Ambiente

La filiera del legno è preoccupata per il regolamento imballaggi Ue

I vertici di FederLegno temono ripercussioni su un mercato che ha già dimostrato di essere virtuoso in termini di riciclo e chiedono all’Unione europea di rivedere il regolamento proposto finora
Credit: UBEECO 
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15 novembre 2023 Aggiornato alle 08:00

La prossima settimana, il 22 novembre, il Parlamento europeo voterà la proposta di legge sugli imballaggi in Europa, una direttiva che punta su riuso e recupero in modo tale da porre un freno ai rifiuti (soprattutto in plastica).

La proposta, anche se è ancora lontana dal diventare legge, non è piaciuta finora a diverse filiere italiane perché impatta anche su chi già si impegna nel riciclo, categoria a cui si aggiunge ora anche FederlegnoArredo preoccupata per nuove regole che, dalla macinazione dei prodotti per ottenerne di nuovi, sino agli standard qualitativi richiesti, secondo la federazione rischiano di non poter essere soddisfatte e di impattare fortemente sul settore degli imballaggi in legno e anche quello dei pannelli, il primo da 1.500 imprese e fatturato da 2,7 miliardi di euro, il secondo da 270 imprese e quasi 3 miliardi di euro di fatturato.

«Il paradosso di questo regolamento è che, oltre a creare un grave danno economico alle imprese di questi settori, colpirebbe proprio una delle filiere più virtuosa in Europa in tema di economia circolare e che ha investito moltissimo nel riciclo, negli ultimi 30 anni, proprio rispondendo alle richieste della stessa Europa», ha detto, come riporta il Sole24Ore, il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin.

«Troviamo assurda questa stortura che c’è all’interno del provvedimento e stiamo lavorando a livello europeo per far sì che sia corretto questo aspetto. Una normativa del genere metterebbe in crisi tutto un circuito del riciclo e di processo industriale, creando un danno al made in Italy. Sarebbe un autogol clamoroso», sostiene Feltrin facendo riferimento al nuovo regolamento Ue.

Sempre FederlegnoArredo ha poi preso parte a un documento, firmato anche da altre associazioni degli imballaggi in legno, in cui chiede chiarezza e modifiche all’Ue relativamente alla direttiva imballaggi.

Come ha ben spiegato il presidente di Assopannelli Paolo Fantoni, «chiediamo che siano riconosciute alla filiera del legno alcune specificità e dunque nel nostro caso siano considerati non il riuso tout court e la salvaguardia di un prodotto, ma la salvaguardia della materia. In questo caso, anche noi rientreremmo nei criteri stabiliti dalla Commissione. Se invece il concetto è quello di riutilizzare più volte una cassetta della frutta per lo stesso scopo, stiamo parlando di una cosa tecnicamente impossibile».

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