Diritti

Uk: via ai test per la pillola anticoncezionale maschile senza ormoni

Il farmaco YCT-529 inibisce il recettore alfa dell’acido retinoico, uno dei responsabili della produzione di sperma; i risultati dei test sono attesi per maggio 2024
Credit: Anna Shvets/pexels
Tempo di lettura 4 min lettura
4 gennaio 2024 Aggiornato alle 10:00

Una rivoluzione nel mondo dei contraccettivi potrebbe essere presto messa in atto e la pillola anticoncezionale maschile potrebbe non essere più un’idea irrealizzabile. Al momento, solo le donne possono prendere contraccettivi (pillola, spirale, iniezioni contraccettive, diaframmi, per esempio), mentre all’uomo è consentita solo l’opzione della vasectomia invasiva.

Il Regno Unito si è mosso per avviare le prime sperimentazioni di un farmaco anticoncezionale su un gruppo di uomini. Differentemente da quella per le donne, il contraccettivo maschile che gli esperti stanno testando non prevede l’utilizzo di ormoni: sviluppata da Akash Bakshi di YourChoice Therapeutics, la YCT-529 è un inibitore del recettore alfa dell’acido retinoico, uno dei responsabili della produzione di sperma. Bloccando l’accesso alla vitamina A, in pratica, è come se gli uomini diventassero momentaneamente sterili.

L’azienda farmaceutica inglese YourChoice Therapeutics con base a Nottingham ha portato avanti la prima fase del processo, insieme all’Institute for Therapeutics Discovery & Development: sono stati coinvolti 16 uomini britannici su cui si sta testando la pillola. L’efficacia dell’esperimento è stato verificato per ora solo sugli animali (topi e scimmie; in passato altri studi avevano dimostrato che privare topi, ragni e scimmie della vitamina A, può causare infertilità).

I risultati preclinici indicano un’efficacia del 99% e una reversibilità completa senza effetti collaterali, come spiegato dalla docente dell’Università di Farmacia del Minnesota e fondatrice dell’Institutes for Therapeutic Discovery & Development Gunda Georg che, avendo lavorato al farmaco, ha dichiarato: «Il mondo è pronto per un agente contraccettivo maschile, e fornirne uno privo di ormoni è semplicemente la cosa giusta da fare, dato anche quello che sappiamo sugli effetti collaterali che le donne hanno sopportato per decenni a causale della pillola».

I progressi della scienza potrebbero infatti portare non solo a una rivoluzione sessuale, ma anche sanitaria: è stato dimostrato come la pillola anticoncezionale possa aumentare il rischio di depressione nelle donne. Lo studio è stato condotto dalla dottoressa Charlotte Wessel Skovlund dell’Università di Copenaghen su oltre 1 milione di donne fra i 15 e i 34 anni in quasi 15 anni: i risultati hanno associato l’assunzione della pillola anticoncezionale nelle donne under 20 con un aumento dell’80% di rischio di avere una diagnosi di depressione.

Questo studio clinico sulla pillola maschile si inserisce in un contesto più ampio di ricerca e sviluppo nel campo della contraccezione, con l’obiettivo di offrire opzioni più sicure, efficaci e condivise; un passo avanti verso una maggiore parità di genere nella gestione della contraccezione. Come ricorda la dottoressa Georg, l’ultima innovazione significativa in questa branca della scienza risale a oltre 60 anni fa con la pillola femminile. Pertanto, questa rivoluzione (sanitaria e per la parità di genere) può aprire la strada a una maggiore condivisione delle responsabilità tra i sessi, prendendo in considerazione un’alternativa condivisa che finora non c’è mai stata.

Mentre si attendono i risultati sui test sull’uomo, previsti a maggio 2024, sembra che la YCT-529 abbia già smosso la concorrenza ancora prima di entrare sul mercato: la Società di Endocrinologia della Georgia si è attivata per studiare una pillola per l’uomo che preveda l’utilizzo di ormoni; i 2 farmaci (DMAU e 11ß-MNTDC) prevedono un elemento androgeno e uno progestinico per bloccare la produzione di sperma.

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