Economia

L’educazione finanziaria arriverà a scuola?

Al Senato è in corso l’esame di due disegni di legge per favorire la conoscenza delle nozioni economiche e finanziarie di base tra i più giovani, direttamente dai banchi di scuola
Credit: Karolina Grabowska
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4 febbraio 2023 Aggiornato alle 09:00

Negli ultimi due decenni ci sono state almeno un paio di crisi economiche mondiali dal forte impatto sulla vita quotidiana di tutti. La prima risalente al 2007-2008, l’altra successiva allo scoppio della pandemia da Covid-19.

Entrambe hanno investito direttamente le famiglie e generato diseguaglianze, per molti acuite dalle difficoltà nel sapersi orientare tra scelte economiche e finanziarie.

In Italia secondo il rapporto Edufin (comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria) 2022 appena il 44,3% delle persone ha un elevato grado di conoscenza finanziaria e la percentuale scende al 30,5% tra i giovani.

Dalla ricerca risulta in crescita la domanda di educazione finanziaria e la quota delle persone (89,1%) che la vorrebbero tra le materie da studiare a scuola o inserita nei luoghi di lavoro (79,5%).

Una richiesta che potrebbe venire soddisfatta nei prossimi mesi. Nella commissione Istruzione del Senato è iniziato infatti l’iter di due disegni di legge che puntano a introdurre l’insegnamento dell’educazione finanziaria nelle scuole. Le proposte sono state presentate da Dario Damiani, senatore di Forza Italia.

«Purtroppo i giovani italiani sono in forte ritardo rispetto ai coetanei di altri Paesi sulle conoscenze economico-finanziarie e questo gap va colmato con corsi specifici fin dalla scuola primaria, in modo da fornire a tutti i cittadini una cultura di base in materia economica, indispensabile per comprendere opportunità e rischi della gestione del denaro e degli investimenti», ha scritto su Facebook Damiani.

Il primo disegno di legge è composto da un unico articolo e vorrebbe inserire l’educazione finanziaria all’interno dell’insegnamento dell’educazione civica, modificando la legge n.92 del 2019 che l’aveva introdotta. La proposta punta a contribuire a formare “cittadini responsabili e attivi” e a “promuovere la partecipazione piena e consapevole” anche alla vita economica.

Inoltre il decreto del ministro dell’Istruzione e del merito con cui sono definite le linee guide sull’educazione civica dovrà includere anche l’educazione finanziaria, con “particolare riguardo alla finanza personale, al risparmio e all’investimento”.

L’altro disegno di legge presentato da Damiani è composto da 5 articoli e prevede una disciplina ad hoc. L’articolo 1 definisce che cos’è l’educazione economica e finanziaria, ovvero un processo attraverso il quale “i soggetti, potenziali o attuali consumatori finanziari, acquisiscono o migliorano la propria comprensione di nozioni di economia e finanza e la propria conoscenza di prodotti finanziari”.

Il più rilevante però è il secondo, che introduce l’insegnamento dell’educazione economica e finanziaria come materia curriculare, nelle scuole primarie e secondarie, per 33 ore annuali.

Le due iniziative legislative puntano quindi allo stesso obiettivo ma con metodi differenti. Mentre la commissione Istruzione al Senato nelle prossime settimane potrebbe svolgere un ciclo di audizioni con esperti sul tema, non sono da escludersi suggerimenti di modifiche o presentazioni di disegni di legge da parte di altri senatori, visto che il tema dell’educazione finanziaria nelle scuole risulta sempre più attuale.

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