Ambiente

Guuud Niuuuz: il Canada salva la sua barriera corallina (e altre cose belle)

Ogni settimana, 4 buone notizie green dal mondo che forse non conoscevi: per essere più “eco” e meno “ego”
Credit: Dugornay Olivier

Oggi la crisi climatica-ambientale è una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lanciano allarmi sulle condizioni degli ecosistemi globali.

L‘aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimico e la perdita di biodiversità presentano dati e trend in peggioramento.

Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione e notizie positive che spesso passano in secondo piano. Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente (dall’Italia e dal mondo), questa è la rubrica che fa per te.

Il Canada salva il Lophelia Reef

Il governo canadese ha deciso di proteggere l’unica barriera corallina del Paese situata nell’oceano Pacifico, chiamata Lophelia Reef.

Il Department of Fisheries and Oceans Canada ha annunciato la chiusura completa degli accessi all’ecosistema, impedendo tutte le attività di pesca commerciale e ricreativa a partire dal mese di febbraio. Al suo interno la barriera ha una fiorente colonia di coralli, che negli ultimi anni aveva subito un aumento dei danni a causa dell’attività antropica. I metodi di pesca, che comportano il trascinamento di attrezzi o il contatto con il fondale oceanico, avevano causato la rottura dei coralli, spesso spostati e schiacciati, lasciando dei profondi danni sulla barriera corallina. La prosecuzione di queste attività avrebbe finito per compromettere il delicato equilibrio naturale presente nell’area marina.

Cresce il Sustainable Flight Fund

La compagnia aerea americana United Airlines ha annunciato l’ingresso di nuovi partner nella sua iniziativa intitolata Sustainable Flight Fund, nata per accelerare la transizione ecologica del settore aeronautico. Questo fondo ha lo scopo di incanalare gli investimenti finanziari nello sviluppo dei Sustainable aviation fuel (Saf), che dovrebbero teoricamente sostituire i carburanti tradizionali nei prossimi decenni e ridurre dell’80% le emissioni di CO2. L’impegno finanziario ammonta a oltre 200 milioni di dollari, grazie al coordinamento con 22 partner aziendali fra cui Google, Air Canada, American Express, Air New Zealand, Aircastle, Technip Energies e altre realtà. Se la strategia dovesse avere successo, le compagnie aeree riceveranno circa 135 milioni di galloni di carburante Saf ogni anno, per un totale di 2,7 miliardi di galloni. In tal modo la United conta di raggiungere il Net Zero entro il 2050.

I funghi per stoccare la CO2

All’interno dello Stato del Mississipi, negli Usa, gli agricoltori stanno sperimentando delle nuove tecniche per sfruttare le proprietà positive dei funghi, che sarebbero in grado di immagazzinare i gas alteranti nel sottosuolo. Attraverso l’agricoltura rigenerativa si stanno sfruttando le reti create dai funghi per arricchire il suolo, migliorando la salute delle piantagioni, diminuendo l’uso dei fertilizzanti chimici e allo stesso tempo abbattendo le emissioni grazie all’azione naturale. «È una critica al modo con cui viene attualmente condotta l’agricoltura. Ed è una metodologia per introdurre i microrganismi assenti nel suolo», ha dichiarato l’agricoltore Timothy Robb. Grazie a queste nuovo metodologie sarà possibile aumentare drasticamente la sostenibilità agricola e combattere il cambiamento climatico.

Il presidente Biden ripristina la protezioni per gli animali e le piante

L’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha deciso di rafforzare l‘Endangered Species Act (Esa), in modo da garantire una protezione più duratura ed efficace delle specie minacciate dai cambiamenti climatici e da altri fattori negativi. «Mentre le specie affrontano sfide nuove e scoraggianti, tra cui il cambiamento climatico, gli habitat degradati e frammentati, le specie invasive e le malattie della fauna selvatica, l’Endangered Species Act è più importante che mai per conservare e recuperare questi animali e piante, ora in pericolo, e per le generazioni a venire», ha sottolineato Martha Williams, direttrice del Fish and Wildlife Service. Grazie a questo rafforzamento, le specie a rischio potranno essere salvate tramite l’Esa.

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