Diritti

Gaza: bambini nel mirino dei cecchini

Secondo il Ministero della Sanità palestinese, oltre una vittima su tre è un minore. Inoltre, donne e ragazze sarebbero state giustiziate arbitrariamente spesso insieme ai figli, denuncia l’Onu
Credit: Rizek Abdeljawad/Xinhua via ZUMA Press 
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4 aprile 2024 Aggiornato alle 18:00

Secondo i dati dell’organizzazione indipendente per la protezione dei diritti umani Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, fino a dicembre 2023 quasi 700.000 bambini sono stati vittime degli attacchi israeliani a Gaza, tra coloro che sono rimasti uccisi, feriti e che sono stati sfollati.

“Poiché centinaia di altri bambini rimangono intrappolati sotto le macerie degli edifici distrutti con poche possibilità di sopravvivenza, è probabile che il numero totale di morti infantili superi i 10.000” sostiene l’organizzazione. Un numero che sembra essere confermato dal Ministero della Sanità palestinese, secondo cui i bambini rappresentano più di 1 vittima su 3 delle oltre 32.000 persone finora uccise a partire dal 7 ottobre 2023.

A febbraio, gli esperti del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno dato l’allarme circa le informazioni ricevute da Gaza secondo cui donne e ragazze palestinesi sarebbero state giustiziate arbitrariamente, spesso insieme ai loro figli. “Siamo scioccati dalle notizie sugli attacchi deliberati e sulle uccisioni extragiudiziali di donne e bambini palestinesi nei luoghi in cui hanno cercato rifugio o durante la fuga. Secondo quanto riferito, alcuni di loro avevano con sé pezzi di stoffa bianca quando sono stati uccisi dall’esercito israeliano o dalle forze affiliate” hanno detto gli esperti.

Tra le testimonianze dirette, ci sono anche quelle dei medici che si sono occupati di soccorrere le vittime del conflitto a Gaza. Alcuni di loro hanno riferito che i bambini sono presi di mira dai cecchini israeliani. Intervistati dal giornale britannico Guardian, 9 medici hanno riportato che la maggior parte dei bambini di cui si sono presi cura in ospedale erano vittime dei bombardamenti che le forze israeliane hanno condotto sugli edifici. Allo stesso tempo, però, hanno detto di essersi occupati di un flusso costante di minori e anziani, che non erano combattenti, con ferite da proiettile singolo alla testa o al petto.

Un altro medico, di ritorno da una missione di volontariato con il gruppo di aiuti umanitari MedGlobal a Gaza, ha scritto un articolo pubblicato sul Los Angeles Times dicendo di aver assistito al trasferimento in pronto soccorso di alcuni bambini con età compresa tra i 5 e gli 8 anni, ognuno con un colpo di cecchino alla testa.

Si moltiplicano le testimonianze di media e organizzazioni per i diritti umani, come Euro-Mediterranean Human Rights Monitor e Mezzaluna Rossa Palestinese, che denunciano come le Forze di Difesa Israeliane (Idf) sparino regolarmente sui civili; queste respingono le accuse, sostenendo di seguire il diritto internazionale e prendere precauzioni per limitare i danni.

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