Economia

La raccolta dei rifiuti elettronici è diminuita del 6%

Nel 2023 il consorzio Erion Weee ha recuperato circa 232.000 tonnellate di Raee: l’anno precedente erano 246.000. Tra le cause, il disinteresse dei cittadini: quasi 2 italiani su 3 non conoscono i servizi gratuiti per lo smaltimento delle apparecchiature elettriche
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22 gennaio 2024 Aggiornato alle 12:00

L’Italia è ancora molto distante dai target europei in ambito di raccolta Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), attestandosi a 6 kg per abitante rispetto agli 11 kg richiesti. Nel 2023 il sistema collettivo no-profit scelto dai principali produttori nazionali e internazionali per la raccolta di apparecchiature elettriche ed elettroniche, Erion WEEE, ha raccolto a livello nazionale circa 232.000 tonnellate di Raee rispetto alle 246.000 dello scorso anno, portando a un calo del 6%.

Qual è il motivo di questo calo?

Erion WEEE detiene la più ampia quota di gestione dei Raee a livello nazionale e oggi rappresenta il miglior alleato per garantire la conformità normativa ai sensi del decreto legislativo 49/2014. Secondo il consorzio, nel 2021 c’è stata una forte crescita nel segmento tv e monitor dovuta al bonus rottamazione, che ha fatto gettare via televisori funzionanti a molte persone (proprio questa “flessione” positiva ha decretato la fine del bonus stesso).

In generale, comunque, c’è un forte disinteresse verso il tema, supportato dalla mancanza di azioni concrete e indirizzate per la crescita del settore. Il consorzio punta il dito contro quella che chiama zona grigia” fatta di circuiti di gestione non ufficiali spinti dal caro-materie prime.

I benefici del riciclo

Il tasso di riciclo è pari al 89,9% del peso dei Raee. In altre parole, dalle 232.000 tonnellate di rifiuti gestiti, Erion ha ricavato più di 120.000 tonnellate di ferro, circa 5.000 tonnellate di alluminio, oltre 5.000 tonnellate di rame e 30.000 tonnellate di plastica.

Questi dati non fanno altro che alimentare le reti di recupero illegale, dato che i valori di ferro, rame e alluminio sono cresciuti rispettivamente del 49%, del 48% e del 42% tra il 2020 e il 2023. Gli operatori borderline e soggetti non autorizzati estraggono dai Raee le materie più facili senza curarsi dell’impatto ambientale del trattamento.

Grazie alla campagna di sensibilizzazione DireFareRaee voluta dal Consorzio, si assiste a una maggiore attenzione verso la raccolta differenziata dei rifiuti elettronici: nell’ultimo anno, la conoscenza del termine Raee è passata dal 44% al 55%, ma ancora quasi 2 italiani su 3 non conoscono i servizi gratuiti a disposizione.

Secondo il direttore generale di Erion, Giorgio Arienti, servono politiche più dure che assicurino una corretta gestione di questi rifiuti: più controlli mirati e sanzioni.

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