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La nuova scuola di Valditara

Il ministro dell’istruzione ha anticipato i punti del disegno di legge che presenterà in Parlamento. Tra questi la riforma del voto in condotta e delle modalità di sospensione
Credit: Perkinseastman

Sono molte le novità sulla scuola anticipate dalle pagine del Corriere della Sera dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, che si appresta a presentare un disegno di legge che conterrà diversi punti, tra i quali la riforma dell’istruzione tecnico-professionale, del voto di condotta e delle modalità di sospensione.

Il ministro ha anche parlato del personale docente: i nuovi assunti sarebbero 40.619, 2.813 in più dello scorso anno, ma i sindacati e l’Anief , Associazione nazionale insegnanti e formatori, hanno reso noto che anche quest’anno sono andate perse oltre il 20% delle immissioni in ruolo, visti i 10.000 supplenti costretti a rifiutare il posto fisso perché proposto dall’algoritmo lontano dalla loro residenza.

Vediamo ora le novità sul mondo della scuola.

Voti in condotta e sospensioni

«La sospensione – ha spiegato Valditara – si attuerà stando a scuola. Oltre i due giorni lo studente dovrà partecipare ad attività di ‘cittadinanza solidale’. Saranno gli uffici scolastici regionali a fare convenzioni con i soggetti preposti, dalla Caritas alle case di riposo, dove gli studenti potranno prestare la loro opera di volontariato. Le scuole poi sceglieranno dove far svolgere queste attività. L’obiettivo è far capire al giovane il valore di far parte di una comunità, il rispetto verso gli altri e la solidarietà che questa appartenenza comporta, così l’errore diventa occasione di maturazione e crescita».

Cambierà anche il peso del voto in condotta che «farà media anche nelle scuole secondarie di primo grado e conterà per i crediti dell’esame di maturità. Chi avrà sei in condotta sarà rimandato in condotta e dovrà preparare un elaborato sui temi della cittadinanza solidale».

Agenda sud

Per ridurre il divario scolastico tra Nord e Sud Italia, il governo ha approvato il decreto Agenda Sud. Il progetto contenuto nel decreto ministeriale coinvolge oltre 2.000 scuole del Mezzogiorno e sarà finanziato con 265,5 milioni di euro.

Su 245 scuole, di cui quattro a Caivano, il ministro ha affermato che «ci sarà ulteriore attenzione che prevede l’introduzione del tempo pieno e attività laboratoriali come sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza per creare il doposcuola, l’apertura della scuola al territorio e la retribuzione delle ore aggiuntive al personale scolastico impegnato nell’attuazione dei progetti didattici».

Riforma degli Istituti tecnici e professionali

L’istruzione tecnica e professionale si chiamerà filiera formativa tecnologico-professionale e avrà la forma di un progetto sperimentale che partirà nel 2024. I punti cardine saranno percorsi quadriennali (ovvero la sperimentazione delle superiori in quattro anni, anziché cinque), apprendistato formativo e alternanza scuola-lavoro già dal secondo anno con 400 ore complessive di stage. Sono state annunciate novità anche in merito al personale docente, che si comporrà di una quota proveniente dal mondo produttivo e professionale, così da potenziare la didattica e incentivare scambi internazionali, visite e soggiorni di studio e stage all’estero.

Le nuove assunzioni e il personale supplente

Le nuova assunzioni di ruolo, annunciate dal ministro Valditara, riguardano 52 unità di personale educativo; 50.807 posti di personale docente (di cui 32.784 su posto comune e 18.023 su sostegno); 419 insegnanti di religione cattolica; 10.913 di assistenti tecnico ausiliari - ATA e 280 unità di dirigenti scolastici. Dall’inizio dell’anno scolastico, ci saranno 30.000 cattedre ricoperte da personale supplente.

Il segretario nazionale di Uil scuola Giuseppe D’Aprile ha dichiarato al Fatto Quotidiano che «su più di 80.000 posti disponibili sui quali era possibile procedere con le immissioni in ruolo, ne sono stati autorizzati solo 50.000: il resto delle cattedre saranno sicuramente coperte da supplenti in attesa di un futuro concorso. A queste bisognerà aggiungere, come ogni anno, le cattedre al 30 giugno del cosiddetto “organico di fatto”. Per cui, calcolando anche i posti di sostegno ed eventuali ruoli non assegnati per le solite procedure farraginose, anche quest’anno si sfioreranno i 200.000 supplenti».

Tutor e docenti orientatori

Di questo aspetto Valditara ha parlato al meeting di Rimini. «La figura del docente tutor va verso la personalizzazione dell’apprendimento ma non ci sarà un tutor che coordina la personalizzazione della formazione ma gli insegnanti disciplinari saranno pagati per attività extra curricolari. Ecco, tutti svolgeranno quel rapporto individualizzato con lo studente».

Sul sito del Ministero dell’istruzione e del merito si legge poi che “su 2.734 istituzioni scolastiche interessate dalla riforma che istituisce in via sperimentale il docente tutor e il docente orientatore, figure che da settembre accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro percorso in campo scolastico e professionale, ben 2.728 (pari al 99,8% del totale) hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi: si tratta complessivamente di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori”.

Educazione stradale

Infine, in tutte le scuole superiori, come previsto dal disegno di legge dedicato agli interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada, approvato dal Consiglio dei Ministri alla fine dello scorso luglio, verranno istituiti corsi di educazione stradale che faranno avere due punti aggiuntivi al momento del conseguimento della patente di guida.

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