Ambiente

La rivoluzione green parte dalle scuole

Con il Piano RiGenerazione, l’Italia sarà la prima nazione a inserire l’educazione ambientale come materia obbligatoria nei programmi scolastici. Un traguardo importante, che si associa a tante altre iniziative concrete già avviate nei nostri istituti
La sede Polimoda di Firenze presso la Manifattura Tabacchi, la più importante operazione di rigenerazione urbana in Italia.
La sede Polimoda di Firenze presso la Manifattura Tabacchi, la più importante operazione di rigenerazione urbana in Italia.
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
1 aprile 2022 Aggiornato alle 09:00

Un tassello importante per un’effettiva rivoluzione culturale nell’ambito della sostenibilità è la formazione dei giovani. L’Italia sarà il primo Paese al mondo ad introdurre e trattare in maniera strutturata e organica l’educazione alla sostenibilità. Il piano RiGenerazione elaborato dal Ministero dell’Istruzione sotto la guida della sottosegretaria Barbara Floridia è un passo importante per coltivare il rispetto dell’ambiente e stimolare lo sviluppo di competenze green.

Il 23 Marzo è stato presentato ai Paesi del Consiglio d’Europa e presto sarà esposto anche di fronte alla Commissione europea. Un esempio virtuoso in risposta agli obiettivi stilati dall’agenda 2030 e che stavolta, a differenza delle precedenti iniziative, prevede l’impiego di risorse finanziarie: 5 miliardi di euro, 1,2 dei quali già stanziati.

Il piano, utilizzando fondi provenienti in gran parte dal Mite, dal Miur, e dal Pnrr, punta a elaborare attività rivolte agli alunni, ai docenti e alle famiglie per l’educazione ambientale. Si rafforzeranno quindi i programmi di educazione civica e digitale, che per la prima volta si soffermeranno sui temi della sostenibilità, dell’alimentazione, della salute e della legalità.

Si interverrà gradualmente per riqualificare sul piano energetico le scuole, laddove necessario operare una bonifica dall’amianto, convertire i cortili e gli spazi esterni delle strutture in orti e aule all’aperto. Verranno introdotte iniziative come quella di Cittadinanza alimentare, a sostegno delle mense scolastiche biologiche e della mobilità a impatto zero, mentre per i licei e gli istituti tecnici verranno istituiti percorsi e indirizzi relativi allo sviluppo sostenibile.

Se il piano ministeriale ha dunque il pregio di fornire finalmente un’impianto preciso all’educazione alla sostenibilità, c’è da dire anche che i progetti di sensibilizzazione in materia di ambiente sono presenti e radicati sul territorio già da qualche tempo. Proprio nel mese di marzo, si è svolta la premiazione del contest creativo rivolto a tutte le scuole elementari e medie italiane da parte di E.ON, società europea attiva nel settore delle energie rinnovabili, che da 5 anni, con l’aiuto di Meteo Expert e Pleiadi (esperti nella divulgazione scientifica), cerca di coinvolgere i bambini e i ragazzi dagli 8 ai 13 anni.

L’iniziativa promossa da E.ON., Odiamo gli sprechi, va ad arricchire e implementare l’insegnamento dell’Educazione Civica nella scuola primaria e secondaria. Sul portale online è infatti possibile per gli insegnanti scaricare materiali didattici dedicati alle questioni climatiche e ambientali, schede di approfondimento legate all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra. Poi, un gioco a quiz con cui i bambini possono cimentarsi, sfidare le altre classi e soprattutto mettere alla prova le conoscenze acquisite.

Con un approccio giocoso, che mira al contempo a sensibilizzare e a coinvolgere con leggerezza e ottimismo, E.ON ha proposto all’interno del percorso didattico di Odiamo gli sprechi, una versione in chiave green del celebre brano musicale degli anni’80 Gioca Jouer”, lanciando una challenge su TikTok e altri canali social, per promuovere la cultura del consumo consapevole, del rispetto verso gli altri e la natura.

Infine, il contest creativo che quest’anno ha coinvolto 100 scuole, 500 classi iscritte alla competizione e 12.000 bambini in tutto. Nei 52 progetti presentati - alcuni elaborati grazie alla collaborazione tra più classi - i ragazzi hanno proposto, nell’immaginare il mondo nel 2040, soluzioni creative e fantasiose a problemi concreti, come la riduzione degli sprechi e la conservazione delle risorse naturali.

“Con Odiamo gli sprechi abbiamo potuto stimolare la creatività dei bambini, che sono gli adulti di domani, su temi importanti come la salvaguardia del nostro Pianeta. La visione dei più piccoli su questioni così complesse può essere ricca di valore e capacità progettuale” ha commentato Davide Villa, Chief Costumer Officer e Board Member di E.ON Italia.

Le classi che si sono aggiudicate la vittoria - G. Mazzini, Mirano (Veneto), A. Moro, Robecchetto (Lombardia) e Il Guercino, Cento (Fe) (Emilia-Romagna) – hanno potuto affrontare con il meteorologo Andrea Giuliacci tematiche come l’innalzamento delle temperature e del livello dell’acqua, il peggioramento della qualità idrica, le piogge acide, la desertificazione e il disboscamento.

Un progetto rivolto, invece, a ragazzi più grandi è Unlock Education. Una prima campagna di formazione sul tema della sostenibilità promossa dalle B Corp italiane e partita proprio in questi giorni - grazie al lavoro congiunto delle aziende certificate Nativa, Politecnico di Milano, InVento Innovation Lab, Organizzare Italia e Esperta, in collaborazione con Nativa, Regenerative Society Foundation, Intesa Sanpaolo, Davines e Arkage - con l’intento di fornire ai ragazzi e ragazze italiani tra i 14 anni e i 25 anni, conoscenze, competenze e strumenti per costruire e vivere un futuro più inclusivo e sostenibile.

I partecipanti potranno seguire il corso di 10 episodi disponibile gratuitamente sul sito unlockeducation.it: lo youtuber e influencer Adrian Fartade guiderà i giovani alla scoperta delle principali tematiche green. Il programma è strutturato per permettere di comprendere e toccare con mano le grandi sfide sociali e ambientali del secolo, i principi fondamentali per progettare un paradigma economico sostenibile e le soluzioni che oggi possono accelerare una conversione all’economia circolare, il perseguimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 e l’attivismo.

A conclusione del percorso, si svolgerà una parte pratica, in cui i ragazzi potranno scegliere un’azione da compiere tra i moduli di ‘Take Action’ proposti sul sito web, come l’iscrizione ad alcuni programmi di imprenditorialità rigenerativa e progettazione di startup sostenibili. Per esempio “B Free Plastic Challenge”, per contribuire alla riduzione del consumo di plastica monouso nella propria scuola, “Biodiversity Lab” per la preservazione della biodiversità all’interno delle aree urbane e “Una vita sostenibile” (la tua!)” per la scoperta di uno stile di vita meno inquinante.

“Soltanto investendo sui giovani sarà possibile assecondare l’imperativo globale di creare una società più sostenibile. È anche con progetti come Unlock Education, insieme al lavoro sinergico tra i docenti e la nostra Green Community, che accompagneremo le scuole nella transizione ecologica e culturale. Le nuove generazioni ci aiuteranno a costruire un futuro più inclusivo, sostenibile e RiGenerativo” ha dichiarato la Senatrice Barbara Floridia, presente all’evento di lancio dell’iniziativa.