Ambiente

Capodanno sostenibile: 5 idee (+1) per un San Silvestro green

Anche se non vogliamo rinunciare a festeggiare, possiamo farlo dando priorità al Pianeta. Ecco come, partendo dalle “4R”: riciclare, riutilizzare, rinnovare e reimmaginare
Credit: cottonbro studio  

Sono già settimane che l’interrogativo risuona tra conversazioni casuali e chat WhatsApp: “cosa fai a Capodanno?”.

Sull’ultima notte dell’anno ricadono enormi aspettative, che si traducono in un’ansia di dover fare qualcosa, non importa cosa purché sia…?

Le ore che precedono l’alba di 12 mesi ancora da scoprire può però essere l’occasione per fare qualcosa che abbia un valore.

Per dimostrare e dimostrarci che non abbiamo bisogno di Natale per essere più buoni né di buoni propositi da elencare (e poi, spesso, disattendere).

Come? Per esempio scegliendo di dedicare quelle ore a chi ne ha più bisogno, optando per un Capodanno solidale. Anche se non vogliamo rinunciare a festeggiare, però, possiamo farlo dando priorità a qualcuno che delle nostre attenzioni non può davvero farne a meno: il Pianeta.

Considera che un evento medio con 100-150 persone può generare oltre 180 kg di rifiuti e 62 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Anche se non hai in programma una festa così popolosa, ognuna delle scelte che facciamo ha un impatto e dobbiamo esserne consapevoli.

Anche il Capodanno può essere sostenibile, l’importante è cambiare approccio e modo di pensare senza aspettare il mattino del 1 gennaio per promettere di essere più attenti all’ambiente.

Ecco qualche suggerimento, tenendo sempre a mente il metodo delle “4R”: riciclare, riutilizzare, rinnovare e reimmaginare.

No agli usa-e-getta

Se stai organizzando una festa in casa, perché non salutare il nuovo anno con le porcellane buone che tieni da parte per le occasioni speciali?

Se non hai niente di più festoso dei tuoi piatti quotidiani, potresti pensare di acquistare delle stoviglie adatte (e riutilizzabili per la prossima festa) in un negozio dell’usato. Non preoccuparti non riesci a trovare un set completo: il mix and match di stili diversi può rendere unica – e sostenibile – la tavola.

Le stoviglie tradizionali sono l’opzione più ecologica, ma sempre non sono la più fattibile se ci sono molto invitati: in questi casi, è importante scegliere articoli usa e getta compostabili o realizzati con materiali riciclati. Un’altra opzione è quella di noleggiare piatti e bicchieri per la serata.

La regola del “riutilizzabile è meglio” vale anche per le bottiglie: molto spesso chi festeggia Capodanno all’aperto sceglie di portare con sé cocktail o bevande da casa. Se sei tra questi, fallo utilizzando una fiaschetta o una borraccia riutilizzabile da riportare a casa con te.

Meno e meglio: il cenone green di Capodonno

Cibo a km zero, pietanze a maggioranza a base vegetale, metodi di cottura che minimizzino l’utilizzo di energia: sono molte le opzioni per rendere sostenibile il Cenone. Quello che fa la differenza, però, è soprattutto contenere (e ancor meglio eliminare) gli sprechi. Cerca di prevedere un numero di piatti e una quantità di alimenti in modo da minimizzare gli avanzi e assicurati che niente vada gettato grazie alle “doggy bag” che ciascun ospite può portare via con sé.

Per essere ancora più ecofriendly, l’idea del “bring your own” (porta il tuo) e chiedi agli invitati di portare i propri contenitori riutilizzabili, così da ridurre significativamente i rifiuti di imballaggio.

La regola vale anche se hai intenzione di festeggiare fuori casa: utilizza i tuoi contenitori per trasportare il cibo, così che tutto quello che non viene consumato potrà essere riportato a casa, invece di essere gettato via.

No ai botti, sì ai biscotti

Ormai lo sappiamo – o dovremmo saperlo tutti – benissimo: i “botti” di capodanno sono un incubo per gli animali, che sono spesso terrorizzati da questi rumori. Se non fosse una ragione sufficiente (e dovrebbe esserlo) per dire basta, ricorda che i fuochi d’artificio, oltre a essere un potenziale veicolo di incendi o incidenti per chi li lancia incrementano l’inquinamento dell’aria di circa il 42% delle particelle inquinanti fini: esse sono in grado di viaggiare nei nostri polmoni”, causando problemi respiratori e non solo.

Anche le lanterne cinesi, che vengono spesso utilizzate in queste occasioni, possono rappresentare un pericolo per l’ambiente: non solo possono causare incendi ma una volta tornate a terra rimangono rifiuti dispersi, esponendo anche gli animali che possono ingerirne nei frammenti a rischio.

Puoi lo stesso festeggiare il rintocco delle lancette: sbatti pentole e padelle, abbraccia e bacia i tuoi cari, brinda con champagne e canta a squarciagola, magari lanciando coriandoli biodegradabili realizzati con foglie secche o coriandoli creati con gli incarti dei regali di Natale (in questo caso, ricordati di ripulire dopo!).

Sì, esistono le decorazioni green

Plastica, glitter, lattice… molto spesso le decorazioni che utilizziamo comprandole a poco prezzo sono composte di materiali difficili da smaltire ed estremamente inquinanti, per non parlare del costo (anche umano) per la loro produzione.

La buona notizia è che non c’è bisogno di avere palloncini, oggetti scintillanti e festoni che finiranno dritti nell’immondizia il 1 gennaio per festeggiare come si deve.

Prova decorazioni fai da te in stoffa o riutilizza la carta dei regali di Natale invece che destinarla alla discarica: crearle potrebbe essere un’ottima attività per le feste da fare tutti insieme.

Per creare atmosfera, utilizza le luci: riorganizza quelle di Natale (possibilmente a LED) per creare punti focali all’interno della casa: una serie di lucine sul tavolo da pranzo, a esempio, o disposte a illuminare le ringhiere o lungo il muro per creare uno sfondo scintillante.

L’outfit da party migliore? È quello sostenibile

Alla domanda “che fai a Capodanno?” Segue immancabilmente il dubbio “che mi metto a Capodanno?”.

Spesso compriamo vestiti per l’occasione, il più delle volte in catene fast fashion che ci permettono di indossare capi scintillanti senza spendere una fortuna. Abiti che, però, nella maggior parte dei casi non rimetteremo mai più.

Questo non fa che alimentare il già enorme numero di rifiuti tessili e, al contempo, la produzione di vestiti in condizioni di sfruttamento, spesso utilizzando materiali non sicuri e nemici dell’ambiente.

La soluzione potrebbe essere riutilizzare qualcosa che abbiamo già (magari riadattandolo, se siamo in grado, o chiedendo a qualcuno che sa farlo), farci prestare qualcosa da amici o parenti o noleggiare un vestito per l’occasione.

Se non riusciamo a resistere al nuovo acquisto, la cosa migliore è optare per dare nuova vita a un outfit trovato nei negozi dell’usato o scegliere prodotti che rispettino standard etici e di sostenibilità, anche se questa è la scelta più costosa e non è un’opzione per tuttǝ.

Bonus: attenzione ai rifiuti

Sembra un consiglio inutile perché tutti dovrebbero saperlo, ma così non è. Se festeggi fuori casa non abbandonare i tuoi rifiuti a fine serata, ma gettali negli appositi cestini o, se questo non è possibile, portali a casa e assicurati che tutti i materiali riciclabili finiscano nel giusto contenitore. La stessa regola vale per la spazzatura del cenone a casa.

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