Ambiente

Kilometro Verde è la più grande vertifical farm d’Europa

Finanziato da Ismea, è stato inaugurato a Brescia l’innovativo impianto verticale dove le colture crescono senza l’utilizzo di fitofarmaci. Per preservarne la salubrità e salvaguardare l’ambiente
Credit: Kilometro Verde  

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18 ottobre 2023 Aggiornato alle 18:00

È stata inaugurata a Verolanuova (Brescia) la vertical farm di Kilometro Verde, un complesso indoor - il più grande d’Europa per metri quadrati coltivati - in cui le colture crescono in verticale in strutture chiuse e impilate, in un habitat completamente controllato, senza l’impiego di fitofarmaci.

Un’iniziativa, quella della vertical farm, sostenibile e naturale, che ha da subito catturato l’attenzione di importanti soggetti finanziari e industriali, pronti a sostenerla.

Dopo aver partecipato con successo a un bando dedicato alle startup indetto da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), infatti, Kilometro Verde ha ottenuto dall’Istituto un investimento pari a 6 milioni di euro (1 milione sotto forma di equity e 5 milioni sotto forma di prestito), con la sottoscrizione di un aumento di capitale e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile, che ha permesso la realizzazione del progetto.

Ma cos’è il vertical farming?

È una nuova pratica colturale che consente di coltivare limitando i consumi energetici e di acqua e di ripristinare aree urbane abbandonate o trascurate, riqualificando terreni e aree dismesse.

Un approccio all’agricoltura basato sulla coltivazione verticale consente di coltivare per tutto all’anno, al di là dei cicli stagionali, e permette di ottenere un prodotto completamente naturale e di qualità superiore rispetto alla media, grazie alla germinazione di semi non trattati, che danno vita a piantine in un ambiente indoor, controllato in tutti i suoi parametri ambientali: dalla luce alla ventilazione, passando per l’umidità e le emissioni di CO2.

Optando per la riqualificazione della sede di Agiesse, la storica azienda di abbigliamento sportivo, la startup Kilometro Zero ha realizzato l’ultima e più grande vertical farm europea, in cui verranno prodotte e confezionate le insalate Petali, una linea esclusiva di ortaggi a foglia, pronti al consumo.

Si tratta di «un’insalata teen leaf di calibro medio, con foglia più spessa, asciutta, consistente e dalla croccantezza unica, con un impatto ambientale pari a zero», ha sottolineato Giuseppe Battagliola, fondatore di Kilometro Verde e storico imprenditore dell’ortofrutticolo, che ha aggiunto: «Nasce da un seme non trattato, e da un processo controllato in tutte le sue variabili. Il confezionamento avviene subito dopo il taglio, così il prodotto rimane fresco e buono per più tempo, migliorando la stessa shelf life, molto più ampia di una tradizionale insalata della IV Gamma».

Totalmente automatizzato, l’innovativo impianto verticale si basa sulla coltura idroponica indoor su più livelli e sui valori della sostenibilità, la salvaguardia dell’ambiente, l’etica e la salubrità, e permette un importante risparmio energetico e idrico: l’idroponica, infatti, consente la coltivazione delle piante fuori suolo, cioè senza terra e grazie solo all’acqua, dove vengono aggiunti sali minerali che apportano nutrienti alle piante e consentono una coltivazione indipendente dal ciclo delle stagioni.

L’ambiente, chiuso e controllato, consente di non ricorrere all’uso di pesticidi, mentre la lavorazione in loco permette di imbustare le insalate Petali senza doverle prima risciacquare, risparmiando così grandi quantità di acqua.

La qualità del prodotto, poi, è garantita per tutto l’anno, non essendo il prodotto stesso soggetto a variazioni climatiche, così come è garantita 12 mesi la freschezza, grazie ai pochi minuti che trascorrono dal momento della raccolta a quello del confezionamento, che avviene rigorosamente in una busta compostabile nella carta (anche se i progetti del futuro prevedono un packaging biodegradabile).

Con questo nuovo progetto della startup bresciana, tutto avviene “all’interno”: dalla semina all’imbustamento del prodotto, ogni passaggio sposa perfettamente la logica a kilometro zero.

«Si può fare innovazione nel settore agri-food in modo sostenibile, qualitativamente eccellente e focalizzato sui desideri ed esigenze del consumatore di oggi. Consapevole, etico, attento all’ambiente», ha concluso Battagliola. «Petali di Kilometro Verde è tutto questo e anche di più. L’insalata del presente e del futuro. Un vero prodotto di qualità che unisce forma e gusto».

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