Bambini

Cyberbullismo e cybersecurity: come tutelare i bambini?

Il 47,7% di ragazze e ragazzi è vittima di offese e insulti online. Ma i rischi del web non si fermano qui. Ora, un progetto del Museo del Risparmio di Torino vuole insegnare la sicurezza informatica ai più piccoli
Credit: Francesco Ungaro
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
3 febbraio 2023 Aggiornato alle 17:00

Come si crea una password a prova di hacker? Quali dati personali è corretto inserire nei profili social? Come riconoscere una mail di phishing? Sono tutte domande di cui i bambini devono conoscere la risposta per essere protetti e tutelati mentre navigano online. PC, smartphone, tablet e dispositivi elettronici: bambini e ragazzi sono immersi in un mondo sempre più digitale e spesso non dispongono degli strumenti necessari per comprendere i rischi del web. Ma le insidie sono tante e possono avere conseguenze pericolose.

Il 47,7% delle ragazze e dei ragazzi, infatti, è vittima di bullismo o cyberbullismo e nella maggior parte dei casi le offese e gli insulti in rete colpiscono l’aspetto fisico (ce lo dice il 37% dei partecipanti). Seguono, con un ampio distacco, origine etnica 7%, orientamento sessuale 5%, condizione economica 3,5%, religione 3,3%, identità di genere 1,9%, disabilità 1,3%. Sono i dati emersi in una recente indagine, Osservatorio indifesa 2022-23, condotto da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo su un campione di 3.405 i ragazzi tra i 14 e i 26 anni.

Cyberbullismo: quali conseguenze?

Tra le violenze psicologiche messe in atto soprattutto in rete spiccano episodi di emarginazione ed esclusione (48%) e le umiliazioni pubbliche (38%). Gli effetti di questo tipo di violenza tra pari generano perdita di autostima e di fiducia negli altri nel 38% dei rispondenti, oltre a isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei (21%). Il 21% nota un peggioramento del rendimento scolastico o persino il rifiuto della scuola. Il 19% tra ragazzi e ragazze dice di aver sofferto di ansia sociale e attacchi di panico, e tra gli effetti subiti dalle vittime di bullismo ci sono anche disturbi alimentari (12%) depressione (11%) e autolesionismo (8%).

Le difficoltà nell’affrontare e gestire il problema sono amplificate dal fatto che spesso i bambini e i ragazzi non si confidano. Solo il 5% di loro si rivolge a un adulto o a uno sportello se assiste a episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 14% non fa nulla, la maggioranza tra loro cerca di dare un supporto diretto alla vittima e non lasciarla sola 29,5%.

D’altra parte, sia che ne siano vittime o meno, il 31,5% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo. Il 24% ne parla con amici, il 21% con la mamma - solo il 3% afferma di riuscire ad aprirsi col papà - solo il 6% con gli insegnanti.

In occasione del Safer Internet Day Terre des Hommes - che lo scorso scorso maggio ha presentato una proposta di riforma legislativa per rendere il web un ambiente più sicuro - chiede ai giovani di firmare e condividere la petizione lanciata a sostegno di questa proposta di riforma. L’intento è quello di invitare le Istituzioni a una maggiore attenzione nei confronti del benessere e della sicurezza dei minori sul web.

Sicurezza sul web: drizziamo le antenne

Un obiettivo che è al cuore di un’altra iniziativa che si concentra sulla tutela digitale dei più piccoli, focalizzandosi, però, sulla sicurezza informatica. Il Museo del Risparmio di Torino - uno spazio espositivo innovativo e coinvolgente dedicato all’alfabetizzazione finanziaria e nato per avvicinare ai concetti di risparmio e investimento grandi e piccini - in collaborazione con la Direzione Cybersecurity di Intesa Sanpaolo, lancerà dai 4 febbraio il ciclo di laboratori “Drizza le antenne”, per spiegare ai bambini dai 7 ai 10 anni la sicurezza informativa in modo semplice e divertente.

Nel mese di febbraio gli spazi del museo ospiteranno una serie di incontri dedicati ai più piccoli sul tema della cybersecurity: saranno 4 appuntamenti in programma ogni sabato alle ore 16, in via San Francesco d’Assisi 8/A.

Sfide, giochi e quiz a squadre per scoprire come navigare in sicurezza e come proteggere, aiutati dai genitori, dispositivi elettronici, dati personali e acquisti dagli attacchi dei truffatori online. I ragazzi metteranno alla prova le loro conoscenze e abilità nel creare password sicure, proteggere i profili social, valutare l’affidabilità di un sito o motore di ricerca e difendersi dai virus informatici. La partecipazione è gratuita con prenotazioni via email, all’indirizzo prenotazionimdr@civita.art, ai singoli incontri o all’intero ciclo.

All’appuntamento del 4 febbraio - Crea la tua password perfetta - si parlerà di password, che in un certo senso può essere paragonata alle chiavi di casa. Esercizi, esempi, quiz per imparare a creare una password impenetrabile.

L’11 febbraio, invece al centro del dibattito – Proteggi i tuoi profili personali (social) - ci saranno gli account e profili personali sui social.

Quando metti online i tuoi dati personali, devi sempre fermarti a riflettere su chi potrebbe esserci dietro lo schermo. Bisogna fare una cernita di ciò che può essere reso pubblico e ciò che invece è meglio non postare per muoverci in rete in sicurezza.

Il 18 febbraio il laboratorio – Clicco o non clicco?- svelerà alcuni trucchi per smascherare le truffe su internet. I messaggi del tipo «Congratulazioni! Hai vinto…» fanno sempre scattare un campanello d’allarme. Giochi ed esercitazioni a squadre e in gruppo per capire come rendersene conto.

L’ultimo appuntamento, il 25 febbraio – A prova di hacker! -, cercherà di spiegare cos’è un malware e l’utilità o meno di un antivirus. Una lezione pratica per fare chiarezza nel mondo della cybersecurity attraverso esempi concreti e sfide divertenti.

Leggi anche
hacker
di Fabrizio Papitto 2 min lettura