Ambiente

Il calcio ora misura le emissioni climalteranti delle partite

Il Carbon Footprint Calculator è lo strumento Uefa, basato sul Greenhouse Gas Protocol, che calcola l’impatto ambientale delle attività sportive. L’Udinese lo sta già utilizzando
Credit: Zach Rowlandson  

Tempo di lettura 4 min lettura
14 marzo 2024 Aggiornato alle 20:00

Il mondo del calcio europeo sigla un altro importante goal nella porta della sostenibilità. L’Uefa si è dotata ora del Carbon Footprint Calculator, un calcolatore ufficiale e gratuito per il conteggio delle emissioni inquinanti prodotte dalle attività sportive. In sostanza è uno strumento in più a disposizione contro l’emergenza climatica e l’Udinese è una delle prime squadre italiane a impiegarlo.

Si tratta in particolare dell’unico sistema di calcolo certificato che permetterà di misurare gli impatti prodotti da federazioni, club e leghe, per aiutare tutti questi enti a ridurre la propria impronta di carbonio. È il risultato di una collaborazione che è durata due anni e che ha coinvolto decine di attori tra organizzazioni calcistiche e consulenti esterni.

Basato sul Greenhouse Gas Protocol (Ghg), ovvero il Protocollo sui Gas Serra, il Calcolatore funziona attraverso una metodologia validata dalla Société Générale de Surveillance (SGS). È attrezzato con un software personalizzato e materiale di supporto, dalla guida per l’utente ai video tutorial fino all’helpdesk.

Il calcolatore consentirà inoltre a tutte le organizzazioni di realizzare valutazioni dettagliate sul piano della mobilità, dei beni e servizi acquistati, delle strutture e della logistica.

Per la Federazione del calcio europeo, questo strumento costituisce uno strumento di primo piano per promuovere la trasparenza, la coerenza e la comparabilità nella rendicontazione delle emissioni di carbonio in tutto l’ecosistema calcistico.

Nel frattempo nei mesi scorsi la Figc - Federazione Italiana Giuoco Calcio, grazie al supporto ricevuto dalla Uefa nel suo percorso di Sostenibilità, ha realizzato un Calcolo delle Emissioni di CO2 derivante dagli impatti prodotti dal Centro Tecnico Federale di Coverciano. Lo studio ha avuto come oggetto l’esame delle attività dell’impianto con l’obiettivo di definire una strategia ambientale ed eventuali azioni di compensazione.

L’esempio di Coverciano tra l’altro è stato presentato dalla Figc come best practice durante un workshop con la partecipazione dei Sustainability Manager delle 55 associazioni europee e dei rappresentanti dei Club.

Subito prima un panel organizzato dalla Uefa ha visto la partecipazione di personalità del settore come l’Envinromental Sustainability Manager dell’Arsenal Michael Lloyd, l’Head of Project & CSR Coordinator della Federazione francese Thomas Seillé, Lindita Xhaferi-Salihu di UN Climate Change e Ariela Caglio, Director ESSEC-Bocconi Double Degree&Senior Advisor Uefa.

In questo contesto generale l’Udinese, il club più sostenibile d’Italia e il quarto al mondo secondo il Brand Finance Football Sustainability Index, ha confermato il suo impegno nella riduzione della propria impronta ambientale annunciando che utilizzerà immediatamente il software Uefa Carbon Footprint Calculator per misurare le emissioni scope 1, 2, 3.

La società inoltre intende trasformare il Bluenergy Stadium nel primo stadio carbon neutral del Belpaese e tra i pochissimi in Europa, con tanto di parco solare.

Sul fronte dei cambiamenti climatici, l’Uefa e l’Ue si erano già attivate lavorando soprattutto in vista di Euro 2024: le due realtà, infatti, vogliono che quello di giugno in Germania sia il torneo “più sostenibile di sempre”, alla luce del faro del Green Deal.

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