Culture

Abusi: l’infanzia violata di Charles Spencer, fratello di Lady Diana

Nell’intervista rilasciata alla Bbc e nel suo nuovo libro di memorie A Very Private School, l’ex cognato di re Carlo racconta di essere stato vittima di molestie sessuali e violenze all’età di 11 anni, quando frequentava la scuola Maidwell Hall
Credit: CD/ANNA ZIEMINSKI/ANSA
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
21 marzo 2024 Aggiornato alle 19:00

Tutti ricordano la celebre intervista che Lady Diana rilasciò alla Bbc nel 1995, quella in cui raccontava di avere un matrimonio «piuttosto affollato» e che diede il via ufficialmente alla sua seconda vita, lontana da Buckingham Palace. Adesso, a distanza di quasi 30 anni, un altro membro della famiglia Spencer, suo fratello Charles, ha affidato alla tv di Stato britannica una confessione altrettanto cruda.

Dialogando con la giornalista Laura Kuenssberg nel programma Sunday, Charles Spencer, che oggi ha 59 anni, ha parlato degli abusi sessuali e delle percosse subite da bambino nella scuola Maidwell Hall, nel Northamptonshire.

Spencer ha taciuto a lungo su quell’orrore, esternato la prima volta a 42 anni durante una seduta terapeutica ma tenuto sempre privato fino alla decisione di mettere tutto nero su bianco nel libro di memorie A Very Private School, uscito il 12 marzo. Un testo nel quale non cela alcun dettaglio di un periodo che, dice, gli ha lasciato «demoni per tutta la vita».

Secondo quanto raccontato, avrebbe subito abusi da parte di un’assistente scolastica della scuola, nella quale è stato dagli 8 ai 13 anni. La stessa sorte sarebbe toccata anche ad altri bambini. «Sembrava esserci una gerarchia non ufficiale tra le sue prede. Sceglieva un ragazzo ogni trimestre, che costringeva a stare nel suo letto e ad avere rapporti. Il suo controllo su di noi era totale perché eravamo affamati di calore femminile e alla disperata ricerca di attenzione e affetto - ha raccontato - Si avvicinava al mio letto e mi baciava. Avevo solo 11 anni, non capivo. Poi mi toccava le parti intime, intimandomi di fare lo stesso con lei. Credo che per sopravvivere, una parte piccola ma importante di me sia dovuta morire».

Le violenze sarebbero state compiute anche dall’insegnante di latino, che lo avrebbe colpito con uno stivale da cricket. Il tutto sotto la supervisione del preside John Alexander Hector Porch, «un pedofilo sadico che si rese lui stesso responsabile di punizioni corporali contro gli studenti e che aveva riempito la scuola con persone che erano d’accordo con quello che stava facendo o che non avrebbero parlato». Nemmeno a casa l’infanzia dei piccoli Spencer è stata spensierata, con la tata che «sbatteva insieme la mia testa con quella di Diana se ci comportavamo male».

Come racconta al Guardian, alcuni anni fa il Conte ha pensato di intentare una causa legale contro l’assistente che aveva abusato di lui e degli altri ragazzi, ma alla fine ha desistito. «Ci ho riflettuto quando le cronache hanno parlato dello scandalo dei preti pedofili negli Stati Uniti ma quello che ho subito è stato così traumatico che va oltre le mie possibilità di affrontarlo di nuovo».

Quegli eventi terribili e la verginità persa a 12 anni con una prostituta pagata con la paghetta data dai genitori durante una vacanza in Italia, hanno segnato ogni aspetto della sua esistenza a partire dalla capacità di intraprendere relazioni durature. Questo secondo lui spiegherebbe i due matrimoni falliti alle spalle prima del terzo (in corso): «Non credo di essermi sviluppato emotivamente in quei primi anni come sarebbe avvenuto in una casa con adulti amorevoli».

Alla luce di ciò che è riportato nel libro, la Maidwell Hall, istituto di prestigio dove le tasse di iscrizione possono superare le 30.000 sterline l’anno, ha aperto un’indagine interna su ciò che sarebbe avvenuto in passato e invitato gli ex alunni a farsi avanti in caso abbiano subito abusi o violenze.

La dirigenza si è inoltre detta dispiaciuta per quanto accaduto a Spencer, pur ridimensionando notevolmente la gravità della situazione: «È difficile leggere di pratiche che, purtroppo, a volte erano ritenute normali e accettabili in quel momento. Nel contesto dell’istruzione odierna, quasi ogni aspetto della vita scolastica si è evoluto in modo significativo a partire dagli anni ’70. Oggi al centro dei cambiamenti c’è la tutela dei bambini e la promozione del loro benessere».

Una tesi purtroppo confermata in parte dal fratello di Lady Diana, consapevole che il suo vissuto non sia stato eccezionale per l’epoca e che molti bambini siano stati lasciati soli in balia di insegnati violenti e famiglie in qualche modo tacitamente d’accordo sui metodi duri di insegnamento portati avanti nelle scuole, considerate luoghi nei quali «forgiare i figli dell’impero, cauterizzando le emozioni dei bambini affinché potessero servire ovunque fossero inviati senza sentire malinconia di casa».

Considerando il prestigio della scuola, il Conte crede che anche molte persone che negli anni hanno ricoperto posizioni di potere nel Regno Unito siano state vittime dei suoi stessi abusi e che abbiano poi proiettato quel vissuto nelle scelte intraprese da adulti. A danno di loro stessi ma anche dell’intero Paese.

Leggi anche