Ambiente

Attentə al gatto e alla volpe!

Lo sapevi? Questi due animali, considerati invasivi in Australia, uccidono ogni anno oltre 2,6 miliardi di mammiferi, uccelli e rettili. Sconvolgendo gli equilibri di interi ecosistemi
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18 marzo 2022 Aggiornato alle 21:30

“Lui è il gatto, e io la volpe, siamo in società, di noi ti puoi fidar…” cantava Edoardo Bennato. Al contrario di quanto promettevano quei personaggi un po’ imbroglioni di Pinocchio, gli animali d’Australia davanti al gatto e la volpe dovrebbero darsela a zampe levate.

Questi due predatori infatti stanno letteralmente sconvolgendo la fauna australiana, contribuendo a indebolire sempre di più le specie autoctone tanto iconiche di questo Paese. Un recente studio ci racconta come questi animali, considerati invasivi, insieme uccidono ogni anno in Australia più di 2,6 miliardi di mammiferi, uccelli e rettili. È un numero gigantesco.

Sulla rivista Diversity and Distributions un team di ricercatori australiani ha tracciato un quadro decisamente sconfortante su come l’azione combinata e in diverse aree di gatti selvatici e volpi stia mutando sempre di più gli equilibri della fauna locale. Entrambi, prosperano in diversi habitat e le loro diete, soprattutto nelle zone dove si sovrappongono, costituiscono una combo letale per gli animali autoctoni e più vulnerabili.

Da soli, gatti e volpi uccidono 1,4 miliardi di mammiferi, 700 milioni di rettili e 510 milioni di uccelli, cifre che chiamano all’urgente necessità di un maggiore controllo delle specie invasive in Australia, ha sottolineato il co-autore del paper Alyson Stobo-Wilson della Charles Darwin University.

I gatti selvatici sono i più pericolosi: possono sopravvivere anche in zone deserte e prosperare, dato che hanno bisogno di poca acqua e possono soddisfare i propri apporti grazie al sangue delle loro prede. Le volpi invece prediligono climi più freschi e aree temperate e incidono sugli equilibri dei boschi, delle periferie e delle aree meridionali forestali. Fanno incetta di vertebrati vari, opossum, piccoli wallaby e tantissimi animali caratteristici dell’Australia, a esempio marsupiali come i quoll o i bettong. Se il controllo delle azioni di questi predatori non aumenterà, gli esperti temono che alcune specie possano indirizzarsi verso l’estinzione.

Le volpi per esempio uccidono circa 367 milioni di mammiferi ogni anno di cui il 29% sono autoctoni. I gatti selvatici il doppio, circa 815 milioni di mammiferi all’anno, e se a loro si aggiungono quelli domestici il numero sale a 1 miliardo. In più, le volpi contribuiscono a far fuori anche 38 milioni di animali da allevamento, come i conigli. Alcuni animali, come certe specie di bandicoot, oggi sono così minacciati dalle volpi che sopravvivono solo in zone protette e recintate, mentre per altri di questo ritmo si parla di possibile estinzione entro una ventina d’anni.

Per frenare l’avanzata di gatti e volpi, gli esperti sperano che siano implementate alcune strategie. In atto ci sono tantissimi ragionamenti, dalla caccia all’uso di specifiche trappole per le volpi o ancora sorta di “veleni” da spruzzare sul pelo dei gatti. In gioco, c’è un’enorme quantità di specie che l’Australia potrebbe perdere per sempre.

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