Diritti

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2023: a che punto siamo in Italia?

Uno sguardo dettagliato sui progressi e le sfide attuali per quanto riguarda inclusione, accessibilità e tutela dei diritti
Credit: cottonbro studio 
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3 dicembre 2023 Aggiornato alle 14:00

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per promuovere la comprensione delle questioni relative alla disabilità, per sostenere la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità e per aumentare la consapevolezza dell’importanza dalla loro integrazione in ogni aspetto della vita politica, sociale, economica e culturale.

Questa ricorrenza rappresenta anche un momento per riflettere sui progressi legislativi che hanno segnato il 2023 e sui passi da compiere nel prossimo futuro.

Educazione e occupazione

Il 2023 è stato caratterizzato da un’ondata di rinnovamento che ha spinto molti Paesi a intraprendere azioni mirate a promuovere l’inclusione e a migliorare l’accessibilità dei servizi per le persone con disabilità. Servizi fisici ma anche virtuali, soprattutto in considerazione del fatto che è proprio dall’accesso alla rete che deriva la possibilità di esercitare un sempre maggior numero di diritti fondamentali come quello alla salute, all’informazione e molti altri.

Sulla base di queste premesse, l’Unione Europea ha adottato il nuovo “Pacchetto di Accessibilità”, un insieme di direttive che mira a rendere i servizi digitali più accessibili. Questo pacchetto include requisiti specifici per l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili, per far sì che le persone con disabilità possano accedere alle informazioni e ai servizi online con maggiore facilità.

Un’altra area di intervento è stata l’educazione. Diversi Paesi hanno riformato le loro politiche educative per promuovere un ambiente di apprendimento più inclusivo. Tra questi anche l’Italia, che ha introdotto nuove Linee Guida per l’integrazione scolastica degli studenti con disabilità, al fine di migliorare l’esperienza educativa per gli studenti con disabilità, ma anche di arricchire l’ambiente di apprendimento per tutti gli studenti in generale.

Anche nel mondo del lavoro si sono fatti passi avanti. La legislazione italiana ha introdotto nuovi standard per l’occupazione delle persone con disabilità,, che comprendono l’adeguamento dei luoghi di lavoro e la formazione del personale per sensibilizzare sulle questioni relative alla disabilità.

Sul fronte dell’occupazione, il governo italiano ha introdotto leggi innovative per garantire l’uguaglianza di opportunità, che prevedono programmi di formazione per i datori di lavoro e i colleghi, finalizzati a una maggiore consapevolezza e comprensione delle esigenze delle persone con disabilità.

Il 2023 ha visto anche un rafforzamento delle politiche di accessibilità in spazi pubblici e privati. La legislazione recente ha imposto standard più elevati per l’accessibilità in edifici e infrastrutture che dovrebbero facilitare l’accesso e la mobilità delle persone con disabilità.

Sfide persistenti e strade da percorrere

Nonostante questi passi avanti, le sfide sono ancora molteplici. L’accessibilità e la possibilità di fruire gli spazi pubblici per le persone con disabilità rimane una questione urgente in molte aree. La lotta contro le discriminazioni e la promozione di una più ampia inclusione sociale sono temi che richiedono di non abbassare la guardia. Inoltre, la pandemia di Covid-19 ha messo ancora più in luce le disuguaglianze preesistenti, evidenziando la necessità di politiche più inclusive per affrontare le emergenze sanitarie.

Verso un futuro più equo

Celebrando la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, l’auspicio è che l’Italia pur riconoscendo i progressi compiuti si impegni a mantenere alta la soglia dell’attenzione su questioni così urgenti.

La visione è chiara: costruire una società in cui ogni persona con disabilità, possa essere un attore attivo e non un fruitore passivo di servizi in un’ottica meramente assistenziale.

La giornata di oggi deve quindi essere non solo una celebrazione, ma anche un rinnovato impegno verso un domani più equo nel quale la dignità dell’essere umano in quanto tale e il diritto all’autodeterminazione vadano di pari passo.

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