Futuro

Perché gli Usa vogliono bandire TikTok?

Tra le motivazioni presentate dal Congresso e condivise da Biden: minacce alla sicurezza nazionale e alla libertà di parola, che rischiano di essere compromesse dal coinvolgimento di Pechino. Ma quali sono gli altri Governi che hanno già vietato il social nei propri Paesi?
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18 marzo 2024 Aggiornato alle 11:00

Il Congresso americano ha approvato a larga maggioranza un disegno di legge che potrebbe bandire TikTok dagli Stati Uniti o costringere ByteDance, la società cinese proprietaria del social, a vendere l’app. Nonostante gli sforzi di TikTok nel mobilitare i suoi 170 milioni di utenti statunitensi contro la proposta, ora tocca al Senato esprimersi, mentre il presidente Joe Biden ha detto di essere favorevole al divieto.

Gli Usa hanno già vietato TikTok sui dispositivi di proprietà del Governo, ma Washington teme che se i dati degli utenti fossero condivisi con la Cina, come denunciano alcune inchieste giornalistiche, l’app potrebbe influenzare la sicurezza nazionale e la libertà di parola. Le aziende cinesi sono infatti soggette a una legge sulla sicurezza nazionale che impone loro di condividere i dati con il Governo di Pechino su sua richiesta.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese intanto ha espresso la propria contrarietà nei confronti della legge: «Questo tipo di comportamento prepotente che non può vincere in una concorrenza leale interrompe la normale attività commerciale delle aziende, danneggia la fiducia degli investitori internazionali nell’ambiente degli investimenti e danneggia il normale ordine economico e commerciale internazionale». Il Governo cinese, inoltre, ha fatto sapere che non consentirà una vendita forzata di TikTok.

L’app è stata già bandita in almeno 3 Paesi nel mondo. In India è vietata dal 2021 insieme ad altre 50 app cinesi a causa delle tensioni militari con Pechino; in Nepal il suo divieto è stato annunciato alla fine dell’anno scorso, mentre in Afghanistan il Governo talebano ha annunciato il ban di TikTok nel 2020 per “impedire che le generazioni più giovani vengano ingannate”.

Nel 2023 l’Unione europea ha adottato le stesse precauzioni di Australia, Nuova Zelanda, Canada, Regno Unito e Taiwan vietando l’utilizzo di TikTok sui telefoni del personale delle sue principali istituzioni. Il divieto vige per chi lavora al Parlamento europeo, alla Commissione e al Consiglio con l’obiettivo dichiarato di proteggere le istituzioni “dalle minacce alla sicurezza informatica e dalle azioni che potrebbero essere sfruttate per attacchi informatici”.

Anche Belgio, Danimarca e Olanda hanno scelto di vietare l’app sui telefoni del proprio personale governativo.

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