Ambiente

Ecomondo, Pichetto Fratin: «Questo Governo farà il deposito delle scorie nucleari»

«Non dico entro Natale, ma in tempi molto brevi. Ci sto lavorando tutti i giorni», ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica agli Stati generali della green economy a Rimini
Credit: ANSA/ANGELO CARCONI 
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8 novembre 2023 Aggiornato alle 20:00

È con grandissimo entusiasmo che ieri, martedì 7 novembre, Rimini ha accolto la 26° edizione di Ecomondo, l’expo italiana dell’economia circolare. Un’edizione imperdibile, che continuerà fino al 10 novembre, e che si è rivelata essere un trionfo di numeri e opportunità. E i numeri, impressionanti, parlano da soli: sono ben 1.500 i brand espositivi che prenderanno parte alla manifestazione.

Ecomondo, però, è molto più di una semplice esposizione: l’evento offre un ricco programma di 170 incontri, tra convegni, seminari e presentazioni. Tutte iniziative che permettono ai partecipanti di approfondire le tematiche più rilevanti nel campo dell’ecologia e della sostenibilità ambientale, offrendo spunti di riflessione e strumenti pratici per costruire un futuro più verde e più circolare.

L’alto livello di qualità, innovazione e internazionalità dei contenuti è garantito dal Comitato Tecnico Scientifico, composto da oltre 80 esperti provenienti da diversi settori: scienziati, tecnici, dirigenti, rappresentanti delle istituzioni nazionali, associazioni e federazioni di settori, consorzi e istituti di ricerca.

Gli ambiti chiave dell’evento

In queste prime 2 giornate, gli incontri sono stati numerosissimi, riguardo l’economia circolare delle filiere non biologiche, l’economia circolare delle filiere biologiche, la gestione della risorsa idrica environmental monitoring, la rigenerazione degli ecosistemi, l’economia rigenerativa e la prevenzione dei rischi ambientali.

Nello specifico, il focus della 26° edizione si concentra su diversi temi chiave. In primo luogo, si è parlato e si parlerà di implementazione nazionale delle priorità e dei progetti faro del Pnrr, esaminando lo stato di attuazione a livello nazionale dei progetti prioritari. Si affronterà poi il tema dell’adozione dell’economia circolare a livello europeo e internazionale, discutendo i progressi nell’adozione delle misure nel settore, con un’enfasi sull’efficienza dei processi, l’ecodesign, il riciclo e l’uso di materie prime secondo in vari settori industriali. Ancora, si parlerà del ripristino e della rigenerazione degli ecosistemi, delle città verdi e saranno esaminate la ricerca e l’innovazione nel contesto della sostenibilità, insieme ai finanziamenti europei disponibili per sostenere progetti innovativi.

Nucleare in Italia: il governo schiaccia l’acceleratore

Una delle notizie della prima giornata è la previsione del Governo italiano di realizzare un deposito per scorie nucleare “in tempi molto brevi”: l’Italia sta puntando a un significativo avanzamento nel settore nucleare.

In occasione degli Stati generali della Green Economy, uno degli eventi della fiera Ecomondo, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha infatti dichiarato che «Questo Governo farà il deposito delle scorie nucleari. Non dico entro Natale, ma in tempi molto brevi. Ci sto lavorando tutti i giorni». Una dichiarazione che rappresenta sicuramente un passo significativo nell’affrontare uno dei più grandi problemi legati al dibattito sull’energia nucleare, ossia la gestione delle scorie.

Con la volontà di fare ulteriore chiarezza su un tassello così delicato, il Ministro ha poi ribadito che in futuro lo Stato non dovrebbe costruire nuove centrali, ma concedere autorizzazioni per i cosiddetti small reactor, che (scienza permettendo) dovrebbero essere realizzati entro i prossimi 10 anni.

Per comprendere più a fondo la delicatezza della questione, il Ministro ha sottolineato che il problema delle scorie è costituito in gran parte da prodotti ospedalieri, ribadendo come un’opposizione acritica al nucleare significherebbe anche opporsi a procedure mediche come la Pet: «Chi dice che non vuole il deposito delle scorie è pronto a dire a un suo famigliare o a un suo amico “non fare la Pet in ospedale perché produce scorie?” Noi produciamo mediamente 1.000 metri cubi al mese di scorie a media e bassa intensità. Dobbiamo trovare una soluzione».

Le posizioni del Ministro, però, non sono certo una novità: questo Governo ha infatti sempre sostenuto l’idea del nucleare di quarta generazione, definito “pulito”, come parte di una strategia per soddisfare il fabbisogno energetico del Paese.

La sfida delle rinnovabili

Ma la grande sfida rimane l’accelerazione delle rinnovabili, con l’obiettivo di installare almeno 6 gigawatt entro la fine dell’anno e raggiungere i 70 gigawatt entro il 2030: un traguardo tanto ambizioso quanto urgente.

La sostenibilità economica e sociale, dunque, insieme all’equilibrio tra finalità ambientali ed economiche, sembrano essere punti centrali nell’agenda energetica. E il Governo italiano sembra deciso a rispettare gli obiettivi climatici, cercando un’integrazione massima tra i vari livelli istituzionali.

Una sfida grande, certo, ma necessaria per una crescita complessiva che sia una vera crescita, senza decadere nel passato e puntando all’innovazione.

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