Diritti

G20: verrà introdotta una tassa minima per i super ricchi?

I leader riuniti a San Paolo, Brasile, analizzeranno la proposta di tassare i circa 3.000 miliardari del mondo, con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale
La Presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde partecipa a una riunione del G20 a San Paolo: i ministri dell'Economia e delle Finanze del Gruppo dei 20 e i governatori delle banche centrali si sono incontrati in vista del Vertice che si terrà a Rio de Janeiro il 18 e 19 novembre 2024. 
La Presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde partecipa a una riunione del G20 a San Paolo: i ministri dell'Economia e delle Finanze del Gruppo dei 20 e i governatori delle banche centrali si sono incontrati in vista del Vertice che si terrà a Rio de Janeiro il 18 e 19 novembre 2024.  Credit: EPA/SEBASTIAO MOREIRA
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
4 marzo 2024 Aggiornato alle 10:30

Il ministro delle Finanze brasiliano Fernando Haddad, durante una riunione del G20 a San Paolo, in Brasile, l’ha definita una proposta che potrebbe essere “la chiave per risolvere molte delle sfide che affrontiamo”: si riferiva a una possibile tassa minima globale sui “super-ricchi”, le circa 3.000 persone di tutto il mondo che vantano una ricchezza di miliardi di dollari. Secondo l’elenco stilato da Forbes nel 2023 ce ne sono 2.640, in calo rispetto all’anno precedente, e valgono in totale 12,2 trilioni di dollari. Oxfam International ha stimato che il divario tra i super-ricchi e la maggior parte della popolazione mondiale è aumentato a causa della pandemia di coronavirus.

Haddad ritiene che “se agiamo insieme, avremo la capacità di far sì che questi pochi individui diano il loro contributo alle nostre società e allo sviluppo sostenibile del pianeta”. Al momento il Brasile detiene la presidenza del G20, che riunirà i principali Paesi ricchi e in via di sviluppo globali in autunno a Rio de Janeiro: in vista del vertice, i ministri dell’Economia e delle Finanze e i governatori delle banche centrali riuniti a San Paolo hanno esplorato dei piani per una tassa minima globale utile a porre fine a quella che il Guardian definisce una “corsa al ribasso” che ha consentito ai super-ricchi di pagare meno del resto della popolazione.

Il ministro delle Finanze brasiliano Haddad ha dichiarato che il Brasile sta spingendo per ottenere una dichiarazione sulla tassazione internazionale da parte dei membri del G20 entro luglio. “Nonostante i recenti progressi, è un fatto indiscutibile che i miliardari del mondo continuano a eludere i nostri sistemi fiscali attraverso una serie di strategie. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio fiscale dell’UE ha dimostrato che i miliardari pagano un’aliquota fiscale effettiva equivalente tra lo 0 e lo 0,5% della loro ricchezza”, ha scritto Haddad sulla piattaforma X.

Per promuovere una cooperazione internazionale sul tema, Haddad ha invitato l’economista francese Gabriel Zucman a delineare la sua ricerca sull’evasione fiscale da parte degli ultra-ricchi. In un’intervista con l’AFP a margine dell’incontro, il professore dell’UC Berkeley e della Paris School of Economics ha parlato di come poter cambiare la situazione: “Una proposta concreta è che i miliardari dovrebbero pagare ogni anno, sotto forma di imposta sul reddito, l’equivalente di almeno il 2% della loro ricchezza… A differenza del reddito, la ricchezza è molto ben definita”, ha detto Zucman. “Secondo le migliori stime che abbiamo, i paesi in via di sviluppo hanno bisogno di altri 500 miliardi di dollari per affrontare le sfide del cambiamento climatico. Quindi possiamo ottenerne la metà solo con questa tassa minima sui miliardari”.

Secondo lo studio del 2023 condotto dal gruppo di pressione Tax Justice Network, i Paesi di tutto il mondo sono sulla buona strada per perdere 4,8 trilioni di dollari in tasse a favore dei paradisi fiscali nei prossimi 10 anni. Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, che ha dato il suo sostegno all’iniziativa, ritiene che l’Europa dovrebbe portare avanti la situazione: «Attualmente le persone più ricche possono evitare di pagare lo stesso livello di tasse delle altre persone meno ricche. Vogliamo evitare tale ottimizzazione fiscale», ha detto a Reuters prima dell’incontro. Si stima che la misura proposta da Zucman potrebbe raccogliere fino a 250 miliardi di dollari all’anno.

“Se uniamo le forze e teniamo conto della ricerca più avanzata nel settore - ha scritto Haddad - possiamo continuare a far avanzare la nostra cooperazione fiscale internazionale e ridurre le opportunità per un piccolo numero di miliardari di continuare ad approfittare delle lacune del nostro sistema fiscale per evitare di pagare il giusto contributo”.

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