Economia

Airbnb punta sugli affitti a lungo termine

L’obiettivo del Ceo Brian Chesky è superare l’utilità della piattaforma solo per l’organizzazione di pernottamenti occasionali, ha rivelato al Financial Times. Tra le nuove proposte, anche noleggio auto e ristorazione
Credit: Arno Smit
Tempo di lettura 4 min lettura
17 ottobre 2023 Aggiornato alle 11:10

Airbnb, la famosa piattaforma di sharing economy, diventata punto di riferimento per gli affitti brevi, si appresta a rivoluzionare il proprio modello di business, puntando verso un nuovo obiettivo rivoluzionario per il 2024: l’inserimento degli affitti a lungo termine nella loro offerta.

Dopo la pandemia, con l’incremento dello smart working e la crescente preferenza per vacanze più lunghe, gli affitti mensili stanno guadagnando terreno. E Airbnb è pronta ad abbracciare questa tendenza, sfruttando al massimo il potenziale del mercato degli affitti a lungo termine, sia residenziali che turistici, nel proprio futuro. E tanta la strada ancora da percorrere, considerando che, nell’ultimo anno, solo il 18% degli utenti della piattaforma ha prenotato un soggiorno superiore ai 30 giorni.

Una mossa audace, secondo il Ceo Brian Chesky che, in un’intervista rilasciata al Financial Times, rivela la sua intenzione di trasformare Airbnb in parte integrante della vita quotidiana delle persone, superando il mero ruolo di supporto ai viaggi occasionali. Uno dei motori di questo cambiamento è la stretta legislativa sugli affitti brevi che si sta diffondendo in tutto il mondo, al fine di preservare la residenzialità delle zone turistiche e di tenere sotto controllo il flusso di vacanzieri e i prezzi delle locazioni, al tempo stesso contrastando gli affitti irregolari.

Per esempio, nella Grande Mela, da settembre, non è più possibile soggiornare per meno di 30 giorni, a eccezione di quegli immobili in cui il proprietario risiede fisicamente, e per i quali l’affitto breve è ancora garantito per un massimo di 2 ospiti a prenotazione. Inoltre, gli host iscritti su piattaforme online per affitti brevi (come Airbnb o Booking), per esercitare la propria attività, devono necessariamente ricevere l’autorizzazione dal Comune, pena una multa da 5.000 dollari. Si tratta di misure che potrebbero costare la cancellazione di circa 10.000 annunci di affitto in tutta la città di New York che, oggi, rappresenta il mercato più redditizio per Airbnb.

Il Governo italiano, invece, per bilanciare la concorrenza ritenuta “sleale” tra affitti brevi e strutture alberghiere, ha elaborato un disegno di legge (non ancora approvato) che impone un soggiorno minimo di 2 notti nei centri storici delle 14 città metropolitane (tra cui Roma, Venezia e Napoli) e nei circa 1.000 Comuni italiani più frequentati dai turisti. a essere esclusi dalla misura sono, invece, i Comuni con meno di 5.000 abitanti. Sarà, quindi, necessario rivolgersi alle strutture ricettive tradizionali (come gli hotel) per i soggiorni da 1 sola notte (che rappresentano il 5% del totale degli affitti brevi), anche se è prevista una deroga per le famiglie con almeno 3 figli.

Inoltre, il provvedimento del Governo prevede l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (Cin), da esporre all’ingresso di ogni immobile destinato agli affitti brevi e negli annunci online e soggetto al controllo dei Comuni. Gli host che non dovessero rispettare questa nuova misura incorreranno in multe fino a 5.000 euro (3.000 per le piattaforme online).

Disposizioni che non hanno fermato Airbnb ma che, anzi, hanno incoraggiato l’azienda a valutare servizi complementari per ampliare la propria offerta e rafforzare ulteriormente la propria presenza nella quotidianità dei clienti. Tra questi servizi, la ristorazione e, soprattutto, il noleggio di automobili che, secondo Chesky, rappresentano «la seconda risorsa più importante nella vita di una persona dopo la casa».

Il passo verso gli affitti a lungo termine rappresenta un’opportunità epocale per l’azienda, che si è dimostrata capace di rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori post-pandemia, adattandosi ai cambiamenti legislativi in atto. In questo modo, Airbnb si appresta a ridefinire il concetto stesso di viaggio, affrontando le sfide di un mercato in continua evoluzione.

Leggi anche
Turismo
di Claudia Gioacchini 3 min lettura