Futuro

Utilizzi il cellulare quando cammini: quali rischi corri?

Non solo inciampare sul marciapiede o poter essere investiti mentre si attraversa la strada. Dalla postura scorretta allo stress psicologico, l’uso dello smartphone danneggia anche la salute mentale
Credit: Guillaume Bolduc 

Tempo di lettura 6 min lettura
20 febbraio 2024 Aggiornato alle 14:00

Scrolling, nomofobia, phubbing sono solo alcuni dei termini coniati negli ultimi tempi e legati all’uso costante degli smartphone.

A questi, lo scorso anno si è aggiunto anche Smombie che, composto dall’unione della parola “smartphone” e “zombie”, è stato recentemente inserita nel vocabolario dell’Enciclopedia Treccani con la seguente definizione: “Chi cammina per strada senza alzare lo sguardo dallo smartphone, rischiando di inciampare, scontrarsi con altre persone, attraversare la strada in modo pericoloso”.

Gli smombie, dunque, sono persone che essendo assorte e concentrate sull’uso del cellulare non si rendono conto di cosa accade intorno a loro mentre camminano per strada, mettendosi talvolta anche in serio pericolo: sono quasi all’ordine del giorno le notizie di pedoni investiti perché distratti dallo smartphone al punto tale da non guardare il semaforo prima di attraversare la strada, così come è semplice assistere a scene di chi inciampa su un marciapiede o non si accorge degli ostacoli durante una passeggiata.

«Non credo che le persone siano consapevoli di quanto sono distratte e di quanto cambia la loro consapevolezza della situazione quando camminano e usano il telefono», ha dichiarato Wayne Giang, un professore assistente di ingegneria presso l’Università della Florida che, in una delle sue ricerche, ha studiato ed esaminato il legame tra l’uso del telefono e gli infortuni dovuti alla deambulazione.

In particolare, il lavoro di Giang era mirato a esaminare la connessione tra la camminata distratta legata al telefono e le visite al pronto soccorso: utilizzando i dati del governo disponibili dal 2011 al 2019, ha riscontrato, insieme ai suoi colleghi, quasi 30.000 infortuni causati da una camminata distratta dall’uso del telefono.

Secondo quanto emerso dallo studio, inoltre, molti di questi incidenti si erano verificati su strade e marciapiedi, quasi un quarto era avvenuto all’interno delle mura domestiche e i giovani di età compresa tra 11 e 20 anni avevano ottenuto la percentuale più alta di infortuni, seguiti dagli adulti tra i 20, i 30 e i 40 anni: un dato influenzato certamente dalle abitudini dei più giovani a utilizzare più spesso lo smartphone.

Il fenomeno dello smombie, però, può comportare anche altri pericoli per la nostra salute, talvolta invisibili nel breve periodo.

Per esempio, uno studio pubblicato su Transportation Research Record ha esaminato un set di dati video raccolti vicino a un campus universitario nella città di Kamloops, nella Columbia Britannica, dimostrando che le persone che usano il telefono camminano circa il 10% più lentamente rispetto alle loro controparti non distratte e che le misure dell’andatura sono influenzate dalla complessità del compito (ad esempio, parlare e mandare sms) eseguito durante la deambulazione.

«Si vedono una serie di cambiamenti nell’andatura che riflettono il rallentamento», ha detto Patrick Crowley, Project manager presso l’Università Tecnica della Danimarca, che ha studiato la biomeccanica del camminare mentre si utilizza un telefono. «Le persone fanno passi più brevi e trascorrono più tempo con entrambi i piedi per terra», ha spiegato.

Questi rallentamenti dell’andatura rischiano di creare traffico pedonale e generare, di conseguenza, ripercussioni sulla salute delle persone: se camminare a passo svelto è una delle azioni basiche che possiamo fare per poterci mantenere in forma e in salute, rallentare significa anche mettere in pericolo il nostro benessere fisico.

Inoltre, guardare uno smartphone mentre si cammina, invece di stare in piedi con la schiena dritta, può anche aumentare la quantità di carico, o forza, esercitata sui muscoli del collo e della parte superiore della schiena, che può contribuire ai sintomi del text neck (termine usato per descrivere i disturbi alla zona cervicale dovuti all’uso dello smartphone).

La salute fisica non è la sola a risentire dell’uso prolungato del telefono durante le passeggiate: anche quella mentale è messa a dura prova.

Quando gli scienziati vogliono studiare lo stress, spesso chiedono alle persone di svolgere diversi compiti contemporaneamente. Questo perché il multitasking è un modo affidabile per stressare le persone: camminare mentre si usa il telefono è multitasking a tutti gli effetti.

A riprova di ciò, un esperimento condotto dal Social Sciences and Humanities Research Council of Canada, infatti, ha scoperto che più le persone usavano il telefono mentre camminavano su un tapis roulant, più i loro livelli di cortisolo, cioè l’ ormone dello stress, tendevano ad aumentare.

Uno studio condotto nel 2023 ha esaminato gli effetti psicologici del camminare in un parco all’aperto mentre si guarda o meno il telefono. «In genere, quando le persone vanno a fare una passeggiata, dopo si sentono meglio. E questo è ciò che abbiamo osservato nel gruppo che camminava senza telefono», ha spiegato Elizabeth Broadbent, una delle autrici dello studio e professoressa di psicologia della salute all’Università di Auckland in Nuova Zelanda. «Nei gruppi di chi utilizzava lo smartphone mentre camminava, invece, l’effetto era opposto: invece di sentirsi più positive dopo aver camminato, le persone si sentivano meno eccitate, meno felici, meno rilassate», ha concluso.

Il motivo era una ridotta connessione con l’ambiente circostante: è ormai ampiamente accettato che camminare negli spazi naturali fa bene alla salute mentale. «Sembra che per ottenere questi benefici sia importante che l’attenzione sia rivolta all’ambiente, piuttosto che al telefono».

Insomma, se è vero che gli smartphone sono ormai diventati parte integrante e, a tratti, fondamentale nella vita di molte persone, è vero anche che stanno scalando la classifica dei fattori di rischio per la nostra salute, fisica e mentale.

E allora, c’è un tempo per lo scrolling dei social network e uno per godersi la natura in una sana camminata con la testa in su: se rinunciare allo smartphone oggigiorno è pressoché impossibile, quantomeno impariamo a distinguere il momento opportuno per utilizzarlo senza compromettere il nostro benessere.

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