Diritti

Regno Unito, industria musicale: il 51% delle donne ha subito discriminazioni di genere

Secondo lo Uk Musicians’ Census, che ha raccolto le testimonianze di oltre 2.500 lavoratrici (su un campione di quasi 6.000 professionisti), un terzo delle musiciste ha subito molestie sessuali
Credit: Te NGuyen 
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
29 marzo 2024 Aggiornato alle 08:00

L’industria musicale britannica ha un problema con le donne: il 51% delle lavoratrici del settore ha subito una discriminazione di genere, contro il 6% degli uomini; il 33% è stata vittima di molestie sessuali e le musiciste sono pagate meno e hanno carriere più brevi, nonostante siano in media più formate e istruite. Questi e altri dati allarmanti emergono dallo Uk Musicians’ Census, un censimento dei lavoratori e delle lavoratrici musicali del Regno Unito realizzato dalla Musicians’ Union e da Help Musicians.

Secondo il più grande sondaggio mai realizzato nel suo genere, molte donne sono impossibilitate a costruire carriere sostenibili nell’industria musicale. L’indagine, che ha coinvolto più di 5.867 professionisti del settore, di cui 2.526 lavoratrici, mostra che le donne hanno fino a 8 volte più probabilità di affrontare la discriminazione rispetto agli uomini. Le professioniste costituiscono il 62% di coloro che identificano gli abusi o le molestie legate al lavoro come un ostacolo alla carriera, e il 60% di chi ritiene che la discriminazione sia una barriera al loro avanzamento professionale.

Un terzo delle donne (33%) ha riferito di essere stato molestato sessualmente mentre lavorava come musicista, e un quarto (25%) di aver assistito a molestie sessuali nei confronti di altrə nel mondo della musica. Una DJ ha riferito di essere stata aggredita sessualmente sul palco e mentre tornava a casa a tarda notte. Un’altra giovane musicista, di Londra, ha detto che le molestie avevano intaccato la sua “sicurezza e ansia” mentre suonava ai concerti.

Nel settore, inoltre, c’è anche un ampio divario retributivo di genere: il reddito medio annuo di una musicista è pari a 19.850 sterline (circa 23.100 euro), rispetto alle 21.750 sterline (circa 25.300 euro) degli uomini. Significa che le donne guadagnano quasi un decimo in meno. Le musiciste e le artiste, inoltre, rappresentano solo il 19 % della fascia di reddito più alta del settore, che guadagna 70.000 sterline o più (oltre 81.000 euro) ogni anno dalla musica.

Questo si verifica in un settore in cui le donne sono meglio qualificate degli uomini, con il 14% in più che ha una laurea in musica e il 15% in più con una qualifica musicale post-laurea. Ma una migliore preparazione non è correlata a guadagni medi più elevati.

Le musiciste, che, ricordiamo, vengono pagate meno, hanno anche maggiori probabilità di affrontare sfide finanziarie rispetto agli uomini nel settore. Il 27% sostiene di non guadagnare abbastanza soldi per mantenere sé stesse e la propria famiglia, rispetto al 20% degli uomini. Con l’età, poi, la loro permanenza nel settore cala: il 47% dei musicisti tra i 16 e i 55 anni sono donne, ma dopo i 54 anni la percentuale scende al 26%. Questo fattore potrebbe anche essere legato al fatto che le donne subiscono livelli più elevati di discriminazione basata sull’età: lo sostiene il 30% delle donne contro il 21% degli uomini.

Le musiciste hanno anche un tasso più elevato di responsabilità di assistenza primaria e il 22% dichiara di occuparsi principalmente di un bambino. Per il 29% gli impegni familiari e di cura rappresentano un ostacolo alla loro carriera (rispetto all’11% dei musicisti di altri generi). Le donne, poi, sono significativamente sottorappresentate come ingegnere del suono, produttrici e DJ: il 79% delle donne che lavorano nel settore sono musiciste, ma tra tecnici del suono dal vivo e tecnici di studio/mastering la percentuale scende rispettivamente al 15% e al 12%. Le donne rappresentano inoltre solo il 29% dei DJ e il 24% dei produttori.

Questi dati sono ancora più allarmanti tra le musiciste con disabilità. Solo il 14% ha dichiarato di non aver subito alcun tipo di discriminazione, rispetto al 24% delle donne non disabili. Il 57%, inoltre, ha dichiarato di aver subito discriminazioni di genere rispetto al 44% delle donne senza disabilità; il 38% di essere stata vittima di molestie sessuali, rispetto al 27% delle donne non disabili; il 35% di aver subito discriminazioni di età rispetto al 25% delle lavoratrici senza disabilità.

Tra le donne che appartengono a minoranze etniche il 38% ha subito o assistito a episodi di razzismo. Allo stesso modo, donne con disabilità e Bipoc sperimentano un maggiore divario retributivo nella musica: entrambi i gruppi hanno il 10% in più di probabilità di guadagnare come il gruppo di reddito più basso nella musica rispetto alle donne bianche e a quelle senza disabilità.

Leggi anche
Parità di genere
di Chiara Manetti 4 min lettura
Rebecca Paraciani,&nbsp;Dottoressa in Sociologia del Lavoro che ha collaborato alla ricerca di <i>Equaly</i>
Intervista
di Chiara Manetti 8 min lettura