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Bambini e adolescenti usano prodotti anti-età per imitare gli influencer

I canoni di bellezza diffusi sui social convincono i giovanissimi ad acquistare creme e sieri anti-age: una pratica dannosa e controproducente
Credit: Christina Victoria Craft 
Tempo di lettura 3 min lettura
10 febbraio 2024 Aggiornato alle 15:00

Trascinati da canoni di bellezza sempre più stringenti e dalle migliaia di video di influencer sui social network, i bambini e gli adolescenti stanno acquistando grandi quantità di creme e prodotti anti-age.

Una dinamica tossica che sta portando le nuove generazioni a una vera e propria ossessione per la giovinezza, nonostante alla loro età (il fenomeno si verifica principalmente verso i 10 anni) i visi siano lisci e tonici e non abbiano bisogno di alcun prodotto anti-age.

L’allarme arriva da esperti e dermatologi di tutto il mondo, preoccupati per le crescenti pressioni che i bambini esercitano sui genitori per acquistare costosi prodotti per la pelle nelle grosse catene di negozi di bellezza. Spesso gli influencer, guidati da logiche pubblicitarie, spingono all’acquisto di questi prodotti senza far attenzione all’effetto che potrebbero avere sulla pelle dei più piccoli. E le conseguenze sono dannose.

Secondo i dermatologi, infatti, l’utilizzo di formule anti-age sui bambini potrebbe causare desquamazione, eruzioni cutanee, arrossamenti e irritazioni, andando quindi a produrre risultati opposti rispetto alle aspettative.

La maggioranza di questi prodotti contiene il retinolo, un derivato della vitamina A molto utile per contrastare l’invecchiamento, ma che se viene usato in giovane età o su pelli delicate e sensibili può provocare effetti negativi come acne e processi infiammatori.

Secondo gli esperti la routine per la cura della pelle in questa fase della vita dovrebbe basarsi su una semplice pulizia del viso, da effettuarsi due volte al giorno e l’applicazione di una leggera crema idratante e di una protezione solare.

Il fenomeno dei prodotti anti-age su bambini e adolescenti è così diffuso che anche i dermatologi stessi lo sperimentano sui loro figli, come confermato da Emma Wedgeworth del British Cosmetic Dermatology Group al Guardian. «È qualcosa che vedo continuamente al lavoro e come madre è un evento con il quale sto lottando anch’io  - afferma riferendosi alla figlia di 12 anni. -  Sono interessata alle malattie della pelle degli adolescenti e vedo che molti genitori portano qui i loro figli proprio perché utilizzano routine di cura della pelle lunghe, costose e non adatte alla loro età».

Sempre più spesso le cliniche dermatologiche si trovano a ospitare clienti giovanissimi e genitori preoccupati per le loro skincare lunghe e sofisticate. A volte gli e le adolescenti arrivano a perdere ore utilizzando questi prodotti e c’è una vera e propria dedizione alla cura del proprio viso per ingiustificate preoccupazioni dovute all’invecchiamento. Un fenomeno che a quell’età è ben lontano.

Anche Anjali Mahto, dermatologa presso lo studio dermatologico Self London di Londra, ha notato questa tendenza: «La maggior parte degli adolescenti - ha affermato al Guardian - è fortemente influenzata dai social e dagli influencer che propongono costosi prodotti per la pelle, spesso pubblicizzando marchi di lusso. Sono preoccupata soprattutto per il fatto che questi prodotti contengano retinoidi e acidi esfolianti come AHA BHA, che non sono necessari sulla pelle giovane».

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