Bambini

Per colpa di #Booktok i bambini leggono romanzi spicy?

A causa dell’hashtag dedicato ai libri su TikTok, un pubblico di età sempre più bassa si appassiona a testi pensati per adulti. Guidarli nelle scelte e non lasciarli soli davanti a schermi e pagine è quindi importantissimo
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 6 min lettura
24 febbraio 2024 Aggiornato alle 20:00

In Italia, lo diciamo spesso, si legge poco. Una cosa che non si dice molto, invece, è che si legge sempre più rosa. C’è un genere, infatti, che sta crescendo più degli altri: il romance, che in soli 5 anni ha registrato un aumento del 120%.

Romanzi d’amore, fiction erotica e “chick lit” hanno avuto un volume editoriale di 61 milioni di euro nel 2023, in crescita del +18% rispetto al 2022 e del +124% sul 2019. Un tempo guilty pleasure di chi scriveva e leggeva fanfiction su Wattpad e piattaforme analoghe, oggi si stanno conquistando una fetta di mercato così importante che Edizioni E/O ha da poco lanciato la collana Ne/oN Libri, dedicata a opere fantasy, light novel, romance, romantasy, fantascienza e horror, con proposte anche di queer fiction, historical fiction e literary fiction.

A soffiare sulla nuvola rosa dei romanzi d’amore non sono solo successi di autrici italiane che hanno pubblicato bestseller in testa alle classifiche di vendita - come Fabbricante di lacrime di Eric Doom, il libro più venduto in Italia nel 2022 - ma soprattutto la spinta virale di #BookTok.

Della sempre maggiore importanza dell’hashtag dedicato ai libri su TikTok, nei cui contenuti la lettura si fa cool, abbiamo già parlato, allontanandoci da quello snobismo che vedeva in questo fenomeno la rovina dell’editoria e lo sdoganamento della “letteratura di serie B”.

Cè un aspetto sollevato dal Guardian, però, che vale la pena considerare: la sempre maggiore popolarità dei libri romantici dai contenuti “spicy” (cioè sexy) ha portato genitori ed editori a temere che i bambini possano leggere titoli con contenuti per adulti.

“Ma persino con me sopra, riuscì a riottenere il controllo. Le sue mani mi afferrarono i fianchi, mentre dettava un nuovo ritmo. Spinse i suoi fianchi verso l’alto e strattonò i miei verso il basso per andare incontro ai suoi movimenti. Brusco. Rapido. Avevo il cuore in gola, ogni muscolo del mio corpo pronto per l’orgasmo che stava sopraggiungendo.

Mi aggrappai alla testiera del letto con tutte le mie forze mentre Nash si impennava dentro di me, raggiungendo quel punto segreto con brutale precisione, ancora e ancora. Sentii cominciare i fremiti, i miei muscoli interni si serrarono su loro stessi, trascinando con quella spessa e bollente erezione.

«Cazzo, così stretta», mormorò lui contro il mio seno. «Devo farmi strada dentro a forza ogni dannata volta».

E prima che potessi rendermi conto di cosa stava succedendo, si inginocchiò, mi allacciò la gamba alla sua spalla e inizio a leccarmela, insistendo sulla mia figa con veemenza, con la lingua e con i denti.

Gridai. «Michael!». Oddio. […]

«Vuoi il cazzo?», chiese, stringendo il clitoride fra i denti, provocandomi una fitta profonda e intensa.

Annuii freneticamente.

«Il mio o quello di qualcun altro?». «Il tuo!» gridai.

«Vuoi dire l’unico a cui pensi quando ti masturbi, vero?», chiese, infilandomi due dita dentro mentre continuava a girare attorno al clitoride con la lingua.

«Ti prego, fermati.»

«Devi prendermi a schiaffi, per fermarmi», replicò convinto, mentre i miei brividi si trasformavano in lividi sotto le spinte urgenti della sua bocca che si schiudeva contro il mio petto.

E cosi lo feci.

[…]

«Ho mentito. Neanche così mi fermerai», perché quel gesto lo aveva solamente eccitato.

Questi sono solo alcuni degli screenshot che si possono incontrare tra i reel della piattaforma, estratti da popolarissimi libri acclamati per l’altrettanto popolarissimo topos “enemy to lovers”, che dai tempi di Elizabeth Bennet e Mr. Darcy ci fa sospirare, o per i forbidden love, gli amori proibiti descritti.

Diciamolo subito: non c’è niente di male nel leggere letteratura erotica, “romanzi spicy” o fanfiction più o meno volpine. Come non c’è niente di male nella curiosità adolescenziale verso il sesso e il desiderio di esplorare sessualità, identità e relazioni anche attraverso i libri. Il problema, semmai, nasce quando a leggere quei contenuti sono bambini e bambine, che attraverso un social network - che, vale la pena ricordarlo, avrebbe come età minima 13 anni mentre i dati ci dicono che è estremamente utilizzato anche alla scuola primaria - possano essere esposti a contenuti e linguaggi non appropriati, soprattutto se questo avviene senza che ci sia un confronto con qualcuno che possa aiutarli ad analizzare quello che hanno letto.

Perché spesso il problema è proprio che titoli simili non vengono riconosciuti come letteratura per adulti. E questo è legato al marketing e al modo in cui vengono proposti: spesso diretti a un pubblico adolescente, spiega il Guardian, “hanno copertine color pastello con graziosi disegni da cartone animato, quindi alcuni adulti potrebbero scambiarli per narrativa per giovani adulti e non rendersi conto esattamente di cosa stanno leggendo i bambini”.

Il problema non è tanto il sesso esplicito (che spesso costituisce un’ampia parte del testo), ma il fatto che in molti casi siamo di fronte a narrazioni problematiche dal punto di vista del consenso e delle dinamiche relazionali, in cui vengono romanticizzati comportamenti tossici, abusanti o violenti. Per molti aspetti la letteratura erotica e le fanfiction da cui nasce hanno rappresentato dei luoghi di esplorazione dei ruoli di genere e della sessualità in un ottica femminile e femminista. Altrettanto spesso, però (e soprattutto per quanto riguarda le storie con protagoniste coppie eterosessuali) ha contribuito anche a rafforzare stereotipi e dinamiche tossiche.

Stalking, controllo, cultura del possesso, romanticizzazione della gelosia ed erotizzazione di rapporti sessuali in cui in consenso è dubbio (quando non violato): sono tutti elementi che ricorrono in molte di queste narrazioni e che rischiano di essere celebrati come dimostrazioni di amore e passione e non riconosciuti per quello che sono, atteggiamenti violenti e pericolosi.

La “colpa”, quindi, è di chi ha scritto quei libri? No, ovviamente. La responsabilità non è nemmeno dei content creator che quei libri recensiscono o suggeriscono, a patto che venga evidenziata la loro natura erotica e potenzialmente non adatta per tutte le fasce d’età. La soluzione non può essere nemmeno il semplice ban o la censura.

Piuttosto lo è la consapevolezza e il fatto che sia imprescindibile il confronto tra genitori e figli, la possibilità di poter parlare liberamente di sessualità, cercando di capire insieme quali contenuti possono essere più adatti a ogni diversa fascia d’età e riflettere insieme su eventuali aspetti problematici o tossici delle narrazioni contenute in libri, serie tv e film con cui bambini e adolescenti entrano in contatto, senza abbandonarli di fronte allo schermo o alle pagine.

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