Ambiente

Guuud Niuuuz: le autostrade elettriche tedesche (e altre cose belle)

Ogni settimana, 4 buone notizie green dal mondo che forse non conoscevi: per essere più “eco” e meno “ego”
Credit: Siemens Mobile 

Oggi la crisi climatica-ambientale è una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lanciano allarmi sulle condizioni degli ecosistemi globali.

L‘aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimico e la perdita di biodiversità presentano dati e trend in peggioramento.

Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione e notizie positive che spesso passano in secondo piano. Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente (dall’Italia e dal mondo), questa è la rubrica che fa per te.

Le autostrade elettriche tedesche

Gli ambiziosi obiettivi legati alla transizione sostenibile prevedono l’elettrificazione del settore dei trasporti su gomma, specialmente dei camion che rappresentano oltre il 70% del trasporto merci su strada.

Per risolvere questo problema in Germania è stato avviato l’esperimento eHighway, che punta a decarbonizzare il settore nei prossimi anni.

Il progetto consiste in delle linee elettriche aeree installate sopra le corsie riservate ai camion, lungo 3 autostrade pilota per un totale di circa 30 km. A queste linee si dovrebbero collegare i camion ibridi diesel-elettrici prodotti dalla società Siemens, con una velocità di crociera fino a 90 km/h.

Un eventuale successo delle eHighway potrebbe ridurre le emissioni dei 2,2 milioni camion tedeschi che attualmente consumano 17 miliardi di litri all’anno di diesel.

L’apporto benefico della riforestazione negli Usa

I progetti di riforestazione avviati durante il XX secolo negli Stati Uniti orientali stanno contribuendo a mitigare la crisi climatica-ambientale.

Questo è l’importante risultato emerso dalla ricerca pubblicata da un team scientifico dell’Indiana University, che ha scoperto che le foreste della parte orientale stanno raffreddando la superficie terrestre di 1-2 °C ogni anno.

Grazie alla combinazione di dati provenienti dagli strumenti satellitari e da 58 torri meteorologiche, è stato possibile confrontare le foreste con le praterie e i terreni coltivati, evidenziando l’apporto benefico della riforestazione in corso da decenni. «Questa conoscenza è fondamentale non solo per le proiezioni di rimboschimento su larga scala volte alla mitigazione del clima, ma anche per iniziative come la piantumazione di alberi urbani», ha sottolineato Mallory Barnes, autrice principale dello studio.

I climate bond giapponesi

Il Giappone è diventato il primo Paese al mondo ad avere emesso delle obbligazioni climatiche a 10 anni per un valore di 800 miliardi di yen (4,95 miliardi di euro).

La vendita di questi particolari titoli di Stato servirà per finanziare i progetti legati alle energie rinnovabili, alla tecnologia Ccs e allo sviluppo di batterie e microchip avanzati, progettati per ridurre le emissioni a lungo termine.

«La “Trasformazione Green”, che mira a spostare le fondamenta della società e dell’industria da quella incentrata sui combustibili fossili a una basata sull’energia pulita, è un’iniziativa fondamentale per trasformare le politiche industriali ed energetiche, e rafforzare la competitività aziendale e nazionale», ha affermato il presidente della Japan Securities Dealers Association, Toshio Morita. Nei prossimi dieci anni saranno necessari circa 150.000 miliardi di yen per attuare questa transizione.

I rinoceronti neri al sicuro in Kenya

I rinoceronte neri (diceros bicornis) hanno un nuovo spazio dove prosperare grazie all’iniziativa del Kenya Wildlife Service, che ha organizzato con successo il trasferimento di 21 rinoceronti neri nell’habitat di Loisaba Conservancy in Kenya.

Grazie a questa operazione è stato possibile creare il 17esimo santuario dove ripopolare questa specie a rischio di estinzione, che sul finire degli anni ‘70 era calata sotto i 400 esemplari. «È incredibilmente emozionante far parte del reinsediamento dei rinoceronti in un paesaggio dove sono stati assenti per 50 anni», ha dichiarato Tom Silvester, Ceo di Loisaba Conservancy.

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