Ambiente

La (nuova) mossa di Sunak che fa infuriare gli ambientalisti

Più potere agli automobilisti e meno ai consigli locali che limitano il traffico. Lunedì il Primo ministro potrebbe presentare una proposta su questi temi
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Tayfun Salci/ZUMA Press Wire  

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2 ottobre 2023 Aggiornato alle 07:00

Meno poteri ai consigli locali britannici e, di conseguenza, più agevolazioni al traffico delle auto.

Fa molto discutere, incontrando la forte opposizione degli ambientalisti, quella che potrebbe essere come rivelato da diversi tabloid inglesi la nuova mossa del premier Rishi Sunak che lunedì prossimo intende annunciare una decisione in favore più degli automobilisti che della salvaguardia ambientale.

Sunak prevede infatti di limitare alcuni poteri dei consigli locali in Inghilterra che oggi possono decidere, in determinate strade comunali, sui limiti di velocità (come quello di 20 miglia all’ora) oppure imporre multe tramite telecamere o ancora restrizioni al passaggio dei veicoli privati per favorire quelli pubblici come i bus.

In pratica la mossa di Rishi Sunak darà priorità agli interessi di milioni di proprietari di automobili agevolando di fatto il transito delle auto con meno limitazioni di prima.

Il “piano per gli automobilisti” dovrebbe essere annunciato in dettaglio durante la conferenza dei Tory ma, come sottolineano media quali il Guardian o la Bbc, c’è il rischio che il governo finisca in collisione con le autorità locali togliendo loro poteri per mantenere a esempio libere dal traffico le corsie dei bus.

L’idea di Sunak è solo l’ultima di una serie di strategie controverse che, secondo i tabloid, stanno allontanando il Regno Unito dagli obiettivi di zero emissioni.

Fra queste per esempio c’è anche la volontà di ridurre il budget di alcune linee ferroviarie o legati ai percorsi dedicati ai mezzi pubblici e i pendolari.

Le proposte avanzate dal Primo ministro sono in scia con quella che è stata definita la necessità di porre un freno alle “politiche anti-automobili” sollevate dopo le preoccupazioni per le espansioni delle zone a basse emissioni a Londra.

Dall’altra parte i consigli locali denunciano una continua centralizzazione dei poteri e le preoccupazioni per una politica “volta a promuovere l’uso dell’auto a scapito di altri modi di spostarsi” e che va contro “le politiche verdi degli ultimi dieci anni”.

Sostenendo che “la stragrande maggioranza dei viaggi che le persone fanno sono in macchina” oggi Sunak sembra dunque preferire, anche per non farsi sfuggire il consenso elettorale, sistemi che non penalizzano gli automobilisti ma, come ricordano gli ambientalisti, possono risultare “dannosi per la qualità dell’aria”.

L’organizzazione benefica per i trasporti Sustrans ha affermato che il “piano per gli automobilisti” se introdotto, significherebbe che Sunak sta ancora una volta “deludendo quelle persone che non guidano o non possiedono un’auto”.

“Perché il Primo ministro fa di tutto per intasare le nostre strade con le auto e che tipo di eredità dovrebbe lasciare tutto questo? Che dire del 45% delle persone a basso reddito che non possiedono un’auto?”, ha ricordato l’associazione.

“Dare la priorità alle auto in questo modo non serve a nessuno: né ai pedoni, né ai ciclisti, né agli utenti dei trasporti pubblici. Non avvantaggia nemmeno gli automobilisti, che si troveranno ad affrontare una maggiore congestione”, chiosano da Sustrans in attesa di capire cosa accadrà nelle prossime settimane.

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