Ambiente

La straordinaria importanza delle mangrovie: scoperte oltre 700 specie fra le radici

Una spedizione in Cambogia ha rivelato tutta la biodiversità che cresce fra queste piante fondamentali per prevenire l’erosione costiera, assorbire carbonio e tutelare la sopravvivenza di centinaia di animali
Credit: Juan Pablo Moreiras/Juan Pablo Moreiras/Fauna & Flora  

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16 aprile 2024 Aggiornato alle 12:00

L’importanza delle mangrovie. Se ci sono piante in grado di offrire straordinari benefici per animali e uomini queste sono proprio le mangrovie: formazioni legnose che crescono nelle zone costiere tropicali e subtropicali dove l’acqua salata incontra quella dolce dei fiumi.

Spesso in pericolo a causa delle attività umane, questi vegetali hanno una funzione importantissima: aiutano a prevenire l’erosione costiera, assorbono una grande quantità di CO2 e soprattutto fungono da casa per tantissime specie.

Sono talmente fondamentali, come habitat, che in Cambogia di recente persino i biologi sono rimasti stupiti: in una spedizione tra le mangrovie del santuario di Peam Krasop e dell’adiacente riserva di Koh Kapik Ramsar gli scienziati hanno trovato addirittura 700 specie diverse, una varietà davvero sorprendente persino difficile da immaginare.

L’indagine è stata finanziata dal gruppo conservazionista finanziata Fauna & Flora International con lo scopo di comprendere i segreti della vita all’interno di questi habitat minacciati.

Dopo mesi di ricerche i biologi hanno annunciato di aver identificato centinaia di specie di uccelli, pesci, insetti, ma anche pipistrelli, oppure di lontre dal naso peloso o il pelo liscio, ma anche zibetti, macachi, gatti pescatori e via dicendo.

«Abbiamo trovato 700 specie diverse in queste foreste di mangrovie, ma sospettiamo di non aver nemmeno scalfito la superficie», ha raccontato Stefanie Rog, leader del gruppo di ricerca che ha pubblicato le scoperte in un rapporto uscito di recente e che contiene dati sulla spedizione del 2023.

«Se potessimo osservare l’area in modo ancora più approfondito, ne troveremmo 10 volte di più», ha aggiunto Rog parlando della straordinaria biodiversità di quest’area della Cambogia e di quelle mangrovie, piante adattate a crescere in acqua salata o salmastra, che sono fondamentali per la vita nelle zone costiere ma al tempo stesso estremamente vulnerabili dato che il Pianeta ne ha ormai perse circa il 40%, spesso abbattute per costruire località balneari, per il turismo, la pesca o l’agricoltura. Eppure è proprio fra le mangrovie, ricordano i biologi, che nasce e cresce la vita. Fra le radici vivono per esempio centinaia di specie di pesci.

«Abbiamo trovato giovani barracuda, dentici e cernie nelle acque esaminate. Sono chiaramente luoghi di riproduzione importanti per i pesci e forniscono cibo alle comunità locali, oltre a fornire scorte per la pesca commerciale», ha spiegato Rog.

Così come sono decisive per lo sviluppo di molti animali marini, le mangrovie sono però estremamente importanti anche per lo sviluppo delle società: proteggono le aree interne dalle tempeste, dall’innalzamento dei mari e dagli tsunami e intrappolano la CO2 in maniera molto più efficace rispetto per esempio a piccoli boschi.

Inoltre offrono appunto uno straordinario rifugio per la nidificazione di molte specie, osservate grazie all’uso di fototrappole e rilievi vari condotti in una linea di mangrovie cambogiane all’interno delle quali sono stati avvistati a esempio il gatto pescatore, chiamato anche gatto viverrino, capace di nuotare e pescare per procurarsi cibo fra pesci e ratti nascosti nelle radici.

«È molto raro vedere un gatto pescatore e abbiamo scoperto che si trova nella foresta solo grazie alle fotografie scattate dalle nostre trappole fotografiche. Le mangrovie sono luoghi pieni di radici e fango ed è difficile per gli esseri umani entrare, motivo per cui forniscono preziosi santuari per questi animali vulnerabili», ricorda Rog che ha specificato come durante la missione siano state avvistate anche delle lontre dal naso peloso che, proprio grazie ai peli del naso, individuano fra le mangrovie crostacei e molluschi.

Una lontra rara, considerata sull’orlo dell’estinzione e la cui presenza ricorda l’importanza di tutelare proprio il suo habitat, le mangrovie appunto.

In totale durante la spedizione sono state scoperte 74 specie di pesci che vivono nelle acque delle foreste e 150 specie di uccelli, di cui 15 elencate come quasi minacciate o in pericolo di estinzione nella nota lista rossa Iucn.

Proprio l’incredibile varietà di specie avvistate ci ricorda ancora una volta, chiosano i biologi, l’importanza di preservare «le foreste di mangrovie che sono bellissime, ricche di vita e misteriose. Sono molto più di un semplice ecosistema che fornisce un servizio di assorbimento del carbonio o di protezione delle coste: in realtà sono belle di per sé e non c’è sensazione migliore che trovarsi in questa foresta unica e mitica, sapendo che c’è ancora molto altro da esplorare, che c’è un altro mondo in attesa di ulteriori scoperte», ha concluso Rog.

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