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Angela Bottari: una vita di battaglie per i diritti delle donne

Ex parlamentare del Partito comunista italiano, è stata la prima relatrice della legge che abrogava il matrimonio riparatore. Tra le sue più grandi conquiste: il riconoscimento del reato di violenza sessuale
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16 novembre 2023 Aggiornato alle 15:00

Angela Bottari, ex parlamentare siciliana del Partito Comunista Italiano è morta martedì sera a Messina, sua città natale. Ma la sua eredità politica e il suo impegno per i diritti delle donne continueranno a essere un punto di riferimento.

Eletta per 3 legislature consecutive, dal 1976 al 1987, Bottari ha incarnato la forza del cambiamento in un’epoca in cui essere giovane, meridionale e donna rappresentava una sfida significativa. Nel corso della sua carriera ha svolto un ruolo cruciale nella trasformazione del panorama legislativo italiano, lottando contro la violenza sessuale e il delitto d’onore.

Una lotta durata 19 anni

Il suo impegno più significativo è stato nel 1977, quando ha presentato la prima proposta di legge contro la violenza sessuale: in un periodo in cui l’abuso era considerato un reato contro la morale pubblica, Bottari ha lottato per riconoscerlo come un crimine contro la persona.

Questo primo tentativo, però, non andò a buon fine, e la sua proposta fu inizialmente respinta; tuttavia, il suo coraggio e la sua determinazione aprirono la strada per una discussione pubblica.

Ancora, nel 1983 il Parlamento votò a favore di un emendamento che avrebbe relegato nuovamente la violenza sessuale tra i delitti contro la morale pubblica e, in segno di protesta, Angela Bottari consegnò le dimissioni. Questo gesto bloccò l’approvazione della legge, suscitando sgomento tra gli uomini e favore tra le donne: una reazione che evidenziò il divario di genere, alimentando ulteriormente la discussione pubblica attorno alla questione.

Finalmente il 1996, quando il reato di violenza sessuale venne riconosciuto come delitto contro la persona. Il testo legislativo rifletteva la proposta avanzata da lei 19 anni prima, nel 1977, e questo le fece guadagnare l’appellativo di “quella della violenza sessuale”, un’etichetta che portò cucita con orgoglio per tutta la vita.

Negli anni ’80 Bottari fu anche la prima relatrice della legge 442/81, che abrogava il matrimonio riparatore, mettendo fine alla pratica per cui la pena per la violenza sessuale veniva estinta se seguita da un matrimonio.

Una vita dedicata alla politica

Ma la sua carriera politica non si è limitata solo alla lotta contro la violenza di genere. Dal 1986 al 1989 Bottari ha guidato il Partito Comunista a Messina e, tra il 1996 e il 1998, è stata segretaria regionale del Partito Democratico della Sinistra: infatti, dopo la scissione del Pci, Bottari ha continuato a essere una voce attiva, dedicandosi anche a cause sociali.

Angela Bottari, donna dalle molte sfaccettature, rimarrà nei cuori di coloro che hanno condiviso la sua visione di una società più giusta ed equa. E la sua vita e le sue battaglie rimangono un monito per le generazioni future, un richiamo all’importanza per continuare a lottare per i diritti e la dignità di tutti.

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