Bambini

Anche chi non fa religione a scuola dovrebbe avere i libri

L’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ha lanciare la campagna Libri per chi ha diritto di averli, volta a ottenere l’adozione gratuita dei libri di testo per chi svolge attività alternativa
Credit: Mikhail Nilov 
Tempo di lettura 4 min lettura
17 febbraio 2024 Aggiornato alle 08:00

Il Ministero dell’Istruzione e del merito mette a disposizione, all’interno del Portale Unico dei dati della scuola, i numeri relativi alle adozioni dei libri di testo di quasi tutte le discipline. Quel “quasi” si riferisce all’attività alternativa all’Irc (Insegnamento della religione cattolica) che non compare tra quelle insegnate nelle scuole italiane, dove invece si trovano “religione” o “religione cattolica”.

Nella scuola pubblica italiana, infatti, a bambine e bambini che frequentano l’insegnamento della religione cattolica, fin dal primo giorno di scuola, vengono assegnati insegnante, aula e libro di testo gratuito; mentre a coloro che partecipano all’attività alternativa all’Irc, non viene fornito alcun libro di testo. Per tentare di sanare questa situazione, l’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha deciso di lanciare la campagna Libri per chi ha diritto di averli, volta a ottenere dall’anno scolastico 2024/25 l’adozione ufficiale dei libri di testo per l’attività alternativa.

Oltre un milione di studenti nelle scuole pubbliche non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, un numero che cresce all’aumentare dell’età: i licei artistici sono gli istituti più laici con una percentuale del 28,44% di studentesse e studenti che non presenziano alle lezioni di religione cattolica, mentre tra le regioni che vi rinunciano, primeggia la Toscana con il 25,23%.

Questi ultimi sono alcuni dei risultati dell’analisi dei dati di cui l’Uaar e Ondata, associazione impegnata sul fronte degli open data e promotrice della campagna #datibenecomune, sono venuti in possesso a seguito della richiesta di accesso civico ai dati presentata al Ministero dell’Istruzione. In merito all’adozione di libri di testo per l’alternativa all’Irc, risulta che le scuole primarie che hanno adottato uno dei libri qui recensiti sono, in Italia, 1222 (su 13268, il 9,2%), per 6439 classi (su 114334, il 5,6%). Le regioni con le maggiori percentuali di scuole “adottanti” sul numero di scuole presenti sono Liguria (19,5%), Toscana (16,5%) e Lazio (15,1%). In fondo alla classifica Trentino-Alto Adige/Südtirol (nessuna adozione), Puglia (1,2%) e Sicilia (1,5%).

Al centro della campagna promossa dall’Uaar la gratuità dei libri di testo da utilizzare nell’ambito della scelta dell’attività alternativa. «Oltre ad aver liberato i dati sulla frequenza dell’insegnamento della religione cattolica, quest’anno abbiamo fatto una ricognizione in merito all’adozione dei libri di testo per l’attività alternativa - spiega il segretario dell’associazione Roberto Grendene all’interno del comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa. - Ci siamo concentrati sulla scuola primaria, dove le ore di religione cattolica sono ben due la settimana e dove i libri di testo sono gratuiti per bambine e bambini nella fascia 6-10 anni. Abbiamo esaminato i dati ministeriali sulle adozioni dei libri di testo e abbiamo avuto la certezza di trovarci di fronte a un’ennesima forma di discriminazione ai danni di chi chiede un’educazione laica: tutte le scuole adottano libri di testo con l’imprimatur delle diocesi per chi si avvale dell’Irc ma sono ben poche quelle che fanno la stessa cosa per i piccoli studenti dell’attività alternativa».

L’obiettivo a medio termine, secondo Uaar, è quello di ottenere dall’anno 2024/25 l’adozione ufficiale dei libri di testo per l’attività alternativa in tutte le scuole pubbliche d’Italia (è compito del collegio docenti deliberare in merito entro la seconda decade di maggio).

Per il mese di febbraio 2024 l’associazione è disponibile a valutare le richieste provenienti da scuole statali primarie al fine di regalare a tutti i piccoli studenti che frequentano le due ore di attività alternativa due libri di testo. All’interno del modulo di richiesta, che si può scaricare dal sito dell’Uaar, ci sono due possibili forme di sostegno all’attività didattica alternativa all’Irc: formazione per insegnanti e laboratori per studenti di Filosofia con i bambini.

La seconda è una proposta aperta che la scuola può formulare per progetti innovativi per lezioni valide e coinvolgenti: «l’adozione di un libro specifico per questo insegnamento potrebbe permettere una più corretta applicazione della legge, che vieta di inserire contenuti delle materie curricolari durante le ore di attività alternativa, agevolerebbe il carico di lavoro degli insegnanti e, elemento importantissimo, solleverebbe le famiglie dalla spesa di acquisto dei libri suggeriti», conclude Roberto Grendene.

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