Diritti

Rappresentazione mediatica della diversità: l’Italia procede a rilento

Secondo il Diversity Media Report, “Disabilità, Lgbtq+ e aspetto fisico sono ancora assenti nei Tg”, mentre nei programmi Tv “i toni sono paternalistici, eroici, sensazionalistici”. Va meglio nel mondo del cinema, nelle serie young, nei podcast e in radio

Informazione, intrattenimento e aspetto fisico: sono i 3 focus di ricerca dei Diversity Media Report (DMR) 2024, che analizzano l’incidenza di notizie, personaggi e contenuti legati al tema della diversità e la rappresentazione che ne viene fatta sui media e quest’anno si sono arricchiti con il tema La percezione del corpo e della bellezza nella società italiana.

Realizzata da Fondazione Diversity, la ricerca è stata svolta in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, con 2B Research e con un Comitato Scientifico proveniente da numerose Università italiane e si avvale di un Security Check Committee.

Informazione e diversity: come sono andati i Tg?

Età e generazioni, generi e identità di genere, etnie e questioni razziali, Lgbtq+ e orientamento affettivo e sessuale, disabilità, aspetto fisico: queste sono le aree di diversity analizzate nei 7 principali Tg nazionali trasmessi in fascia prime time dalle reti generaliste di Rai, Mediaset e La7.

Rispetto all’anno precedente, è cresciuta l’incidenza di notizie sulle diversity (in particolare etnia e questioni razziali, genere e identità di genere, età e generazioni). Questi temi, però, sono trattati sempre in relazione a notizie su guerre e conflitti internazionali, migrazioni e casi di cronaca nera: “la diversità nei Tg - si legge nel rapporto - emerge per lo più in situazioni emergenziali, criminose, problematiche, con un netto scollamento dalla quotidianità di milioni di persone”.

Un esempio? Etnia e questioni razziali, che con un’incidenza del 20,1% sul totale è la più frequente nei telegiornali trasmessi nel 2023, ha registrato picchi di attenzione nei mesi di marzo e ottobre, a seguito del naufragio di migranti avvenuto al largo di Cutro, in seguito, dell’attacco di Hamas e della dichiarazione di guerra di Israele.

Ma per alcune sezioni analizzate la situazione è ancora più critica: “Disabilità, Lgbtq+ e Aspetto Fisico sono ancora i grandi assenti nell’informazione italiana dei Tg, con una copertura prossima allo zero”.

La diversity nei prodotti di intrattenimento

Serie e programmi tv hanno un potere enorme, perché “l’elemento empatico delle narrazioni permette alle persone di rivedersi, riconoscersi, e riconoscere, sia la propria che le altre identità. Quanto più vengono mostrati i temi e le persone all’interno di narrazioni e rappresentazioni rispettose e inclusive, tanto più si realizza la funzione sociale essenziale di abbattimento di paure, pregiudizi e stereotipi verso chi consideriamo diverso da noi”. Qual è, quindi, la situazione nel panorama italiano?

Non rosea, purtroppo. Secondo il rapporto, la rappresentazione “si riconferma molto altalenante”. Certo, i tentativi di allargare lo spettro della rappresentazione ci sono ma la trattazione delle diversità ricorre ancora troppo spesso “a toni paternalistici, eroici, sensazionalistici, con un forte rischio di essere percepita come puro ‘washing’”. Non basta la presenza di storyline dedicate alla diversità, o di ospiti appartenenti a gruppi sottorappresentati, per definire un prodotto inclusivo.

Le cose vanno meglio nel mondo del cinema, nelle serie young, oltre che in podcast, programmi radio e digital, nelle serie tv straniere, “fiore all’occhiello della rappresentazione inclusiva”.

Bellezza: un mito duro a morire

Per la prima volta, quest’anno il Dmr ha avuto un focus particolare sull’aspetto fisico, grazie a una survey pensata per “restituire una visione approfondita sulla funzione identitaria del corpo e come questo influenzi la percezione di sé e degli altri nel contesto culturale italiano di oggi”, focalizzata su 4 temi: bellezza, giudizio, percezione del corpo e conseguenze sociali, violenza e body sharing.

La ricerca è stata effettuata attraverso una rilevazione CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) coinvolgendo 800 individui dalla Generazione Z (16 anni) ai Baby Boomer (78 anni), 200 per ogni generazione.

Dalle risposte è emerso come la percezione del corpo sia influenzata da fattori sociali e culturali, con un forte impatto dei media negli standard di bellezza. Un problema significativo è rappresentato dalla grassofobia, che colpisce l’autostima e il benessere psicologico. Non solo: la ricerca ha rilevato la richiesta di maggiore inclusività nei modelli di bellezza, in modo da valorizzare la diversità corporea.

Chi sono i candidati ai Diversity Media Awards 2024?

Come ogni anno, i prodotti mediali ritenuti migliori per ogni categoria entrano direttamente in nomination per i Diversity Media Awards 2024, una serata evento benefica dedicata a chi ha saputo raccontare la diversità e che dal 2016 premia “contenuti e personaggi che si sono distinti per una rappresentazione corretta e valorizzante dei temi di Genere, Etnia, LGBT+, Età, Disabilità, Aspetto Fisico”.

Gli Oscar dell’inclusione 2024 si terranno il 28 maggio al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e andranno poi in onda su Rai1 in seconda serata il 28 giugno. A condurre la nona edizione saranno Francesca Michielin ed Ema Stokholma.

Fino al 10 maggio il pubblico potrà votare le nomination sul sito www.diversitymediaawards.it; il voto del pubblico influisce per il 50% sulla vittoria finale, con il restante 50% definito dalle preferenze del Diversity Media Watch (DMW) che tiene in considerazione l’opinione del Security Check Committee. Durante l’evento saranno attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior Servizio TG, Miglior Articolo Stampa Quotidiani, Miglior Articolo Stampa Periodici, Miglior Articolo Stampa Web.

Vediamo chi sono le candidate e i candidati.

Miglior film italiano

- C’è ancora domani di Paola Cortellesi - Wildside, Vision Distribution, distribuzione Vision Distribution

- Io Capitano di Matteo Garrone – Archimede con Rai Cinema, in coproduzione con Tarantula, con la partecipazione di Pathé, Logical Content Ventures, distribuito da 01 Distribution

- L’ultima volta che siamo stati bambini di Claudio Bisio – Solea, Bartleby Film, Medusa Film, distribuito da Medusa Distribuzione

- Mi fanno male i capelli di Roberta Torre – Stemal Entertainment, Rai Cinema, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection

- Nata per te di Fabio Mollo - Cattleya e Bartlebyfilm, distribuito da Vision Distribution

- Stranizza d’amuri di Giuseppe Fiorello – Fenix Entertainment, Ibla Film, distribuito da BIM distribuzione

Miglior serie tv straniera

- Blue Eye Samurai – Netflix

- Good Omens – Prime Video

- Nothing to see here – Netflix

- Ragazze Elettriche – Prime Video

- The Last of Us – Sky e NOW

- What we do in the shadows – Disney+

Miglior serie tv italiana

- Gigolò per caso – Prime Video

- La legge di Lidia Poët – Netflix

- Love Club – Prime Video

- Questo mondo non mi renderà cattivo – Netflix

Migliore serie tv young

- Craig – Cartoon Network

- D1ar1 – Netflix

- Il Cercasuoni – RaiPlay

- Il trenino Thomas - Grandi avventure insieme – Boomerang e Cartoonito

- Mio papà a caccia di alieni – Netflix

- Moon Girl e Devil Dinosaur – Disney+

Miglior programma tv

- Casa a prima vista – Real Time

- Non sono una signora – Rai2

- Listen to me - RaiPlay

- Stand-Up Comedy – Comedy Central

- Splendida Cornice – Rai3

- Chesarà… – Rai3

Miglior programma radio

- 37 e 2 – Radio Popolare

- Big Talk – No Name Radio

- Le mattine pt 2 - Ora Daria – Radio Capital

- Non mi capisci – Radio24

- Pinocchio – Radio Deejay

- Vittoria – Rai Radio1

Miglior podcast

- Humor Nero – Laura Formenti

- Invertiti – Cathy La Torre e Guglielmo Scilla

- Palinsesto Femminista – Irene Facheris

- Scelte – Valore D, Piano P

- Se domani non torno – Will Media

- Sulla razza – OnePodcast

Miglior prodotto digital

- Colory.it + Marianna the influenza - Come non fare White Saviorism in vacanza

- Dalila Bagnuli, Troppo brutta per essere molestata

- IvgStobenissimo - Contraccezione d’emergenza: quello che devi sapere

- La tela di Carlotta - Evita di chiedere ai bambini se hanno fidanzati/e

- Narraction, L’ADHD (c’è?) nel paradigma della neurodiversità

- Ruote Libere + Canal – il Canal, 5 modi per non mettere a disagio una persona disabile

Creator dell’annO

- Chiara Bucello e Ludovica Billi – @chiarabucello e @ludovicabilli

- Edoardo Mocini – @edoardomocini_

- La fisica che ci piace – @therealvincenzoschettini e @lafisicachecipiace

- La Tenda in Salotto – @latendainsalotto

- Saraaverd – @saraaverd

- Shinhai Ventura – @shinhaiventura

Personaggio dell’anno

- Amalia Ercoli Finzi

- Chiara Bordi

- Ghali

- Jakub Jankto

- Luciana Littizzetto

- Paola Cortellesi

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