Diritti

Gestazione per altri, suicidio assistito, aborto, cambio sesso: ecco cosa pensa il Papa

Il Vaticano ha diffuso il documento Dignitas Infinita (frutto di cinque anni di lavoro) in cui ribadisce le sue posizioni su Gpa, eutanasia e “teoria del gender”, ma anche su povertà, guerra, migranti e violenza digitale
Credit: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI 
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8 aprile 2024 Aggiornato alle 18:00

Che cosa pensa la Chiesa dei grandi temi della società contemporanea? Se fino a oggi, interpretando magari le parole del Pontefice, potevamo pensare che il Vaticano fosse orientato in una direzione piuttosto che in un’altra, con la diffusione del nuovo documento, Dignitas Infinita, la Santa Sede ha dato una risposta definitiva.

Il nuovo scritto, frutto di 5 anni di lavoro, presieduto dal cardinale Victor Fernandez e approvato da Papa Francesco, segna chiaramente i confini morali della Chiesa Cattolica riguardo una serie di questioni delicate e, allo stesso tempo, apre una riflessione più ampia sulla dignità umana, affrontando temi come gestazione per altri (definita più comunemente “maternità surrogata”), suicidio assistito, aborto, cambio di sesso e altro ancora.

I grandi temi secondo la Chiesa

Ma che cosa dice Dignitas Infinita? Uno dei punti salienti del documento riguarda il cambiamento di sesso, considerato secondo il Vaticano una minaccia alla dignità della persona, riconoscendolo come legittimo soltanto nei casi di anomalie genetiche, che giustificherebbero l’intervento medico considerandolo cambio di sesso ma non nel senso “tradizionale”.

Altra questione cruciale riguarda la gestazione per altri: la Chiesa reputa che, con questa pratica, la donna e il bambino diventino essenzialmente oggetti. Nel documento vengono citate anche le parole di Papa Francesco: «La via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio».

Ancora, il documento ribadisce la posizione del cattolicesimo contro la teoria di genere, la cosiddetta “teoria gender”, sottolineando come questa cancelli le differenze sessuali fondamentali tra uomo e donna: la vita umana, fisica e spirituale, è vista come un dono di Dio, e la teoria di genere, secondo il Vaticano, sarebbe da interpretare come un tentativo del genere umano di sostituirsi a Dio.

“Se nelle parole si riconosce l’uguale dignità della donna, in alcuni Paesi le diseguaglianze tra donne e uomini sono gravissime e anche nei Paesi maggiormente sviluppati e democratici la realtà sociale concreta testimonia il fatto che spesso non si riconosce alle donne la stessa dignità degli uomini”: sono alcune delle parole scritte nel documento in merito alla violenza contro le donne, rimarcando l’uguaglianza di dignità di entrambi i sessi, ribadendo anche la necessità di condannare lo sfruttamento della sessualità che molte donne, ragazze e persino bambine sono costrette a subire.

Tra i grandi temi contemporanei non mancano le posizioni della Santa Sede su aborto e suicidio assistito. La Chiesa ribadisce la sua condanna verso l’aborto: “Fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita, l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile (…) la difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano”.

Analogamente, si parla di suicidio assistito, ricordando che la “sofferenza non fa perdere al malato quella dignità che gli è propria in modo intrinseco e inalienabile”. Dunque la posizione di condanna verso l’eutanasia è chiara: il Vaticano ricorda l’importanza delle cure palliative e della necessità di evitare qualsiasi forma di accanimento terapeutico.

Povertà, guerra, migranti, violenza digitale e altre forme di sfruttamento

Nel documento, poi, vengono affrontati altri temi “caldi”: il dramma della povertà, intesa come una delle più grandi ingiustizie contemporanee insieme alle guerre, che negano a ciascuno la possibilità di vivere una vita degna.

Strettamente legato al tema dei conflitti c’è quello dei migranti che, spesso, per fuggire dalle situazioni di conflitto scatenate nei Paesi di origine, rischiano la vita per cercare di migliorare le loro condizioni.

Infine, Dignitas Infinita menziona le nuove forme di violenza attraverso i social media, come cyberbullismo e pornografia, sottolineando il ruolo della Chiesa nel denunciare queste pratiche.

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