Culture

I giovani sono sempre più interessati all’economia

Lo ha rilevato un’indagine condotta dalla Banca d’Italia. I social media e le trasmissioni che trattano temi legati all’alfabetizzazione economica e alla finanza hanno contribuito a catturare il loro interesse
Credit: cottonbro studio       

Tempo di lettura 3 min lettura
29 gennaio 2024 Aggiornato alle 10:00

I giovani che si approcciano a una vita adulta e indipendente si trovano davanti alla necessità di conoscere l’economia e la finanza. In tempi recenti, il fatto che ragazze e ragazzi frequentino quotidianamente il mondo dei social media e dell’informazione televisiva sembra aver aiutato il processo di assimilazione e attuazione di alcune nozioni e abitudini legate a questi ambiti.

Uno studio di EduFin del 2022, realizzato in occasione del mese dell’educazione finanziaria, aveva rivelato che “nel 2022, l’interesse per la finanza è aumentato in modo significativo: il 35% degli intervistati si è detto molto interessato ai temi attinenti alla finanza e gli investimenti (era il 27% nel 2021). Un’importante crescita di interesse si è registrata tra i non investitori (tipicamente più esposti alla disinformazione), gli studenti maggiorenni e gli studenti delle scuole medie superiori. Per i primi, il 70% si ritiene molto interessato (molto e abbastanza) alla finanza (+10% in un anno)”.

Per quanto riguarda gli studenti, sembra naturale che proprio loro vogliano saperne di più. L’interesse negli universitari, infatti, ha registrato un incremento del 21% rispetto al 2021 (oggi al 72%), con specifico riferimento a chi è solito far parte di comunità online che accendono un riflettore sul tema. È da ritenersi un grande traguardo anche l’interesse che dichiara di avere il 53% degli studenti delle scuole superiori.

Se studentesse e studenti universitari con una propria indipendenza si affacciano per la prima volta al mondo dell’economia, chi frequenta le scuole secondarie nella maggior parte dei casi vede dei piccoli movimenti nel proprio conto.

All’inizio del 2023 sono stati proprio i giovani a essere intervistati e analizzati da questo punto di vista nell’Indagine sull’alfabetizzazione finanziaria e le competenze di finanza digitale in Italia: i giovani, realizzata e pubblicata dalla Banca d’Italia.

Dalla ricerca è emerso che, oltre alla naturale predisposizione per l’argomento, evinta in molti casi dalla scelta specifica di un percorso di studi (le conoscenze finanziarie sono più elevate tra coloro che hanno preso indirizzi scientifici o tecnici), gran parte di loro sono attenti alla sostenibilità delle spese correnti e al rispetto delle scadenze di pagamento ma hanno una bassa propensione a pianificare il futuro.

Il 90% delle persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni utilizza la carta di credito per la gestione del proprio conto personale.

A essere sempre i più interessati al tema, comunque, rimangono ancora le generazioni del cosiddetto baby boom, che vivono non solo le realtà della gestione personale e domestica del denaro ma anche l’interesse per la politica e l’economia del Paese. Inoltre, quella dei baby boomers, insieme alle precedenti, è notoriamente la generazione del risparmio e delle certezze economiche.

Tra le persone con età compresa fra 55 e 65 anni, il 70% usa internet come mezzo di comunicazione e gestione dell’informazione economica, politica e sociale, mentre tra gli over 75 la quota è salita al 40%.

Leggi anche
Sviluppo economico
di Antonio Zoccano 5 min lettura
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del discorso di fine anno
Elezioni
di Ilaria Marciano 3 min lettura