Storie

Daniele Marzano: «Ho messo l’amore prima di tutto»

L’incontro con Mickol, la donna della sua vita e mamma dei loro 3 figli. Il matrimonio “ebraico-napoletano”. E la voglia di raccontarsi senza filtri, da genitori imperfetti. Ecco la #storiadisvolta di Guida Senza Patente
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22 febbraio 2022 Aggiornato alle 22:00

Che cosa vuol dire guidare senza patente? Per alcuni è una violazione del codice stradale, per altri un motto per superare l’ansia che troppo spesso paralizza le nostre scelte nella vita quotidiana. Undici anni fa Daniele Marzano incontra Mickol Lopez, «una sognatrice, una donna che fin da subito mi insegna a mettere da parte le convenzioni a cui non mi rendevo conto di essere fedele».

Spesso ci sembra di dover imparare a memoria un manuale, seguire passo passo un libro di ricette senza mai sbagliare dosi e ingredienti. Uscire dai bordi può voler dire ricominciare da zero, e questo a Mickol e Daniele non fa paura, perché lo fanno insieme. La svolta inizia quando mettono da parte le proprie differenze religiose e celebrano un matrimonio ebraico-napoletano, come lo definiscono in maniera scherzosa loro: «Abbiamo messo l’amore prima di tutto il resto» racconta Daniele. Ed è stata una grande festa.

La famiglia nel frattempo si allarga, arrivano 3 piccoli maschi, Samuel, David e Liam. «Spesso i figli ti fanno sentire la persona più inadeguata del mondo, rimescolano le tue priorità, ma bisogna accettare che è più che normale non riuscire ad arrivare dappertutto».

La società ci immerge ogni giorno in un mare di contraddizioni: da una parte richiede genitori giovani, freschi, energici, «ma dall’altra se fai un figlio sei pazzo. Figurati quando ne fai tre» scherza Daniele. Aiutare gli altri genitori a vivere il ruolo con leggerezza è uno degli obiettivi della coppia di Guida Senza Patente.

I loro consigli, nel 2019, hanno preso la forma di un libro. E ne è arrivato un altro, disponibile dal 22 febbraio in tutte le librerie, edito da Fabbri: si intitola “Lascia splendere la tua meraviglia. Lettera ai nostri figli e a ogni bambino”. Un libro scritto a due voci, sotto forma di lettera: «Non esiste il marito o la moglie perfetta, il padre o la madre impeccabile e non si è mai in anticipo o in ritardo coi tempi. A volte per aspettare patenti che non esistono rischi di perderti il meglio della vita».

Spesso Daniele cucina e Mickol monta un paio di mensole nuove, lei riposa sul divano e lui fa le lavatrici dei capi colorati senza sbagliare le dosi di detersivo. E viceversa. Un’utopia? Una scelta al di là di stereotipi e cliché che hanno la forma del cartello esagonale dello Stop: «È solo guidando senza patente e senza freni che abbiamo vissuto la parte più bella della nostra vita».