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10 modi per porre fine alla violenza contro le donne

UN Women, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’empowerment femminile, ha individuato le azioni che tutti noi possiamo - e dobbiamo - fare per prevenire e fermare gli abusi di genere
Credit: Jens Maes/unsplash

Non dovrebbe essere solo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a farci riflettere su una situazione non solo italiana, ma mondiale.

Nel nostro Paese la violenza ha molte facce: quella silenziosa di una moglie e madre che per paura non denuncia il proprio marito o compagno; quella inaspettata di chi cammina per strada ma viene bloccata senza che nessuno veda e senta nulla; subdola come quella online; oppure quella consapevole di un datore di lavoro che pensa che l’abuso di potere sia “normale” per conservare il posto o fare carriera.

C’è ancora molto da fare, come dimostrano i dati Istat basati sulle chiamate effettuate al numero antiviolenza 1522, secondo i quali 1 donna su 3 subisce qualche tipo di violenza di genere e ogni 11 minuti una donna o una ragazza viene uccisa da un familiare.

Ma come porre fine alla violenza contro le donne?

Crisi mondiali: volano per la violenza sulle donne?

Il clima generale di tensione, le crisi, i conflitti e le emergenze globali, come anche il cambiamento climatico, in questi anni hanno ulteriormente intensificato la violenza contro le donne. Anche un fenomeno come la digitalizzazione, sempre in rapida espansione, ha portato a un aumento della violenza online contro donne e ragazze giovani, rendendo più facile per chi commette abusi raggiungere obiettivi deboli.

Per fortuna, a crescere è anche la consapevolezza che qualsiasi tipo di abuso fisico e psicologico è da condannare. La riduzione su larga scala della violenza contro le donne può essere raggiunta anche grazie all’attivismo femminista, insieme a un’azione coordinata attraverso la giustizia, la sanità, la finanza e altri settori. Prove recenti suggeriscono che i movimenti femministi forti e autonomi sono un fattore critico per il cambiamento.

Un lavoro importante per la posizione femminile nel mondo in questo senso è quello di UN Woman.

UN Woman: cos’è? Quali sono gli obiettivi?

UN Women è l’agenzia delle Nazioni Unite per l’empowerment femminile. L’uguaglianza di genere è un diritto umano, e il rafforzamento della posizione femminile influisce positivamente sull’economia e la produttività.

L’Entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne, istituita nel 2010 e operativa dal 2011, lavora per favorire il processo di crescita e sviluppo della condizione delle donne e della loro partecipazione pubblica.

L’uguaglianza di genere non è solo un diritto ma anche un vantaggio socio-economico. Investire nell’uguaglianza tra i sessi è indispensabile per ridurre la povertà e garantire una crescita economica inclusiva e uno sviluppo sostenibile. UN Women contribuisce al raggiungimento di alcuni obiettivi come consentire alle donne di far parte dei sistemi di governance partecipando attivamente a tutte le attività e approfittando della loro struttura egualitaria.

Le donne devono avere un reddito sicuro, un lavoro dignitoso ed essere autonome sul piano economico. Tutte le donne e le ragazze devono avere una vita esente da ogni forma di violenza e contribuire alla pace, esercitando una maggiore influenza in questo campo, per il raggiungimento di una durevole resilienza approfittando della struttura ugualitaria.

10 modi per dire no alla violenza contro le donne

Porre fine alla violenza contro le donne riguarda tutti, nessuno deve voltarsi dall’altra parte pensando che la questione non sia direttamente di interesse personale. UN Women indica quindi 10 modi in cui agire.

1. Parlare

La violenza contro le donne non è inevitabile, a meno che non si rimanga in silenzio. Fare della violenza un tabù garantisce agli autori l’impunità e impedisce alle donne di ottenere l’aiuto di cui hanno bisogno: meno del 40% di loro, infatti, cerca aiuto dopo una violenza. Bisogna creare spazi per il dialogo, sia fisicamente che online: per questo UN Women suggerisce l’utilizzo di #OrangeTheWorld, #16Days e #PushForward per iniziare la tua conversazione sulla violenza di genere.

2. Riconoscere il problema e i segnali

La violenza contro le donne ha molte forme: fisica, sessuale, emotiva, pubblica, privata, online, offline, subita da uno sconosciuto, da un partner o da un familiare. Indipendentemente da questo le conseguenze sulle donne sono le stesse. Ci sono alcuni segnali comuni che sfanno capire chi subisce abusi. Chi è vittima di violenze riceve messaggi molesti dal partner, non ha accesso alle finanze o ai processi decisionali della famiglia, ha paura del proprio partner e cerca di compiacerlo. Non solo: mostra quasi sempre dei cambi di personalità nel comportamento e nell’aspetto fisico ed è incapaci di soddisfare quelli che erano prima il suoi bisogni, mentali, fisici e psicologici.

3. Denunciare le molestie sessuali

Per molte donne, le molestie sessuali sono un’esperienza quotidiana. Forme comuni di abusi - come il bullismo online, i fischi, i commenti sessuali - servono a far sentire le donne insicure negli spazi pubblici e aiutano a rafforzare i pregiudizi e gli stereotipi della misoginia, contribuendo a una cultura dell’impunità. Uno dei modi principali per creare un ambiente più sicuro, sfidando tutti a riflettere sul proprio comportamento, resta quello di denunciare le molestie.

4. Sfidare le convinzioni sulla mascolinità

La mascolinità tossica guida la violenza contro le donne. Gli uomini le cui convinzioni e comportamenti rafforzano il dominio maschile e la disuguaglianza di genere hanno maggiori probabilità di sottoporre a violenza le loro partner. I concetti tradizionali di mascolinità tendono a enfatizzare tratti come l’aggressività, la forza e il controllo, denigrando la sensibilità e altri tratti tradizionalmente associati alla femminilità. Un punto fondamentale è riuscire a sfidare queste convinzioni.

5. Finanziare le organizzazioni femminili

Investire nei movimenti delle donne è importante, un movimento femminista forte e autonomo è un fattore cruciale per guidare il cambiamento delle politiche sulla violenza di genere. Ma le organizzazioni per i diritti delle donne vengono spesso messe a tacere negli spazi decisionali. Aumentare i finanziamenti a lungo termine alle organizzazioni per i diritti delle donne è fondamentale per trovare soluzioni efficaci.

6. Richiedere risposte e servizi migliori

I servizi per le donne che subiscono violenza possono fare la differenza: i rifugi, la consulenza e tutto il supporto per chi ha subito violenza di genere devono essere disponibili per chi ne ha bisogno, anche durante le crisi e le emergenze, investendo nell’adattamento e nel miglioramento dei servizi salvavita per le donne.

7. Avere più dati

Per combattere efficacemente la violenza di genere, dobbiamo capire il problema. La chiave per attuare misure di prevenzione di successo da fornire alle donne sopravvissute per un giusto supporto, rimane la raccolta di dati pertinenti per conoscere al meglio il fenomeno.

8. Spingere per leggi più forti

Le leggi globali che vietano la violenza contro le donne a livello globale sono ancora lontane. Il mondo ha bisogno di meccanismi di protezione più forti per prevenire ed eliminare la violenza, le molestie, le minacce, l’intimidazione e la discriminazione contro le donne. Bisognerebbe invitare i governi a rafforzare i quadri giuridici e ad aumentare la consapevolezza sulle lacune.

9. Sostenere la leadership delle donne

La rappresentanza delle donne negli spazi decisionali aiuta a garantire che i loro bisogni siano messi in primo piano, al centro: nelle risposte alle crisi, negli accordi umanitari e di pace e nelle politiche di ogni tipo. Allo stesso tempo, le donne leader affrontano un rischio maggiore di violenza: l’82% delle donne parlamentari ha riferito di aver subito una qualche forma di violenza psicologica durante i loro mandati. Chiedere una maggiore rappresentanza delle donne nella leadership e una loro maggiore protezione in posizioni di potere.

10. Costruire la solidarietà con altri movimenti

Siamo più forti quando lavoriamo insieme. La violenza contro le donne è intrinsecamente connessa ad altre forme di discriminazione e ingiustizia, tra cui il razzismo, l’omofobia, la xenofobia, l’abilità, la povertà e il cambiamento climatico. Insieme, possiamo resistere all’arretramento dei diritti delle donne, amplificare le richieste dei movimenti femministi in tutto il mondo e spingere in avanti per porre fine alla violenza.

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