Futuro

Digitalizzazione e Pmi: l’Italia è al 19° posto in Ue

Secondo il nuovo indice Sme-Digix, sul podio dei Paesi europei con le piccole e medie imprese più digital ci sono Danimarca, Svezia e Malta, mentre chiudono la classifica Slovacchia, Bulgaria e Romania
Credit: cottonbro studio 
Tempo di lettura 4 min lettura
28 dicembre 2023 Aggiornato alle 17:00

Il centro di ricerca Insight Lab della multinazionale tech italiana Webidoo SpA, digital company specializzata nello sviluppo di tecnologie e servizi per la digital transformation delle imprese, ha realizzato un report che valuta il livello di digitalizzazione delle piccole e medie imprese (Pmi) dell’Unione Europea: lo SME Digital Growth IndeX 2023 - The Role of Digital Evolution in European Business Growth.

Il General Manager di Webidoo Spa, Giovanni Farese, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di «diventare un hub centrale per lo studio e l’analisi della digitalizzazione nelle piccole e medie imprese dell’Unione Europea, proponendo soluzioni innovative per la crescita e lo sviluppo. […] Per farlo, abbiamo creato un nuovo indice, lo Sme - Digital Growth Index (Sme-Digix), articolato in cinque dimensioni che esplorano aspetti diversi del fenomeno e impattano direttamente sull’evoluzione delle aziende: presenza digitale, commercio digitale, infrastruttura tecnologica, ricerca e innovazione, competenze digitali».

La novità assoluta, come si legge nel comunicato, risiede proprio nell’indice Sme-Digix, un indicatore pionieristico progettato per valutare e classificare i Paesi dell’Unione Europea rispetto al livello di digitalizzazione delle Pmi e per tracciare quelle variabili che rappresentano dei catalizzatori cruciali per la crescita economica.

Secondo questa analisi, i cui risultati sono stati presentati al Parlamento Europeo in un incontro sul contributo alla competitività europea che può arrivare dalle Pmi organizzato dalla deputata Martina Dlabajová, l’Italia è al 19° posto su 27 Paesi dell’Unione Europea. A fare meglio sono Danimarca, Svezia e Malta, mentre i risultati peggiori sono quelli di Slovacchia, Bulgaria e Romania.

L’indagine mostra come l’Italia emerga per il grande utilizzo tra le Pmi dei servizi cloud, che rappresenta un punto di partenza forte per sviluppare strategie di digital marketing anche se, rispetto agli altri Paesi dell’UE, si adotta meno una connessione internet ad alta velocità.

La sfida è dunque quella di estendere la presenza digitale, oltre a potenziare l’infrastruttura, possibilmente con un’ottica green. Ad oggi, si legge nel report, “solo il 26% delle Pmi italiane sono attive nella pubblicità online e il 54% nei social media, cifre che restano al di sotto della media dell’Unione Europea”. Il fulcro per trasformare l’infrastruttura esistente in vera crescita economia è proprio il digital marketing, anche se “solo una frazione delle Pmi italiane sfrutta l’intelligenza artificiale (6%) e l’analisi dei Big Data (8%) nelle loro strategie di marketing”.

«Il nostro primo report Sme Digital Growth IndeX 2023 mette in luce il ruolo dell’evoluzione digitale nella crescita delle imprese dell’Unione Europea, attraverso un’analisi dettagliata sullo stato della digitalizzazione delle Pmi dell’Ue», dice Farese, che continua: «la nostra ricerca mira a evidenziare il nesso tra livello di digitalizzazione e crescita delle piccole e medie imprese dell’UE attraverso un indicatore innovativo, lo Sme-Digix, che colma un vuoto importante in letteratura».

Un’analisi di questo tipo è fondamentale, perché le Pmi rappresentano complessivamente il 98% del tessuto industriale continentale e circa il 65% del Pil. Finora, un indicatore che mettesse al centro dell’indagine le Pmi non esisteva.

L’Italia, uno dei Paesi a maggior densità di Piccole e medie imprese, occupa la seconda parte della classifica, davanti alla Francia, 20sima, e poche posizioni dietro la Germania, 14esima, che eccellono nella creazione di ecosistemi di startup innovative, anche se l’Italia si sta muovendo nella digitalizzazione con le ITS Academy.

«L’Europa ha cofinanziato più di 100 hub dell’innovazione che oggi sono operativi nei diversi Paesi, anche in Ucraina», ha affermato Malgorzata Nikowska, responsabile della trasformazione digitale degli ecosistemi industriali della Commissione Ue, che ha invitato le aziende a rivolgersi a questi centri per «valutare la maturità digitale, formare competenze, testare le scelte, realizzare gemelli digitali».

Leggi anche