Città

La linea tranviaria Termini-Vaticano diventa green

300 nuovi alberi, 35.000 metri quadrati di nuovo pubblico e un’app per conoscere la storia del percorso: con questo inedito progetto di riqualificazione, Roma si prepara a un’esperienza di viaggio più sostenibile
Credit: Anna Vi
Tempo di lettura 4 min lettura
7 settembre 2023 Aggiornato alle 12:00

Un nuovo respiro di freschezza sta per trasformare gli spazi pubblici lungo la linea dei tram che collega Termini al Vaticano: con un progetto di riqualificazione presentato nei giorni scorsi dagli architetti Orazio Carpenzana e Eliana Cangelli dell’Università La Sapienza, la città eterna si prepara a un’esperienza di viaggio più sostenibile.

Il progetto si inserisce nel più ampio rinnovamento della mobilità romana, e servirà a collegare il centro e la stazione Termini, la principale della capitale, con San Pietro e il quadrante occidentale della città.

La gara era stata messa al bando a giugno, con qualche mese di ritardo rispetto a quanto preventivato dal Sindaco Roberto Gualtieri, il quale, alla fine dei suoi primi 12 mesi di mandato, aveva annunciato che la burocrazia avrebbe iniziato a muoversi all’inizio dell’anno. Ma, seppur con un piccolo posticipo, si tratta di un iter che porterà Roma a dotarsi di un’infrastruttura di trasporto fondamentale.

La linea TVA (Termini-Vaticano-Aurelio)

Il piano, come spiegato dalla stessa Cangelli in sede di Commissione congiunta Pnrr e Trasporti, prevede 35.000 metri quadrati di spazio pubblico in più e l’inserimento di 300 alberi in tutto, oltre alla depavimentazione degli slarghi per posare materiali lapidei (materiali rocciosi o di origine interamente naturale) su letti di sabbia per favorire il riequilibrio della falda idrica.

Più nello specifico, si tratta della creazione di spazio pubblico aggiuntivo, caratterizzato da alberi che non solo forniranno ombra e aria fresca, ma contribuiranno anche a preservare la storia vegetativa del luogo, riducendo al contempo l’effetto “isola di calore” urbano.

La scelta delle specie arboree, in questo senso, non è stata casuale: gli architetti hanno studiato le caratteristiche storiche della vegetazione presente nel corso del tempo e hanno selezionato specie che si integrano armoniosamente nel contesto. Dalla maestosità degli aceri all’eleganza del frassino, dall’esotismo dell’Albero di Giuda all’Acacia di Costantinopoli: ogni albero avrà un ruolo nel ritorno della natura nelle strade della capitale.

Un altro elemento chiave del progetto, poi, è l’utilizzo dell’acqua: oltre alle nuove fontane lungo il tragitto del tram, sono previste nebulizzazioni e specchi d’acqua in varie piazze, promuovendo un approccio che favorisce una fruizione tragitto come momento di relax e, al contempo, che stimoli l’attività commerciale.

Ma non è solo questione di verde. Cittadine, cittadine e turisti avranno accesso a un’app che arricchirà il loro viaggio con informazioni sulle stratificazioni storiche dell’urbanistica romana e sulle meraviglie architettoniche che circondano le fermate del tram.

Dall’imponente Oratorio dei Filippini di Francesco Borromini, alla maestosa Chiesa di Sant’Andrea Della Valle, all’affascinante Piazza Argentina: ogni fermata diventerà un punto di interesse culturale.

Il progetto di riqualificazione lungo la linea del tram da Termini al Vaticano, rappresenta un passo verso la creazione di una città più sostenibile, verde e arricchente dal punto di vista culturale. Il connubio tra natura, architettura e tecnologia si propone di offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza di viaggio unica e coinvolgente, contribuendo allo stesso tempo a preservare e valorizzare il preziosissimo patrimonio storico di Roma.

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