Diritti

Gli Europei di calcio femminile daranno un calcio agli stereotipi?

Le calciatrici guidate da Milena Bertolini debutteranno il 10 luglio. A prescindere dai loro risultati, la speranza è che la manifestazione serva ad abbattere le differenze di genere. Anche in questo sport
Sara Gama con la maglia della nostra Nazionale
Sara Gama con la maglia della nostra Nazionale Credit: Daniele Buffa / Image Sport /Insidefoto
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
8 luglio 2022 Aggiornato alle 17:00

Nel 2002 le ragazze di tutto il mondo che volevano diventare calciatrici sognavano Beckham, come Keira Knightley e Parminder Nagra nell’iconico film per adolescenti che parlava proprio di due aspiranti giocatrici, i cui modelli tuttavia erano ancora esclusivamente maschili.

Oggi fortunatamente le bambine e ragazze che nei campetti delle loro città tirano calci ai palloni possono sognare Gama, Rapinoe, Hegerberg.

Il calcio infatti non è più solo una roba da maschi e i giorni che stiamo vivendo sono l’occasione per ribadirlo, nel caso ce ne fosse bisogno, visto che in Inghilterra si stanno disputando gli Europei di calcio femminile, ai quali partecipa anche l’Italia.

La finale si giocherà in quello stadio di Wembley in cui l’anno scorso i ragazzi di Roberto Mancini hanno alzato la Coppa e nonostante la formazione guidata da Milena Bertolini non sia tra le favorite, c’è chi sogna il bis e chi spera in una sorta di riscatto, viste le recenti deludenti performance della Nazionale maschile e la (seconda) mancata qualificazione ai Mondiali.

Se accadrà o meno sarà il campo a deciderlo ma a prescindere da quante vittorie le calciatrici inanelleranno, ciò che conta è che finalmente, anche nel nostro Paese, seppur con decenni di ritardo rispetto a molti altri, il calcio femminile stia iniziando a essere guardato con autorevolezza, e non derubricato a passatempo o poco più.

Il movimento ha avuto una crescita esponenziale a partire dai Mondiali del 2019, quando le azzurre si fermarono ai quarti inanellando partite entusiasmanti e dando il coraggio a molte bambine di dire ai genitori: «voglio giocare a calcio anch’io».

Anche se la strada per la piena legittimazione indubbiamente è ancora lunga, da quel momento il cammino per l’abbattimento delle differenze di genere in uno sport da sempre concepito come maschio dentro e fuori dal campo, si è fatto più veloce; ed è particolarmente significativo che questi Europei siano iniziati pochi giorni dopo l’entrata in vigore di una norma storica.

Dal 1 luglio 2022, infatti, anche in Italia le calciatrici che giocano dalla serie C in su sono considerate professioniste, e non più dilettanti.

Una differenza sostanziale che comporta un salario minimo e tutele lavorative, assicurative, mediche e previdenziali, fino a ora riconosciute solo ai calciatori.

Il passaggio da dilettanti a professionisti è una causa per la quale si è battuta anima e corpo anche Sara Gama, capitano della Nazionale e difensore della Juventus, tra le calciatrici più attese del torneo non solo per le indiscusse doti tecniche ma anche appunto per l’impegno fuori dal campo, indirizzato alla lotta a differenze di genere e stereotipi.

Modello per molte ragazze, la Mattel le ha perfino dedicato una Barbie ed è di questi giorni l’uscita della nuova canzone di Piji, Sara e le altre, che celebra proprio il suo attivismo.

Insieme a lei, a inseguire il titolo europeo saranno le portiere Francesca Durante (Inter), Laura Giuliani (Milan) e Katja Schroffenegger (Fiorentina); le difensore Elisa Bartoli (AS Roma), Valentina Bergamaschi (Milan), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (AS Roma), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (AS Roma); le centrocampiste Arianna Caruso (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Aurora Galli (Everton), Manuela Giugliano (AS Roma), Martina Rosucci (Juventus), Flaminia Simonetti (Inter) e le attaccanti Barbara Bonansea (Juventus), Agnese Bonfantini (Juventus), Valentina Giacinti (Fiorentina), Cristiana Girelli (Juventus), Martina Piemonte (Milan) e Daniela Sabatino (Fiorentina).

La squadra debutterà nel torneo domenica 10 luglio alle 21.00 contro una delle formazioni più forti, la Francia, terza nel ranking Fifa.

Nel gruppo delle favorite anche l’Olanda campione in carica dopo la vittoria del 2017, la Spagna, la Svezia e la Norvegia. Quest’ultima, visto il forfait per infortunio dell’ultimo Pallone d’Oro Alexia Putellas, può contare sulla calciatrice più blasonata della manifestazione, Ada Hegerberg 27enne attaccante del Lione considerata tra le migliori al mondo, forte della vittoria del primo Pallone d’Oro femminile della storia nel 2018, e del titolo di miglior marcatrice di sempre della Champions League.

Testimonial di molti brand prestigiosi e protagonista del documentario «My Name is Ada Hegerberg», anche di lei in questi anni si è parlato molto per l’impegno contro il sessismo nel mondo del pallone, che l’ha portata a diventare il volto della campagna Uefa #TimeForAction ideata per far crescere il calcio femminile in tutta Europa, e ad auto escludersi dagli scorsi Mondiali proprio in segno di protesta per il diverso riconoscimento tra calcio maschile e femminile.

Ora però è tornata e con la compagna di reparto Caroline Graham punta a dare da filo da torcere alle avversarie.

Fortunatamente la Norvegia non è nel girone dell’Italia, composto invece oltre che dalla Francia, da Islanda e Belgio, e al momento non è dato sapersi se e quando le azzurre la incontreranno.

Dopo la fase a gironi, infatti, inizieranno i quarti e da quel momento le gare saranno a eliminazione diretta, fino alla finale londinese del 31 luglio ma gli accoppiamenti non sono ancora stati decisi.

Come visto gli spunti perché gli Europei di calcio femminile non siano solo una manifestazione sportiva ma un’occasione per parlare di diritti estesi ci sono.

Sulla scia di ciò la Fifa ha deciso di sperimentare proprio in quest’occasione una piattaforma in grado monitorare in tempo reale i casi di hate speech contro le calciatrici e di segnalarli tempestivamente così da punire i responsabili. Il progetto ha come finalità il contrasto agli abusi online nel calcio e si inserisce all’interno del programma Uefa Respect. Durante gli Europei verrà diffuso il video della campagna Online abuse leaves a scar che ha tra i protagonisti Jorginho, centrocampista del Chelsea e della Nazionale italiana, sperando ovviamente non rimanga solo uno spot.

Le partite della Uefa Women’s Euro England 2022 sono visibili sui canali Sky e Rai.

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