Ambiente

Guuud Niuuuz: i “corridoi verdi” colombiani (e altre cose belle)

Ogni settimana, 4 buone notizie green dal mondo che forse non conoscevi: per essere più “eco” e meno “ego”
Credit: Peter Yeung 

Oggi la crisi climatica-ambientale è una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lanciano allarmi sulle condizioni degli ecosistemi globali.

L‘aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimico e la perdita di biodiversità presentano dati e trend in peggioramento.

Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione e notizie positive che spesso passano in secondo piano. Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente (dall’Italia e dal mondo), questa è la rubrica che fa per te.

I corridoi verdi di Medellin

Per decenni la città colombiana di Medellin ha subito uno sviluppo urbano caotico che ha comportato una profonda alterazione dell’habitat naturale.

Dal 2016 il sindaco Federico Gutiérrez ha deciso di cambiare il modello cittadino incentrandolo sulla tutela dell’ecosistema.

Seguendo questa logica è stato avviato un piano da 16,3 milioni di dollari per creare 30 “corridoi verdi” lungo le strade, con 70 ettari di piante e prati, oltre che 20 km di percorsi all’ombra con piste ciclabili e vie pedonali.

«Medellín è cresciuta a scapito degli spazi verdi e della vegetazione. Abbiamo costruito, costruito e costruito. Non si è pensato molto all’impatto sul clima. È diventato ovvio che bisognava cambiare», ha affermato Pilar Vargas, ingegnere forestale. Nei primi 3 anni del programma le temperature medie della città sono scese di 2 °C.

Il riciclo dei mozziconi di sigarette nell’asfalto

I mozziconi di sigarette sono uno dei rifiuti più pervasivi nella natura.

Si stima che ogni anno oltre 4.500 miliardi di questi oggetti vengono abbandonati, generando un inquinamento senza precedenti.

I mozziconi infatti tendono a non biodegradarsi facilmente e posseggono al loro interno numerose sostanze chimiche pericolose.

Di fronte a questa emergenza le aziende SPAK-EKO e EcoButt hanno siglato una collaborazione con il comune della capitale della Slovacchia, Bratislava, per sviluppare dei nuovi metodi per riciclare i resti delle sigarette.

Verso la fine del 2023 sono stati creati dei contenitori per raccogliere i mozziconi lungo le vie della città, che poi verranno ripuliti dalle sostanze inquinanti e trasformati in fibre da mischiare in altre componenti per l’asfalto. In questo modo i rifiuti torneranno utili per garantire una durabilità e una longevità alle strade della capitale, diminuendo la presenza dei mozziconi nell’ambiente.

Due nuove specie di riserva vietnamita di Tien Hai

Il pesce gatto dorato (brachyplatystoma rousseauxii) e il pesce gatto piramuta (brachyplatystoma vaillantii) sono delle specie ittiche del Sud America a rischio di estinzione a causa della pesca eccessiva che viene effettuata nei fiumi e delle barriere poste dalle centrali idroelettriche costruite lungo i corsi d’acqua dell’Amazzonia, che hanno provocato una riduzione dell’areale di oltre un terzo.

«Negli ultimi anni l’area migratoria e quella occupata dal pesce dorato si è ridotta del 37% a causa delle dighe costruite nel bacino del fiume Madeira», ha denunciato il biologo Guillermo Estupiñán, della Wildlife Conservation Society. Per accelerare la protezione di questi due specie, lo status del pesce dorato è stato aggiornato a “vulnerabile” nella Lista Rossa Iucn, mentre a febbraio alla Convenzione di Bonn hanno votato per inserirli nella loro lista come specie da proteggere.

La riserva vietnamita di Tien Hai è salva

Non è più a rischio la Riserva naturale di Tien Hai, situata nella provincia vietnamita di Thai Binh e parte della Riserva della biosfera del delta del fiume Rosso riconosciuta dall’Unesco.

Il primo ministro Pham Minh Chinh ha preso la decisione di tutelare integralmente la riserva naturale, nonostante le necessità di sviluppo industriale della nazione.

La giunta provinciale aveva preso la decisione di sfruttare l’area, ma le autorità nazionali hanno imposto il divieto definitivo: «Penso che ci sia stata un’obiezione unanime al piano da parte delle due agenzie nazionali, oltre che dall’opinione pubblica attraverso il sostegno attivo dei media vietnamiti», ha dichiarato Trinh Le Nguyen, direttore esecutivo della Ong People and Nature Reconciliation.

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