Ambiente

Euro 2024: gli Europei danno un calcio al cambiamento climatico

L’Uefa e l’Ue vogliono che quello di giugno in Germania sia il torneo “più sostenibile di sempre”, alla luce del faro del Green Deal
Credit: Max Zindel  

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9 gennaio 2024 Aggiornato alle 11:00

La Nazionale italiana di calcio allenata da Luciano Spalletti comincerà Euro 2024 affrontando da campione in carica Spagna, Croazia e Albania.

Ma c’è un’altra missione, più globale, che questa edizione del torneo in programma in Germania a giugno intende portare avanti ed è la lotta per il clima. Si vuole dare vita agli Europei più sostenibili di tutti i tempi, come annunciato alla Cop28 di Dubai a inizio dicembre, con un investimento di 32 milioni di euro.

L’Uefa, l’organizzazione che riunisce le federazioni calcistiche degli Stati del Vecchio Continente, sta già collaborando con l’Ue e in particolare con la Commissione guidata da Ursula von der Leyen, oltre che naturalmente con Philipp Lahm, ex-capitano della Germania campione del mondo nel 2014, oggi direttore di Euro 2024.

La stella polare che indica per tutti gli attori coinvolti la strada della sostenibilità da seguire è il Green Deal, ovvero il Patto europeo per il clima. Sono tutti convocati in vista dell’obiettivo comune: le leghe nazionali, i club, i tifosi, i calciatori e anche gli sponsor.

Negli ultimi discorsi che ha tenuto prima della sua rielezione a Presidente Uefa - nell’aprile 2023 - per un nuovo mandato quadriennale, Aleksander Čeferin ha sottolineato come lo sport rivesta un ruolo unico nella vita del continente: «Sono orgoglioso di affermare che il calcio europeo è una delle principali storie di successo di questo modello in cui diamo priorità alla solidarietà e alla sostenibilità, non al profitto e al potere», ha detto a esempio.

Gli enti come l’Uefa d’altra parte possono svolgere un ruolo rilevante nella sensibilizzazione delle persone sui diritti umani e sulle questioni ambientali e sociali: «Lo sport e il calcio in particolare hanno il dono di portare unità: nelle nostre case, sugli spalti, nelle nostre comunità, nelle nostre nazioni e sì, anche in Europa» è una delle dichiarazioni di Čeferin che vanno in questa direzione.

In un altro discorso ancora ha affermato: «Insieme, in quanto partner europei, l’Ue e gli Stati membri, l’Uefa e il più ampio movimento sportivo europeo, non vediamo lo sport come un capitale da cui trarre esclusivamente profitto. È molto più profondo di così. Il calcio fa parte del tessuto delle nostre comunità, ha radici nella nostra cultura, è fondamentale per la salute dei nostri bambini e delle nostre società, e unisce».

L’Uefa si è impegnata a rendere il calcio più responsabile nei confronti delle questioni sociali e ambientali soprattutto negli ultimi due anni e ha lanciato la sua prima strategia di sostenibilità: Strength Through Unity misura i progressi dell’organo di governo rispetto a 11 politiche, utilizzando una serie di obiettivi e di indicatori chiave di performance. La sfida è «ispirare, attivare e accelerare l’azione collettiva verso il rispetto dei diritti umani e il rispetto dell’ambiente nel contesto del calcio europeo fino al 2030».

L’obiettivo generale è arrivare a un’economia neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, quando dovranno essere raggiunti i traguardi indicati dall’Accordo di Parigi sulla riduzione delle temperature globali.

Gli step intermedi consistono nel ridurre l’impronta di carbonio del calcio europeo, promuovere l’invito all’azione del Green Deal tramite la popolarità delle competizioni e collaborare con partner come la Commissione von der Leyen, il Wwf e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfcc).

Intanto è in corso un lavoro “implacabile” - Čeferin lo ha definito così, tessendone le lodi - per garantire che Euro 2024 sia un Campionato Europeo unico, accessibile e sostenibile basato sull’umanità e sulla solidarietà. Si spera insomma che il mese tra il 14 giugno e il 14 luglio in Germania sia davvero a impatto zero.

Il primo risultato concreto di tutto questo movimento è una campagna di comunicazione pubblicitaria formata da due video-spot sui temi del risparmio energetico e della tutela del clima, con la partecipazione di leggende del calcio europeo come il nostro Gianluigi Buffon, Luís Figo e le gemelle Delphine ed Estelle Cascarino.

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