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Gulliver è sbarcato a Termoli

Per invitarci a ridurre la nostra impronta di carbonio, E.ON ha realizzato sulla spiaggia molisana un’orma gigante di 23 metri
Riccardo Liguori
Riccardo Liguori giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
5 maggio 2022 Aggiornato alle 13:00

Rendere visibile l’invisibile. Dall’alba del 3 maggio un’impronta gigante ha fatto capolino sul lungomare di Termoli. L’installazione, voluta da E.ON, uno dei principali fornitori energetici italiani, ha lo scopo di invitarci a ridurre la nostra carbon footprint. Per preservare il Pianeta e garantirci un futuro.

L’impronta di 23 metri appartiene a un gigante dal peso di 7 tonnellate, il quantitativo di CO2 che, secondo Fonti Istat 2019, ognuno di noi produce nell’arco di un anno. Da qui una semplice proporzione. Se in media un uomo che pesa 80 Kg ha un piede lungo 26 cm, quanto sarebbe grande l’impronta di un gigante che pesa 7 Tonnellate? Proprio 23 metri.

L’opera, realizzata a mano e senza mezzi meccanici né additivi chimici, nel rispetto dell’ambiente, da “L’Accademia della Sabbia”, sarà visibile sulla spiaggia di Termoli fino all’8 maggio.

L’iniziativa, ha spiegato E.ON nel corso di una tre giorni di confronto sulla transizione energetica, è in linea con un modello di business responsabile e sostenibile. Pronto a sostenere progetti sul territorio per contribuire ad ampliare la propria green community.

Insieme all’Associazione Ambiente Basso Molise, E.ON ha adottato il Bosco delle Fantine a Campomarino Lido (CB), pineta storica distrutta durante l’incendio prima e la tromba d’aria poi nell’estate 2021, e ha deciso prendersi cura della pulizia della spiaggia di Termoli in seguito alla disinstallazione della grande impronta, coinvolgendo la comunità locale, a partire dalle scuole e da chi desidera essere parte attiva della svolta green.

«È molto importante investire nella transizione energetica perché è l’unica formula per rendere l’Italia indipendente, anche a breve termine, e ridurre le emissioni climalteranti – ha spiegato alla Svolta l’amministratore delegato E.ON Italia Frank Mayer - Per salvare il Pianeta non c’è altra opzione».

L’energia deve essere meno costosa. E l’elettrificazione pulita ne è un chiaro esempio, ha fatto capire Mayer.

«Prendiamo a esempio una casa, dotata di impianto fotovoltaico, pompe di calore, batterie ed elettromobilità: il consumo di elettricità può scendere fino al 70%». E, di conseguenza, anche i costi di luce e gas. «Riduzione dalla CO2, bollette meno costose e maggiore indipendenza è il focus che consideriamo come la soluzione migliore per tutti gli italiani», ha continuato Mayer.

Nel 2021, E.ON ha costellato l’intera Penisola con oltre 30.000 installazioni, tra colonnine di ricarica, pannelli fotovoltaici e pompe di calore per case e aziende. Nel 2022 la cifra ha raggiunto le 50.000 unità.

«L’esempio più nuovo è il Mind Innovation District, il cantiere più grande di Milano che noi renderemo 100% sostenibile. Tra poco tempo ci vivranno 1000 famiglie e anche piccole aziende. Grazie a questo esempio, possiamo dimostrare che costruire un cantiere e una città del futuro 100% sostenibili e più efficienti è possibile. Ed è proprio questo, abbiamo bisogno di sostenere nuove soluzioni innovative».

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