giocattoli) e producono anche rifiuti, proprio come qualsiasi essere umano. Questo pone il quesito in molte famiglie di come gli animali e l’ambiente possano andare d’accordo.

Animali e ambiente in Costituzione

Nel caso, per esempio, della produzioni animale un aspetto che deve essere tenuto in considerazione è quello che riguarda il benessere dell’animale stesso, un tema estremamente importante e attuale, che non molto tempo fa ha trovato riscontro, dopo anni di lotte, anche nella legislazione italiana. Il rispetto degli animali è infatti un principio fondamentale della nostra cultura e recentemente c’è stata una spinta sociale fortissima che ha portato i suoi frutti.

Dallo scorso febbraio l’Italia ha una Costituzione green che guarda ai valori di tutela dell’ambiente e degli animali, con l’introduzione del principio dell’interesse delle future generazioni, e con l’indicazione di non ledere salute e ambiente anche per l’iniziativa economica. Il provvedimento, passato in Senato e Camera, modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali.

L’articolo 9 è nella prima parte della Costituzione, quella con i principi fondamentali, ed è la norma che tutela il patrimonio paesaggistico e quello storico e artistico. Con la riforma si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi «anche nell’interesse delle future generazioni». La legge dello Stato «disciplina i modi e le forme di tutela degli animali», un tema che chiede rispetto e attenzione per i nostri piccoli amici domestici, ma anche per quelli negli allevamenti. Per salvare il Pianeta bisogna pensare all’ecosistema e ai diritti di chi ne fa parte.

Animali domestici e sostenibilità: come ridurre l’impatto nel Pianeta

Secondo gli ultimi calcoli, in Italia ci sono 60 milioni di animali domestici, dati rafforzati dalla pandemia. Ma come conciliare animali domestici e sostenibilità?

In quantità variabili in base alla grandezza e alla specie, con gli animali entrano in casa anche cibo, cucce, acquari, gabbie, giochi e tanti altri oggetti per i nostri pets. Per questo motivo, è importante valutare e applicare una gestione più ecosostenibile dei nostri amici a quattro zampe e seguire alcuni consigli di economia circolare proprio dedicati a loro.

Le abitudini sostenibili per gli animali domestici dovrebbero partire dai gesti quotidiani: come scegliere il cibo, il modo in si gioca con loro, come vengono puliti, tutto per ridurre il più possibile il loro l’impatto nei confronti del Pianeta. A cominciare, per esempio, dalla corretta raccolta differenziata dei rifiuti producono: escrementi, lettiere usate, confezioni alimentari o giocattoli.

In uno studio pubblicato nel 2017 da Gregory Okin, professore presso l’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità dell’UCLA, è stato calcolato che tutte le feci prodotte da cani e gatti da compagnia negli Stati Uniti possono raggiungere i 5,1 milioni di tonnellate l’anno. Si tratta dell’equivalente della spazzatura prodotta annualmente dallo stato del Massachusetts, il che significa ancora più gas metano, responsabile del cambiamento climatico, dovuto alla decomposizione di tutti questi escrementi.

Un modo sostenibile per lo smaltimento delle feci potrebbe essere quello di scegliere sacchetti biodegradabili invece di quelli in plastica, scaricare nel water i rifiuti del cane, ma non del gatto. Gli studiosi hanno scoperto che le feci di questi felini possono trasmettere parassiti mortali alla fauna selvatica in via di estinzione. Si potrebbe inoltre acquistare, sempre per i gatti, lettiere fatte di bambù, mais o altri prodotti biodegradabili al posto dell’argilla.

Altro problema è legato all’ecosistema. Capita spesso, soprattutto in campagna, che gli animali siano tenuti all’aperto o comunque lasciati liberi di uscire. È una questione delicata, perché un qualsiasi animale introdotto in un certo ecosistema esterno a lui andrà a influenzarlo in qualche modo.

L’esempio che si può fare è quello dei gatti che hanno un forte istinto predatorio, che li spinge ad andare a caccia di animali selvatici: questo porta a un incremento della pressione sulle specie autoctone e allo sbilanciamento dell’ecosistema in cui questi felini sono stati introdotti.

Cibo per animali e sostenibilità

Un ultimo ma importante quesito per coniugare animali e ambiente viene dall’alimentazione, che deve prediligere il petfood sostenibile.

Esattamente come gli altri componenti della famiglia, anche gli animali domestici dovrebbero mangiare alimenti green, facendo attenzione alla lor provenienza e privilegiando gli alimenti amici dell’ambiente (come quelli che vengono prodotti nelle vicinanze).

Da evitare il mangime con alti livelli di proteine che ​​sono particolarmente gravosi, specialmente se queste ​​provengono da animali ad alto impatto, come per esempio le mucche. Bisogna poi fare attenzione nel fornire nutrimento ai nostri amici domestici ai fini di un peso corporeo sano, tarando il cibo in base all’età dell’animale e riducendo le proteine man mano che invecchiano.

Alcuni consigli

Ecco alcuni semplici suggerimenti per “rendere” gli animali domestici sostenibili.

1) Acquista quello che serve al tuo pet all’ingrosso: questo permette di risparmiare sui materiali di imballaggio e sul trasporto.

2) Scegli l’adozione: adottare un animale è un’opzione estremamente sostenibile, tramite un rifugio per animali, un’associazione di soccorso o da proprietari privati.

3) Privilegia alimenti e giocattoli sostenibili, assicurandoti che l’acquisto sia veramente “biologico” e vanti la certificazione richiesta per il cibo. Molti proprietari hanno scelto per i loro amici un’alimentazione vegana, che è tecnicamente possibile ma sempre facendo attenzione allo stato di salute dell’animale. Per i giocattoli la soluzione è crearli eco-friendly, utilizzando scarti riciclati, come un rotolo di carta igienica finito o una scatola di cartone. Per i gatti poi, che consumano una media di 45 kg di lettiera all’anno, si raccomanda di sceglierne una biodegradabile, fatta di materie prime rinnovabili (come legno, mais, polpa di barbabietola, carta o compostaggio) e di pulirla giornalmente.

4) Ricorda di soddisfare gli istinti di caccia: non è necessario permettere al gatto o al cane di cacciare animali selvatici, ma è bene andare nel bosco per una lunga passeggiata. Magari anche per cercare e recuperare nuovi giochi per loro.

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