Mercato immobiliare: si ipotizza un crollo delle vendite a fine anno
La lotta all’inflazione intrapresa dalla Bce - Banca centrale europea e la conseguente decisione di aumentare i tassi stanno iniziando a condizionare il mercato immobiliare italiano. Nell’arco dei primi 6 mesi di quest’anno, stando alle elaborazioni effettuate dal Consiglio Nazionale del Notariato che si è basato sui Dati Statistici Notarili, le compravendite sono calate dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Complessivamente, si è passati da 303.375 a 277.052 transazioni.
Discorso diverso, invece, per il mercato immobiliare legato alle seconde abitazioni, che rimane pressoché stabile: in questo caso è stato registrato un calo dell’1,9%. Il crollo maggiore, però, riguarda la percentuale degli acquisti effettuati direttamente dalle imprese di costruzioni, che sono scesi dell’11,5%.
Quanto sta accadendo in Italia riflette, in qualche modo, ciò sta accadendo anche negli Stati Uniti, dove i tassi ipotecari più alti degli ultimi 23 anni stanno trascinando le vendite di case ai livelli più bassi dal periodo della crisi dei mutui subprime. Chen Zhao, responsabile della ricerca economica presso l’agenzia di intermediazione immobiliare Redfin, ha stimato che le vendite totali di case esistenti nel 2023 ammonterebbero a circa 4,1 milioni, il che segnerebbe il numero più piccolo di vendite dal 2008 circa, anno in cui Lehman Brothers crollò e scatenò la crisi finanziaria globale.
Il rallentamento immobiliare di quest’anno è molto diverso rispetto al passato, dopo lo scoppio della bolla immobiliare dei primi anni 2000.
Anche in Italia calano le compravendite
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha scattato una fotografia del mercato immobiliare nell’arco del primo semestre 2023. L’indagine ha permesso di effettuare un’importante ricognizione in 9 grandi città, basandosi su una serie di atti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi. Le città che sono state prese in esame nello studio sono Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna, Torino, Palermo, Verona e Firenze.
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha stimato che per la fine del 2023 il mercato immobiliare registrerà un calo del 10,5%. Per quanto riguarda i mutui, invece, le aspettative sono di un calo dei finanziamenti pari al 23,8%. Da questi dati appare evidente che risulta essere molto ampio il calo registrato nell’erogazione dei finanziamenti (-23,8%) rispetto a quello che è stato registrato per il mercato immobiliare (-10,5%).
Il mercato immobiliare nelle 9 città analizzate
Come si muove, invece, il mercato immobiliare a livello locale?
Andando a prendere in considerazione cosa sta accadendo nelle 9 città oggetto dell’analisi, il volume delle transazioni immobiliare risulta essere in calo. La maggiore contrazione è quella rilevata a Bari (-12,4%), seguita da Firenze (-10,3%) Roma (-9,6%) e Milano (-8,4%). Minori, invece, gli impatti su Napoli (-7,3%), Bologna (-4,6%), Verona (-3,7%) e Torino (-3,4%). Quasi nulla, invece, la variazione a Palermo (-0,3%).
La contrazione dei mutui
Quali sono le motivazioni che hanno portato a una così ampia contrazione dei mutui? La ragione è determinata principalmente dai tassi d’interesse, superiori rispetto a quelli dello scorso anno. Gli acquirenti di immobili hanno deciso, quindi, di utilizzare risorse personali e non ricorrere a delle forme di investimento.
Volendo entrare nel dettaglio e analizzando quanti hanno ottenuto finanziamenti per fascia di età, si registra la riduzione non a doppia cifra solo per gli under 36 che, suddivisi nelle fasce 0-17 anni e 18-35 anni, hanno registrato rispettivamente -9,1% e -9,6%. Per quanto riguarda le altre fasce di età, le riduzioni si attestano intorno a -28%. Il picco più alto è stato rilevato per la fascia compresa tra i 66 e i 75 anni, per i quali il crollo si è attestato su -51,9%.
Per quanto riguarda il mercato delle surroghe, è previsto, rispetto al 2022, un calo del 38,2%. Anche questo dato, comunque, risulta essere fortemente influenzato dai tassi in crescita nel corso dei primi 6 mesi del 2023. Entro la fine dell’anno, per le surroghe è atteso un calo del 38,2%.
A livello locale il mercato dei mutui registra crolli importanti. Se a Palermo il calo è stato del 33,6%, a Firenze del 32,6% e a Torino del 31,5%, i valori più bassi sono (comunque elevati e) sono quelli rilevati a Verona (-25,6%), Milano (-26,4%) e Bari (-28%).
Le annualità necessarie per acquistare casa
Quante annualità di stipendio sono necessarie per acquistare un immobile? A rispondere a questa domanda ha pensato l’Ufficio Studi Tecnocasa, che mette in evidenza che sono necessarie 7,1 annualità nel corso del primo semestre 2023, contro le 6,9 che occorrevano nello stesso periodo del 2022.
La città nella quale ne occorrono di più è Milano: 13,4. Seguono Roma, con 9,5, e Firenze con 9,2 annualità. Le città che risultano essere meno costose sono Palermo e Genova, dove ne servono, rispettivamente, 3,6 e 3,5.