Futuro

Pronte? Parte il Fondo per le imprese femminili

Dal 5 maggio sarà finalmente attivo il Fondo del MiSE di 200 milioni di euro per le donne che vogliono aprire un’attività, o ne hanno una già avviata. Le domande online a Invitalia
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
29 aprile 2022 Aggiornato alle 13:00

A partire dal mese di maggio, sarà possibile fare domanda per ottenere i contributi del Fondo Impresa Femminile, per incentivare le donne a avviare e rafforzare le loro attività nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.

Il Fondo dispone di circa 200 milioni di euro, composti da 160 milioni di risorse PNRR e 40 milioni già stanziati nella legge di bilancio 2021. Si rivolge a tutte le imprese femminili con sede in Italia, esistenti da tempo o appena create, che rientrino in una delle quattro tipologie proposte: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne, imprese individuali con titolare donna, lavoratrici autonome con partita IVA.

Potranno richiedere i contributi anche le donne che, in assenza di risorse finanziarie adeguate, non hanno potuto costruire la propria impresa ma che sono intenzionate a farlo grazie al Fondo. In questo caso, sarà la “persona fisica” a presentare la domanda, con l’impegno di realizzare una nuova impresa una volta approvate le agevolazioni.

Per quanto riguarda le nuove attività, nei casi in cui una libera professionista ne voglia fondare una nuova oppure questa sia stata costruita da meno di un anno, si potranno presentare progetti di investimento fino a 250.000 euro.

In questo caso, verrà disposto un contributo a fondo perduto: per i progetti fino a 100.000 euro, l’agevolazione coprirà fino all’80% delle spese (o 90% per donne disoccupate) entro un limite di 50 mila euro; per i progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione coprirà il 50%, fino a un massimo di 125 mila euro.

Ma anche le imprese “più vecchie” potranno ottenere i contributi. Per quelle attive da più di un anno, sarà possibile presentare progetti fino a 400.000 euro con l’obiettivo di sviluppare nuove attività o ampliare quelle esistenti.

Per questa categoria ci sarà un’agevolazione mix, con contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero: la copertura prevista sarà fino all’80% delle spese, per un massimo di 320.000 euro, da rimborsare in 8 anni. In entrambi i casi, i progetti devono essere realizzati in 24 mesi.

Le domande dovranno essere compilate e inviate sulla piattaforma online di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), che gestirà gli sportelli online per la loro presentazione per conto del Ministero dello sviluppo economico. Per le nuove imprese, le domande potranno essere compilate a partire dal 5 maggio (ore 10:00) e presentate dal 19 (ore 10:00). Per quelle avviate da più di un anno, le date di inizio saranno rispettivamente il 24 maggio (ore 10:00) e 7 giugno (ore 10:00).

Nella fase di compilazione, la piattaforma attuerà alcuni controlli automatici con il Registro delle imprese, per verificare eventuali informazioni da aggiornare o rettificare prima della presentazione della domanda.

Il Fondo rientra negli interventi promossi dal MiSE per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile (indicati come prioritari nella missione “Inclusione e coesione” del PNRR), un settore che nel 2021 è risultato in crescita. Le Camere di Commercio d’Italia hanno recentemente riportato i dati raccolti dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere, che evidenziano una piccola crescita nel settore (+0,88%, con 8.602 posizioni in più ai “piani alti” delle imprese).

Tuttavia, è emerso come la presenza femminile tenda a ridursi al salire del livello di responsabilità nelle cariche di guida e amministrazione: ai vertici, solo un incarico su 4 è ricoperto da donne.

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