Diritti

Quali sono i reati introdotti dal Governo Meloni?

Dai decreti Rave, Caivano, Cutro e Sicurezza fino alla tutela dell’ambiente e violenza di genere: ripercorriamo tutte le norme contro l’illegalità realizzate dall’Esecutivo nell’ultimo anno
Credit: Hannes P. Albert/dpa 
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4 dicembre 2023 Aggiornato alle 12:00

L’Esecutivo, fin dal suo insediamento nel settembre 2022, ha promesso una politica autoritaria contro l’illegalità: sono stati quindi introdotti una decina di nuovi reati in circa 1 anno di Governo e, con l’ultimo intervento relativo al Ddl sicurezza, sono state aggiunte 6 nuove fattispecie di reato.

I decreti Rave e Caivano

La stagione dei nuovi reati e degli innalzamenti di pena è iniziata con il “decreto rave”, che dopo l’enorme ritrovo di Mantova dello scorso anno punisce “l’invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica” con la reclusione fino ai 6 anni; è proseguita poi con il decreto Caivano, in risposta alle violenze avvenute ai danni di 2 minori e al degrado sociale ed economico intorno al famoso parco verde di Caivano. Con questo intervento legislativo si è introdotto il cosiddetto reato di stesa, cioè la ronda armate fatta per marcare il territorio, di solito dai più giovani, con una pena fino agli 8 anni. Si punisce anche l’inosservanza dell’obbligo di istruzione dei minori, come unica risposta al tasso di dispersione scolastica in quelle zone.

Ddl Sicurezza, Cutro e immigrazione

Poi, il Ddl Sicurezza, ancora al vaglio del Parlamento, con cui si punisce: la detenzione di materiale con finalità di terrorismo (da 2 a 6 anni), l’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (da 2 a 7 anni), si modifica l’articolo 600-octies del Codice penale inserendo l’induzione e costrizione all’accattonaggio (pena da 2 a 6 anni), si modifica di nuovo l’articolo 583-quater del Codice penale per punire chi provoca lesioni personali a un ufficiale o a un agente di polizia giudiziaria (da 2 a 5 anni) e si introduce il reato di rivolta in istituto penitenziario (da 2 a 8 anni).

Un altro tema che il Governo ha sempre detto di voler combattere è l’immigrazione irregolare. Così, all’interno del Ddl Sicurezza è stata approvata l’introduzione del reato di “rivolta in centri di permanenza o accoglienza dei migranti”, punita fino a 8 anni. Sempre sulla scia della criminalizzazione dei migranti, era stato precedentemente approvato il decreto Cutro, contro gli scafisti. Il decreto emanato dopo il naufragio di febbraio in cui persero la vita 94 migranti, inserisce un nuovo articolo al Testo Unico immigrazione, che punisce chi organizza o finanzia il trasporto di stranieri in Italia esponendo le persone a pericolo, anche se morte o lesioni si verificano fuori dal territorio nazionale. Le pene sono altissime e prevedono la reclusione da 20 a 30 anni in caso di morte di una o più persone.

Rifiuti e biodiversità

Anche in tema di giustizia sono state apportate alcune modifiche, ma non sostanziali: è stata modificata la norma che punisce l’abbandono di rifiuti o la loro immissione nelle acque e trasformata da illecito amministrativo a reato contravvenzionale; si è introdotto un reato di natura contravvenzionale che punisce chi abbatte, cattura o detiene orsi bruni marsicani e e all’omicidio stradale è stato aggiunto l’omicidio nautico.

Violenza di genere

Il Governo, in seguito all’omicidio di Giulia Cecchettin, ha accelerato il processo di approvazione del disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri a giugno con cui si prevedono norme più rigorose per contrastare il dilagante fenomeno dei femminicidi. L’Esecutivo rimane invece saldo sulla proposta, ancora al vaglio del Parlamento, di estendere “anche all’estero la punibilità del cittadino italiano che si macchia delle due fattispecie di reato della maternità surrogata e della commercializzazione di gameti”.

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