Discriminazioni: tre documentari per capirci di più
In occasione della Giornata Internazionale contro le Discriminazioni, che si celebra il 1° marzo, abbiamo selezionato tre documentari che diano la possibilità di approfondirne alcune tipologie: la discriminazione razziale, quella di genere e quella verso persone con disabilità, tutte riconosciute dalla legge italiana e che violano più punti della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Stamped from the Beginning: la storia del razzismo negli Stati Uniti, disponibile su Netflix (2023, durata 92’)
Il regista Roger Ross Williams racconta attraverso le voci di vari personaggi come si è esteso nel tempo il concetto di razzismo negli Stati Uniti, a partire dalla metà del 1400 con i primi commerci di schiavi.
Il merito principale del documentario è quello di soffermarsi, riprendendo i concetti già delineati nel libro di Ibram X. Kendi (2017), sui miti su cui poggia le basi il razzismo, come quello del salvatore bianco e dell’assimilazione; e sulle personalità che nel corso del tempo hanno creato e promosso l’ideologia razzista, così come su quelle che hanno tentato, attraverso la loro esperienza e gli studi, di far luce e di estinguere questo tipo di mentalità.
Se da una parte il regista si sofferma sull’ipocrisia di figure predominanti come Thomas Jefferson, che possedeva circa 600 schiavi, e Abraham Lincoln, definito “razzista di basso profilo”, dall’altra pone in risalto l’operato di donne coraggiose che hanno provato a far luce sul problema del razzismo e ancor prima della schiavitù. Tra queste la scrittrice Harriet Jacobs, che in Vita di una ragazza schiava (Incidents in life Slave Girl, 1861) racconta la sua autobiografia, gli stupri subiti e la sofferenza provata, e l’attivista e ricercatrice Ida Wells, nota anche per aver raccolto i dati sui linciaggi in pubblico dei primi anni ’20 del 1900.
Un altro merito importante del documentario è quello di spiegare, attraverso il percorso storico, come l’enfasi sulla paura e al contempo il bisogno di controllo e di autoassoluzione abbiano ancora oggi un ruolo predominante nel garantire il razzismo sistemico degli Stati Uniti.
Women of Impact: Changing the World, disponibile su Disney Plus (2019, durata 44’)
Il documentario, firmato National Geographic, vede protagoniste diverse donne che si sono distinte in altrettanti differenti campi scientifici. Tra i tanti nomi troviamo la fotografa Jodi Cobb, l’antropologa fisica e archeologa Marina Elliott e l’oceanografa Sylvia Earle.
Quello che colpisce di questo approfondimento è che non compie un semplice excursus attraverso le professioni delle intervistate, ma evidenzia come il loro operato abbia a cuore il bene del mondo, la conoscenza e la possibilità di rendere i diritti uguali per tutti.
L’intento è di far luce su alcune realtà che altrimenti rimarrebbero occultate, di mostrare ciò che è difficile da capire se non visto, e soprattutto di sensibilizzare le persone al rispetto degli altri esseri umani, degli animali e del pianeta.
Crip Camp: Disabilità rivoluzionarie, disponibile su Netflix (2020, durata 102’)
Il registi Nicole Newnham e James Lebrecht ripercorrono attraverso questo documentario, prodotto da Barack e Michelle Obama, la storia e le conquiste rivoluzionarie di un gruppo di giovani con disabilità che hanno iniziato il proprio percorso al Camp Jened, un campeggio vicino New York, creato con l’intento di abbattere alcune barriere mentali e al contempo di permettere ai partecipanti di godersi l’adolescenza.
Partendo dalle vite dei ragazzi del Camp Jened, il documentario fa luce in particolare sugli atroci maltrattamenti avvenuti nel Willowbrook Mental Institution, sulle conquiste legali rispetto alla discriminazione delle persone disabili e sull’impatto del lavoro di attivisti come Judith Heumann sul rinnovamento del sistema sanitario americano.
Quello che colpisce e che è il fulcro del documentario è la capacità di alcune persone di andare oltre i limiti fisici e di trovare dentro di sé la forza per lottare per i propri diritti e per quelli degli altri.
