Ambiente

Guuud Niuuuz: droni e AI per salvare i salmoni (e altre cose belle)

Ogni settimana, 4 buone notizie green dal mondo che forse non conoscevi: per essere più “eco” e meno “ego”
Credit: Brandon

Oggi la crisi climatica-ambientale è una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lanciano allarmi sulle condizioni degli ecosistemi globali.

L‘aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimico e la perdita di biodiversità presentano dati e trend in peggioramento.

Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione e notizie positive che spesso passano in secondo piano. Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente (dall’Italia e dal mondo), questa è la rubrica che fa per te.

Droni e IA per salvare i salmoni

La crisi climatica sta comportando un aumento delle temperature delle acque dolci e marine ponendo un rischio enorme per la sopravvivenza del salmone (salmo salar), il cui metabolismo è accelerato dal riscaldamento globale.

Per evitare la possibile estinzione della specie, le organizzazioni ambientaliste stanno cercando di individuare e catalogare tutti i rifugi termali in grado di offrire un luogo vivibile ai salmoni. Per ottenere questo risultato la Pacific Salmon Foundation (Psf), le First Nations communities e il British Columbia Institute of Technology’s (Bcit) stanno implementando una nuova tecnologia, con la combinazione fra droni dotati di telecamere a infrarossi e un’intelligenza artificiale avanzata, in modo da condurre una mappatura termica dei corsi d’acqua e dei fiumi della Columbia Britannica.

Un’oasi dell’Oman come lezione per il futuro

Con la crisi climatica-ambientale che avanza, una speranza per l’agricoltura arriva dall’Oman dove le tecniche agricole tradizionali hanno permesso un uso sostenibile del territorio particolarmente arido. Questa sapienza millenaria è praticata dagli abitanti presenti nella zona delle montagne Hajar, in particolare sul monte Jabal Akhdar che è un massiccio calcareo al centro della catena montuosa.

Nel corso del tempo l’acqua dalle sorgenti e degli stagni è stata incanalata verso i campi terrazzati, concimando i terreni con il letame delle capre. Grazie a questa particolare cura è stato possibile coltivare una sorprendente varietà di cibo in un territorio inospitale.

«È l’unico posto al mondo che io conosca dove 1.500 anni di agricoltura irrigua… non hanno portato alla salinizzazione. In Oman, possiamo imparare su come [fare] l’agroforestazione nelle zone aride irrigate con pochissima acqua», ha sottolineato Andreas Bürkert, professore della University of Kassel in Germania.

Alcuni vettori aeronautici adottano il Ccs

Le compagnie aeree Swiss e Lufthansa hanno annunciato che adotteranno la tecnologia “carbon capture & storage (Ccs)” per ridurre ulteriormente le emissioni dei proprio velivoli e del proprio comparto industriale. Sono fra i primi vettori a firmare un accordo di lungo termine con la società Climeworks, pioniera nei sistemi tecnologici che prevedono la cattura della CO2 e il suo stoccaggio sotto terra.

«La collaborazione con Climeworks riflette la nostra ambizione di promuovere le tecnologie chiave nel percorso verso il net zero. Per raggiungere gli obiettivi climatici dell’aviazione dobbiamo fare affidamento su una serie di misure, tra cui il rapido aumento dei combustibili sostenibili (Saf) e la rimozione della CO2», ha affermato Dieter Vranckx, ceo di Swiss.

Per rispettare l’Accordo climatico di Parigi il settore aeronautico dovrà rimuovere fra le 3 e le 12 miliardi di tonnellate di carbonio dall’atmosfera, ogni anno, fino al 2050.

Le donne indigene rivitalizzano la silvicoltura

Le pratiche della comunità indigena Moa, situata nella provincia indonesiana del Sulawesi centrale, costituiscono un ottimo esempio di preservazione del territorio, tutelando allo stesso tempo la comunità esistente.

Secondo Syukur Umar, professore di economia forestale della Tadulako University «l’agroforestazione della pampa creata dalle donne indigene Moa è una tecnica tradizionale che è stata tramandata di generazione in generazione ed è indipendente dall’intervento di scienziati e tecnocrati» e ha contribuito a rigenerare le terre, assicurando la sostenibilità ambientale e alimentare delle comunità presenti. Il governo indonesiano dovrà però impegnarsi molto di più per tutelare queste realtà.

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